Contrasto: In parole
La lunga strada di sabbia
Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro rilegato
editore: Contrasto
anno edizione: 2014
pagine: 199
Nell'estate del 1959, Pier Paolo Pasolini percorre la costa italiana al volante di una Fiat Millecento. Il suo diario di viaggio, "La lunga strada di sabbia", uscirà su tre numeri della rivista "Successo". A quarant'anni dalla morte dell'autore, il fotografo Philippe Séclier rivisita con le sue foto in bianco e nero quel viaggio. Questo libro presenta il testo di "La lunga strada di sabbia" di Pasolini con numerosi passaggi inediti insieme al dattiloscritto originale.
Capire una fotografia
John Berger
Libro: Libro rilegato
editore: Contrasto
anno edizione: 2014
pagine: 263
Perché complicare a tal punto un'esperienza che facciamo più volte ogni giorno: l'esperienza di guardare una foto? Perché l'ingenuità con cui di solito la affrontiamo è dispendiosa e disorientante. Pensiamo alle fotografie come a opere d'arte, come prova di una particolare verità, come simulacri, come nuovi oggetti. Di fatto ogni fotografia è un mezzo per verificare, confermare e costruire una visione totale della realtà.
Dalla mia terra alla terra
Sebastião Salgado, Isabelle Francq
Libro: Libro rilegato
editore: Contrasto
anno edizione: 2014
pagine: 175
"Adoro la fotografia, adoro fotografare, tenere in mano la fotocamera, giocare con le inquadrature e con la luce. Adoro vivere con la gente, osservare le comunità e ora anche gli animali, gli alberi, le pietre. E un'esigenza che proviene dal profondo di me stesso. È il desiderio di fotografare che mi spinge di continuo a ripartire. Ad andare a vedere altrove. A realizzare sempre e comunque nuove immagini."
In parole povere. Un'autobiografia con immagini
Gianni Berengo Gardin
Libro: Libro rilegato
editore: Contrasto
anno edizione: 2020
pagine: 208
“Se si è veramente fotografi si scatta sempre, anche senza rullino, anche senza macchina”. La fotografia come scelta: l’autobiografia con immagini di Gianni Berengo Gardin, raccolta dalla figlia Susanna, rintraccia il filo di questa passione e lo dipana attraverso una vicenda biografica lunga, piena di incontri, di viaggi, di storie, di immagini colte e da cogliere. Piena, soprattutto, di quella sensibilità attenta al reale, alla società, alla gente, che da sempre rappresenta il principale bagaglio di cui si deve dotare un fotografo di reportage. Il mondo di Berengo Gardin è il nostro mondo. Con una lettera all’amico Gianni, scritta da Ferdinando Scianna, e una conversazione sulle fotografie fatte e quelle da fare tra Gianni Berengo Gardin e Roberto Koch.
Leggermente fuori fuoco
Robert Capa
Libro: Libro rilegato
editore: Contrasto
anno edizione: 2019
pagine: 318
"Leggermente fuori fuoco — Slightly Out of Focus" è il diario delle memorie di guerra di Robert Capa "con foto dell'autore", come amava che si scrivesse. Un libro leggendario per il titolo, mutuato dalle didascalie che su Life accompagnavano le sue foto dello sbarco in Normandia, rovinate in fase di sviluppo da un tecnico di laboratorio; per il racconto, che alterna le vicende del fotoreporter con una storia d'amore travagliata; per il suo autore, morto pochi anni dopo in Indocina per lo scoppio di una mina. Preceduto da una nota del fratello Cornell Capa e dall'introduzione di Richard Whelan, il racconto mantiene la freschezza dello sguardo, la passione, l'ironia, lo spirito d'avventura di un grande testimone del nostro tempo.
In mare non esistono taxi
Roberto Saviano
Libro: Libro rilegato
editore: Contrasto
anno edizione: 2019
pagine: 176
Questo libro è testimonianza. Questo libro porta le prove di quanto è accaduto e accade nel Mediterraneo. Questo libro smonta la propaganda e le bugie sull'immigrazione attraverso le parole e le immagini di chi ha visto, documentato, fotografato, aiutato. Con fotografie di Martina Bacigalupo, Olmo Calvo, Lorenzo Meloni, Paolo Pellegrin, Alessandro Penso, Giulio Piscitelli, Moises Saman, Massimo Sestini, Carlos Spottorno.
