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Artemide

Paesaggio senza figure. Quattro saggi rilkiani

Paesaggio senza figure. Quattro saggi rilkiani

Mario Specchio

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2011

pagine: 111

I quattro saggi qui raccolti attraversano, con una analisi di altrettanti testi rilkiani - "Die Weise von Liebe und Tod des Cornets Christoph Rilke", "Briefe über Cézanne", "Gedichte an die Nacht", e "Das Marien-Leben" - i primi dieci anni del lavoro del grande poeta praghese. L'autore ha condensato, in studi che hanno accompagnato il suo lavoro di traduttore, un rapporto di lettura e di interpretazione che lo lega, si può dire, da una vita, all'opera di Rainer Maria Rilke. Perciò, pur non avendo l'ambizione di costituirsi come uno studio monografico, il libro sviluppa un percorso critico coerente e strutturato, tratteggiando un vero e proprio ritratto del "primo" Rilke in quel decennio di inizio Novecento cruciale per la storia della sua poesia come lo fu per il destino dell'Europa. Non sfuggirà poi al lettore come il discorso critico, essendo l'autore, oltre che germanista, scrittore e poeta, derivi la sua tensione proprio dall'intreccio speculare tra le ragioni specifiche del testo ed una serrata riflessione sulla poesia e sulla fenomenologia della creazione artistica.
20,00

Rivolta e disincanto. Franz Jung e l'avanguardia tedesca

Rivolta e disincanto. Franz Jung e l'avanguardia tedesca

Monica Lumachi

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2011

pagine: 144

Il nome di Franz Jung (1888-1963), rivoluzionario, scrittore, drammaturgo, giornalista e saggista, non è molto noto in Italia, nonostante figuri ormai nei manuali tedeschi di letteratura. Il volume si propone di presentare un profilo storico-critico di Jung nel contesto più vasto dell'Espressionismo tedesco e delle molteplici culture che innervano gli anni della repubblica di Weimar fino alla sua ricezione nella seconda metà del Novecento. Il primo capitolo tratta gli anni giovanili del bohémien nella Monaco di inizio secolo, tra anarchismo, simbolismo e décadence, fino all'esperienza della Prima guerra mondiale. Il secondo capitolo è dedicato al rapporto con il movimento dada in Germania, di cui Jung si fa promotore. Nel terzo capitolo si affronta la fase dell'immediato dopoguerra - tra rivolta letteraria e rivoluzione politica che ispira la produzione agitprop di Jung. Nelle pagine dell'autobiografia, infine, pubblicata nel 1961, si rintracciano quelle "figure della rivolta" riconducibili a uno specifico immaginario novecentesco, teso tra i poli dell'utopia più radicale e del più totale disincanto. Ne emerge la crisi e la definitiva "perdita di aureola" dell'intellettuale in una Germania scossa dalla guerra, dalla rivoluzione e dalle profonde trasformazioni di una modernizzazione che appare ormai vanificare ogni forma di progettualità.
20,00

Figlia di tutti i paesi

Figlia di tutti i paesi

Irmgard Keun

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2011

pagine: 1119

La Figlia di tutti i paesi (1938) - romanzo d'esilio di Irmgard Keun (1905-1982) - è una bambina cosmopolita, che accetta la sua situazione di esiliata in fuga con la famiglia dalla Germania nazista con sorprendente nonchalance e osserva con apparente distacco i genitori che devono lottare con permessi di soggiorno e con insormontabili e quotidiane difficoltà economiche. Ma la presunta ingenuità con cui Kully guarda fatti e persone, facendone scaturire anche situazioni umoristiche, consente in realtà, attraverso la prospettiva infantile, di dire le cose come sono, senza veli, false inibizioni o pregiudizi. Nel romanzo di Keun l'esilio rappresenta così la forma spaesata della scrittura - leggera e ironica, anche se abitata dalla distruzione -, della vita, del senso, della storia e si configura come una complessa topografia che prevede stazioni diverse, l'attraversamento dell'Atlantico e alla fine il ritorno appena accennato in Europa. Ai fenomeni storici si aggiunge una dimensione privata e anche una immaginaria che consente di dar forma a nuove espressioni della memoria e della percezione culturale. La marginalità dell'esilio, che è qui non soltanto condizione reale, ma anche scelta consapevole per il padre di Kully, scrittore colpito dalla censura, porta con sé una carica di innovazione possibile, diviene la base di una pratica intellettuale. L'esilio si trasforma in una condizione permanente, in un incessante movimento.
20,00

