Edizioni Theoria
Piccole miserie della vita coniugale
Honoré de Balzac
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2019
pagine: 218
«Un marito deve sempre sapere cos'ha sua moglie, perché ella sa sempre ciò che non ha». Quest'opera pungente e sagace - pubblicata nel 1847 - illustra al meglio l'indole di Balzac quale esperto e profondo conoscitore dell'animo umano. In particolar modo l'autore approfondisce piaceri e dispiaceri della vita coniugale da entrambi i punti di vista: maschile e femminile. Nessuno viene risparmiato. Vengono così raccontate oltre trenta scene tipiche dei rapporti di coppia: disavventure, consigli, aneddoti, litigi, conti economici, per denunciare le infelicità che gravano sulla vita matrimoniale e che l'occhio divertito e ironico dell'autore coglie con maestria. Lo stesso Balzac ebbe come modello il matrimonio fallimentare dei genitori e anche lui si sposò solo quando ormai aveva già superato i cinquant'anni. Ancora oggi nelle sue parole notiamo riferimenti a situazioni in cui possiamo riconoscerci molto bene.
Aforismi
Arthur Schopenhauer
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2019
pagine: 89
"La vita è come una bolla di sapone, che soffiamo e conserviamo per quanto è possibile, ma con l'assoluta certezza che prima o poi scoppierà". "Quando si è vecchi si è più capaci di prevenire le sventure, quando si è giovani si è capaci di sopportarle". "Gli amici si professano sinceri, ma in realtà sinceri sono solo i nemici". "Non dire al tuo amico ciò che il tuo nemico non deve sapere". "Il matrimonio è un debito che si contrae in gioventù e si paga in vecchiaia". "Il modo più sicuro per non diventare molto infelici sta nel non pretendere di essere molto felici". "Meglio dimostrare la propria intelligenza con quello che si tace, piuttosto che con quello che si dice".
I beni di questo mondo
Irène Némirovsky
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2019
pagine: 243
"I beni di questo mondo", pubblicato prima a puntate sotto pseudonimo e poi come romanzo postumo nel 1947, racconta la vita della famiglia Hardelot nel nord della Francia dagli inizi del 1900 fino agli anni dell'occupazione nazista. Le vicende familiari e gli intrecci sentimentali, unitamente alle problematiche legate alle differenze tra classi sociali, si svolgono con delicatezza sullo sfondo della guerra, che tutto influenza e mette in dubbio. La Némirovsky, con la sua attenzione ai dettagli e la capacità di creare immagini chiare e precise, mette in luce la crudeltà dei due conflitti mondiali, l'inevitabilità della storia che si ripete e come essa si ripercuote su una semplice famiglia di una piccola città, dimostrando la piena comprensione dell'animo umano e della necessità di abbattere i valori della società tradizionale dell'epoca, in un momento in cui ogni certezza stava lentamente crollando. Saggio introduttivo di Antonia Dedda. Postfazione di Fabrizio Ottaviani.
L'ultima traversa
Paolo Maurensig
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2018
pagine: 74
In un paese vicino a Bolzano si è insediato da poco un parroco giovane e volenteroso. Aloiz Bauer ha ventinove anni, molta fede e un vizio: gli scacchi. Sopita, nascosta e combattuta durante gli ultimi anni di studi, la passione per il gioco torna prepotentemente nella sua mente dopo aver sfidato Daniel Harrwitz, un anziano signore (l'unico di tutto il paese in grado di giocare), all'osteria, davanti a una folla di curiosi. Harrwitz è un tipo solitario, ambiguo, taciturno e incredibilmente abile davanti a una scacchiera. Forse troppo per essere un semplice dilettante. Settimana dopo settimana, le sfide tra i due diventano un avvenimento nel paese. Sempre più ossessionato dal gioco, padre Bauer si butta a capofitto nei manuali di scacchi e ben presto la sua fede vacilla tra la competizione con Harrwitz e le velate avances di una donna che, nel segreto del confessionale, gli dichiara il suo amore. Il contrasto tra la religione, gli scacchi e la passione amorosa si fa quasi insostenibile fino a quando Bauer non viene convocato al capezzale del vecchio scacchista che sta per morire. Ed è qui che la partita tra i due dovrà trovare la sua chiusa.
Chi sta parlando nella mia testa?
Francesco Permunian
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2018
pagine: 174
Ironico, sarcastico, disincantato, Francesco Permunian è il nostro Gombrowicz. Ma non solo per un affine carattere, ma anche per una forma espressiva che è, prima che una ricerca, una predestinazione. E infatti attraverso la forma diaristica che Permunian (così come lo scrittore polacco) meglio esprime la commedia umana della nostra vita, e che osserva a volte pure con rabbia, una rabbia che rasenta il disgusto, quando racconta il mondo degli intellettuali italiani, dei quali è capace come pochi di svelarne l'ipocrisia. Ma le pagine di Permunian sono abitate non soltanto dalla sua voce, ma anche da quella dei fantasmi che continuamente gli parlano nella sua testa. Qui va cercato il fondo di dolorosa poesia della sua prosa. Per Permunian la letteratura è il luogo in cui i morti trovano una casa che finalmente li accolga. E quella casa è un artificio, misericordioso anche se mai curativo - ma profondo, insostenibile, cioè conoscitivo. Postfazione di Andrea Caterini.