I pixel di Cézanne e altri sguardi su artisti
Wim Wenders
Libro: Copertina rigida
editore: Contrasto
anno edizione: 2017
pagine: 223
Alcuni incontri sono stati fatali per Wim Wenders. Affinità artistiche, rapporti personali o professionali lo hanno legato a grandi pittori come Edward Hopper, Andrew Wyeth e, naturalmente, Cézanne; fotografi come Peter Lindbergh, James Nachtwey e Barbara Klemm e registi come Ingmar Bergman, Michelangelo Antonioni, Anthony Mann, Douglas Sirk, Samuel Fuller, Manoel de Oliveira e Yasujiro Ozu, o personalità come Pina Bausch e lo stilista giapponese Yohij Yamamoto. "I pixel di Cézanne" raccoglie i testi, in parte ancora inediti, scritti da Wenders negli ultimi 25 anni su questi personaggi. Ma il filo rosso che unisce le riflessioni del regista tedesco è il suo sguardo e l'inesauribile interesse per "l'atto del vedere", in un rapporto indissolubile fra pensiero, scrittura, arte visiva e cinema.
Una volta
Wim Wenders
Libro: Copertina rigida
editore: Contrasto
anno edizione: 2015
pagine: 394
L'intervista a Wim Wenders posta in appendice a "Una volta", edito in Italia nell'ottobre del 1993 da Socrates e ora riproposto da Contrasto, venne realizzata in due fasi. La parte più consistente fu raccolta a Monaco di Baviera nell'agosto del 1991, mentre la conclusiva risale all'aprile del '93 e fu registrata a Berlino. Quest'ultima porzione, scritta poco prima che il libro andasse in stampa, è dedicata soprattutto a "Fino alla fine del mondo", un film tra i più controversi di Wenders: si trattò della sua impresa forse più lunga, ambiziosa e travagliata. Giunse sugli schermi nel '91 in una versione assai ridotta, per condizionamenti produttivi, rispetto alla concezione di partenza, e solo in un secondo tempo, dopo il rimontaggio dei materiali esclusi, riguadagnò la mole voluta originariamente dal regista. Ne risultò una mega-pellicola che per la sua durata (cinque ore) non ebbe mai una distribuzione "normale", ma che resta uno snodo centrale, dal punto di vista del linguaggio, nella filmografia del cineasta. L'uscita di "Una volta" avvenne con molto ritardo rispetto all'iniziale (ottimistica) pianificazione del libro da parte dell'editore. Perciò nel '93, trascorsi due anni dalla prima puntata dell'intervista, ritenemmo utile un aggiornamento tramite l'aggiunta di una riflessione con Wim su quella che costituiva l'opera di Wenders più bersagliata dall'attenzione mediatica internazionale in quel momento.
Comizi d'amore
Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro rilegato
editore: Contrasto
anno edizione: 2015
pagine: 199
Nel 1963 Pier Paolo Pasolini realizza un'inchiesta sugli italiani e la sessualità. Il risultato sarà il film "Comizi d'amore": una corale rappresentazione dell'Italia con contributi di intellettuali e le risposte che personalmente Pasolini raccoglie in strada, nei cortili, nelle spiagge, interrogando gente di diversa età e condizione sociale. Questo libro presenta la trascrizione del film con documenti e materiale preparatorio, un testo di Vincenzo Cerami e le fotografie di scena realizzate da Mario Dondero e Angelo Novi che seguirono Pasolini nella sua inchiesta in giro per l'Italia. "Esaminando l'Italia dal basso e dal profondo - cioè nei più bassi strati sociali e nelle profondità dell'inconscio - ne è venuto fuori un'immagine irrimediabile, fatale, e certo, parziale; il mistero più misterioso, la realtà più reale di quanto si fosse potuto calcolare. Perciò l'inchiesta rimane aperta".