Transito libero. Sulla traduzione della poesia

Transito libero. Sulla traduzione della poesia

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2011

pagine: 184

Il volume presenta i materiali del Convegno sulla traduzione della poesia tenutosi a Siena nel 2007 per celebrare la laurea honoris causa conferita dall'Ateneo a Evgenij Michajlovic Solonovic, riconosciuto e premiato traduttore russo di poesia italiana. La prima parte raccoglie interventi di studiosi e poeti che affrontano il tema multiforme della traduzione poetica con approcci diversi, dal momento più strettamente teorico al resoconto dell'esperienza concreta, sulla base di testi diversi e di differenti passaggi linguistici (testi di Remo Faccani, Andrea Landolfi, Annalisa Cosentino, Barbara Ronchetti, Antonella Anedda, Antonio Prete, Maria Sebregondi, Stefano Dal Bianco, Duccio Colombo, Giacomo Magrini, Laura Barile, Mario Specchio, Antonio Melis). La seconda è dedicata in particolare a Giuseppe Gioachino Belli e al suo destino mondiale, e include, oltre ai testi di Alberto Olivetti e Carlo Pestelli, anche la traduzione russa e francese di alcuni sonetti romaneschi con cui Evgenij Solonovic e Jean-Charles Vegliante si sono sfidati a scherzoso "certamen".
20,00

Archeologia e arte della Cina

Archeologia e arte della Cina

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2010

pagine: 75

Le Collezioni di archeologia e d'arte del Museo Nazionale d'Arte Orientale "Giuseppe Tucci" offrono al visitatore un'eccezionale panoramica sulla creatività e sulla cultura cinese dalla Preistoria al secolo XX. Il nucleo originario di queste collezioni fu costituito, precedentemente all'istituzione del Museo, dall'Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (Is.M.E.O., dal 1995 Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente-Is.I.A.O.) grazie all'opera di molti, ma soprattutto per l'interesse del suo vice-presidente, Alberto Giuganino, appassionato collezionista ed esperto di arte cinese e giapponese. Di tale originario nucleo fanno parte opere acquisite sul mercato antiquario (di particolare pregio quelle provenienti da due famosi antiquari: il parigino C.T. Loo e il romano M. Prodan), alcune pregevoli e antiche sculture cinesi di proprietà della Banca d'Italia (già nella 'Collezione Riccardo Gualino'a Torino), generosamente date in deposito temporaneo al Museo per il pubblico godimento - si segnala ad esempio una statua lignea dei secc. XII-XIII raffigurante la divinità buddhistica Guan Yin recentemente restaurata - e diverse singole opere acquistate o donate da privati.
15,00

Arte del Gandhara

Arte del Gandhara

Libro

editore: Artemide

anno edizione: 2010

pagine: 80

Nelle aree dell'antico Nord-Ovest indiano, un territorio di frontiera tra mondi diversissimi, corrispondente all'attuale Pakistan e a parte dell'Afghanistan, tra la fine del I secolo a.C. e il IV-V secolo d.C. si manifestò una particolare corrente figurativa a contenuto prevalentemente buddhista, comunemente definita "arte del Gandhara", caratterizzata dalla compresenza di componenti ed influssi classici (ellenistico-romani), indiani, iranici e centroasiatici, composti in una sintesi originalissima di linguaggi formali, simbolici e filosofici. I materiali d'elezione di questa produzione che oltre ad essere scultorea, è anche architettonica - ma che, a giudicare dai rari frammenti, doveva essere anche pittorica - sono lo schisto, talora il calcare, lo stucco e l'argilla cruda. Durante il XIX secolo e nei primi decenni del secolo appena passato, i rilievi buddhisti del Gandhara erano stati apprezzati dagli studiosi occidentali come le uniche creazioni del mondo indiano degne di un qualche interesse artistico, una valutazione sostanzialmente motivata dalla presenza di caratteri stilistici chiaramente collegati all'arte occidentale ellenistica e romana che si esprimono nel modo di rappresentare le figure, nei panneggi e nella resa spaziale. La definizione "arte del Gandhara" per questo fenomeno figurativo nasce proprio dalla consapevolezza di tali complessità e peculiarità. Il volume da conto, con ampia documentazione fotografica, delle collezioni custodite al MNAO.
15,00

Un amore a Roma. Dal romanzo al film

Un amore a Roma. Dal romanzo al film

Fabrizio Natalini

Libro

editore: Artemide

anno edizione: 2010

pagine: 224

Fra i molti film del 1960, l'anno di "La dolce vita", "Il Gattopardo" e "L'avventura", figura anche "Un amore a Roma" di Dino Risi, tratto da un romanzo di Ercole Patti, sceneggiato da Ennio Flaiano, il film è il ritratto di una passione, la storia dell'intensa relazione fra un nobile decaduto e un'attricetta di provincia venuta nella capitale in cerca di fortuna. All'ombra dei palazzi rinascimentali, negli studi della "Hollywood sul Tevere" si consuma il dramma di Anna e Marcello. Ma è Roma la vera protagonista del film, una Roma immobile al tempo, raggelata, che assiste a quest'amore passionale, fatto di slanci e tradimenti, le sue piazze, le sue luci, i suoi colori, raccontati da Risi con il vivido bianco e nero di Mario Montuori, con le strazianti musiche di Carlo Rustichelli, con l'ironia di Vittorio De Sica, con il volto sognante di Myléne Demongeot e l'eleganza di Elsa Martinelli. Il libro vuole ripercorrere la storia del film, come la sceneggiatura modifica il romanzo e come il film rilegge la sceneggiatura, come lo ha visto la stampa, come lo ricordano i critici, come era Roma negli anni Sessanta, fra boom economico e tradizione, e come l'hanno voluta ricordare Patti, Flaiano e Risi, l'uno di Catania, l'altro di Pescara e il terzo di Milano, tre uomini che hanno fatto anche la storia del nostro Novecento, che con quest'atto d'amore celebrano la città, lasciandoci un'immagine di quel mondo suggestivo, così uguale e così diverso dal mondo d'oggi.
25,00

Il tanpura. Il suono dell'India in un liuto

Il tanpura. Il suono dell'India in un liuto

Tatiana Scalercio

Libro

editore: Artemide

anno edizione: 2010

pagine: 160

15,00

L'opera buffa a Napoli. Le commedie musicali di Giuseppe Palomba e i teatri napoletani (1765-1825)

L'opera buffa a Napoli. Le commedie musicali di Giuseppe Palomba e i teatri napoletani (1765-1825)

Pamela Parenti

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2009

pagine: 192

Il volume è dedicato a Giuseppe Palomba, un librettista celebre alla fine del Settecento. Attraverso l'esame della sua produzione l'autrice ricostruisce uno spaccato della vita teatrale e musicale nella Napoli di Ferdinando IV di Borbone con particolare attenzione anche al periodo napoleonico. Dopo un viaggio nei teatri, tra racconti e aneddoti sui più grandi interpreti e sulle affascinanti "cantatrici", l'indagine si sofferma sui meccanismi comici alla base delle commedie di Palomba. Il libro ripercorre le tappe più importanti della collaborazione dell'autore con celebri compositori come Paisiello, Cimarosa e Rossini e sottolinea l'importanza della ricezione goldoniana nel teatro musicale napoletano.
20,00

Poesia austriaca dell'esilio

Poesia austriaca dell'esilio

Alessandra Schininà

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2009

pagine: 160

Questo libro analizza la produzione lirica intorno al tema dell'esilio composta durante ma anche dopo il periodo storico-letterario della Exilliteratur in senso stretto, concentrandosi sull'area culturale austriaca. I nomi di autori austriaci dell'esilio più ricordati sono generalmente quelli di prosatori e romanzieri (St. Zweig, J. Roth, R. Musil, H. Broch, F. Werfel, E. Canetti). Meno presenti e soprattutto meno inseriti nel contesto della letteratura dell'esilio sono i poeti, forse perché più atipici rispetto all'immagine consueta e più proiettati in avanti con la loro produzione. Paul Celan, Rose Ausländer, Erich Fried, Theodor Kramer, Berthold Viertel, Ernst Waldinger, Paula Ludwig, Alfred Gong, Hugo Huppert, Felix Pollack e a suo modo Ingeborg Bachmann sono alcuni dei poeti di origine austriaca che hanno vissuto e scritto in e di un esilio andato ben oltre i limiti temporali dell'immediato dopoguerra, continuando spesso a muoversi senza sosta tra due o più paesi, tra due o più lingue.
20,00

La rappresentazione della realtà. Studi su Erich Auerbach

La rappresentazione della realtà. Studi su Erich Auerbach

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2008

pagine: 232

Erich Auerbach (Berlino 1892) è stato un grande filologo tedesco. Nel 1929, prima di iniziare la carriera universitaria, pubblica un fondamentale studio sulla poesia di Dante e traduce in tedesco la Scienza Nova di Giambattista Vico. Per le sue origini ebraiche, Auerbach è costretto dai nazisti a lasciare la Germania, per rifugiarsi prima a Istanbul, dove trascorre gli anni della guerra e scrive il suo capolavoro Mimesis (1946), e poi negli Stati Uniti dove diventa professore all'Università di Yale. È morto nel 1957. Auerbach, è considerato uno dei maestri della moderna stilistica, fondamentale corrente della critica letteraria del secondo Novecento. Numerose sue opere sono state tradotte in italiano. Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale, è una pietra miliare della letteratura comparata.
20,00

Cantiere Gibellina. Una ricerca sul campo

Cantiere Gibellina. Una ricerca sul campo

Libro

editore: Artemide

anno edizione: 2008

pagine: 192

Questo volume nasce dall'esame sul territorio del più importante esperimento architettonico e urbanistico degli ultimi decenni: Gibellina. Scritti di Enrico Crispolti, Massimo Bignardi, Paola Mantovani, Giuseppe Rizzo, Marco Rafaniello, Giovanna Gozzi, Paola Floris, Tiziana Marchesi, Carlotta Sylos Calò, Federica Chezzi, Cristina Marinelli, Angela Ilenia Adamo, Sara Tagliagamba, Claudia di Feo e Luigia Lonardelli.
21,00

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