A occhi aperti
Mario Calabresi
Libro: Libro rilegato
editore: Contrasto
anno edizione: 2013
pagine: 206
Negli ultimi cinque anni Mario Calabresi ha raccolto una serie di interviste ai più grandi fotografi della scena internazionale. Il risultato dei suoi incontri è questo libro: un appassionante tuffo nella storia attraverso le immagini e le parole di grandi testimoni che hanno immortalato e vissuto alcuni dei momenti più intensi e drammatici del nostro passato. Con una prosa in grado di restituire la forza e le emozioni dei protagonisti Calabresi porta il lettore in un viaggio nel tempo, offrendogli contemporaneamente una prospettiva privilegiata: gli occhi di fotoreporter che hanno creato la comune memoria storica. Ecco allora Paul Fusco che racconta i funerali di Bob Kennedy o Josef Koudelka che descrive i primi istanti dell'ingresso dei carri armati a Praga. E poi ancora Steve McCurry, Don McCullin, Elliott Erwitt, Alex Webb, Gabriele Basilico, Abbas, Paolo Pellegrin e Sebastião Salgado.
All'imperfetto dell'obiettivo. Ricordi e ritratti
Robert Doisneau
Libro: Libro in brossura
editore: Contrasto
anno edizione: 2025
pagine: 192
“Quando ci saltai sopra a piè pari, la fotografia era di legno. Ora è quasi elettronica. Ma ho ancora il naso incollato al vetro, con la stessa curiosità del primo giorno”. Autore di immagini immortali, Robert Doisneau (1912-1994) è stato un grande fotografo della vita quotidiana, fatta di piccoli gesti, di gente comune, di scolari diligenti, di coppie che si amano, di amici che si ritrovano al bar per un bicchiere in compagnia. Soprattutto, questo “pescatore d’immagini”, come amava definirsi, fece di Parigi il centro del suo mondo, del suo lavoro, e seppe restituire attraverso le sue fotografe l’immagine della “pariginità”, quella che i turisti ancora cercano per le sue strade. All’imperfetto dell’obiettivo, scritto nel 1989 e ancora inedito in Italia, è la sua autobiografia, scritta con la stessa poetica allegria con cui realizzava le sue immagini. Con sottile umorismo e profonda tenerezza, il testo ripercorre ricordi, aneddoti e ritratti che si susseguono tra le immagini di Doisneau, dove accanto alla vita minuta delle persone comuni, incontriamo personaggi come Georges Braque, Constantin Brâncuși, Sabine Azéma, Pablo Picasso, Jacques Prévert e Raymond Queneau, tra gli altri. La vita di Robert Doisneau si può riassumere in un solo verbo, coniugato nel più dolce dei tempi. Gli scrisse un giorno il suo amico poeta Jacques Prévert: “È sempre all’imperfetto dell’obiettivo / che coniughi il verbo fotografare”. L’imperfetto è il tempo del gioco dei bambini, della nostalgia dei vecchi; un tempo non perfetto, cioè sempre un po’ inferiore a quel che promette. E che proprio per questo, ti lascia il desiderio di vedere di più. Con 35 fotografie e un’introduzione di Michele Smargiassi.
Diario ucraino
Alessio Mamo, Lorenzo Tondo
Libro: Libro in brossura
editore: Contrasto
anno edizione: 2024
pagine: 184
Alberto Moravia diceva che la guerra, purtroppo, è un'abitudine e che a cambiarci non sono i fatti straordinari che avvengono una volta tanto, ma proprio la tendenza ad assuefarsi, ad accettare quel che ci succede fino a non ribellarsi più. La guerra di Ucraina, scoppiata il 24 febbraio 2022 e ancora lontana dall'essere conclusa, è un evento straordinario destinato a segnare la vita di un popolo, l'assetto di un continente e gli equilibri internazionali. Per non assuefarsi alla violenza e alle atrocità, non c'è altro che la documentazione giornalistica, coerente, informata, consapevole. Così lavorano Lorenzo Tondo, giornalista del Guardian, e il fotografo Alessio Mamo. Viaggiano insieme – come negli anni Cinquanta facevano Robert Capa e John Steinbeck – realizzando per il quotidiano inglese reportage forti e approfonditi, attenti alla tragedia delle vittime e in grado di vedere il dramma in una visione ampia, fatta di strategia e di equilibri internazionali. "Diario ucraino", introdotto da un testo di Roberto Saviano, propone un lungo percorso di immagini e parole cominciato poche ore dopo l'inizio dell'invasione russa, quando ai confini della Polonia già si ammassavano migliaia di profughi. Un lavoro che ha un valore storico per la portata dei suoi interpreti, la qualità delle testimonianze e il racconto della guerra che non ha segnato solo il popolo ucraino, ma ormai anche tutti noi. Introduzione di Roberto Saviano.