Campo de' Fiori
Enzo Siciliano
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2018
pagine: 160
È il 1975, in piazza Campo de' Fiori a Roma, tra la folla, volti riconoscibilissimi: la voce ferita di Moravia che grida «È morto un poeta. Di poeti ne nascono pochi in un secolo»; oppure il dolore e la cattiveria di Elsa Morante, che si rivolta a Siciliano - colpevole di aver stroncato "La storia" - che con lei quel dolore vorrebbe condividere: «Cosa vuoi?». Da qui il motore memoriale del libro: la telefonata di Cordelli, la mattina del 2 novembre, che lo avverte dell'assassinio, e poi di seguito un viaggio a ritroso: la conoscenza di Pasolini dopo la lettura delle Ceneri di Gramsci, il lavoro fianco a fianco nella rivista «Nuovi Argomenti», e ancora i viaggi fatti insieme, le cene con Moravia, Dacia Maraini, Laura Betti e Maria Callas, o il set del "Vangelo secondo Matteo" in cui Pier Paolo fa recitare a Siciliano la parte dell'apostolo Simone. Ma "Campo de' Fiori", a ben vedere, è qualcosa di più profondo di un memoriale. Non è esattamente il racconto di un'amicizia, e nemmeno l'ennesimo libro su Pasolini. È invece una resa dei conti con se stessi di cui Pasolini non è certo il pretesto, e neppure il mezzo per compierla, quella resa. È l'ossessione dalla quale si prendono le distanze per affermare, conoscere se stessi. Postfazione di Andrea Caterini.
Alì Pascià
Alexandre Dumas
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2018
pagine: 233
Nato come appendice al suo capolavoro, "Il conte di Montecristo", così come avvenne a Manzoni di separare "La colonna infame" da "I promessi sposi" e farne un libro autonomo, "Alì Pascià" viene pubblicato per la prima volta sulle pagine del giornale napoletano "L'Indipendente". Alexandre Dumas mescola qui cronaca e invenzione per raccontare l'ascesa e la caduta del despota Alì Pascià. Il protagonista «eroe nero designato come un Tiberio, un Caligola, un Nerone», come scrive Valerio Magrelli nel saggio introduttivo - è un uomo senza scrupoli, dotato di una ferocia illimitata e una sistematica slealtà nei confronti dei patti stabiliti con i nemici. Le sue azioni spietate offrono ancora oggi un'immagine efficacie del potere e dei suoi meccanismi. Dumas rimase affascinato a tal punto dall'avvincente storia di Alì Pascià, scritta dall'amico Mallefille, da decidere di crearne una propria versione, spinto anche dalla volontà di supportare i moti rivoluzionari che stavano per scoppiare in Albania. Il libro racconta così le vicissitudini di Alì, uomo avido di ricchezze e potere, e la sua vita, scandita da una serie continua di crimini e di trame segrete. Introduzione di Valerio Magrelli. Con un racconto di Mallefille Félicien Jean Pierre.
Lettere
Jane Austen
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2018
pagine: 321
Jane Austen rivela in questo emozionante epistolario la sua natura più intima e privata. Vengono qui raccolte oltre settanta lettere, i due terzi delle quali indirizzate alla sorella Cassandra, che coprono tutta la vita dell'autrice: dal 1796, quando Jane aveva ventun anni, fino al 1817, anno della sua morte; con una particolare attenzione al periodo successivo al 1811, anno che segna la crescente, sebbene tardiva, consapevolezza dei propri mezzi letterari. L'attrattiva di questo epistolario, di stampo quasi esclusivamente familiare, risiede proprio nella coscienza dell'autrice di essere una persona ordinaria; infatti in queste pagine emergono con tutta la loro forza elementi della quotidianità caratteristici della vita di campagna: i pettegolezzi, l'amore, i balli, le conversazioni e le letture. Spiccano inoltre la modestia e l'ironico garbo di una figlia, sorella e zia complice e devota, una donna di fine Settecento che, pur non avendo beneficiato di "una stanza tutta per sé", ha lentamente compreso il suo valore e la sua vocazione letteraria. Introduzione di Sara Poledrelli.
Sanditon-Lady Susan-I Watson
Jane Austen
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2018
pagine: 226
La raccolta ospita tre opere postume della grande autrice inglese: in ordine cronologico troviamo "Lady Susan", "I Watson" e infine "Sanditon". Nel loro insieme, i tre testi possono descrivere lo sviluppo del romanzo inglese in epoca pre-vittoriana. Il primo, "Lady Susan", è un racconto epistolare in cui veniamo a conoscenza degli intrighi messi in atto dalla crudele protagonista attraverso i punti di vista dei vari personaggi coinvolti. Gli altri due scritti, "I Watson" e "Sanditon", sono opere che furono lasciate incompiute dalla Austen, sebbene per ragioni diverse: la morte del padre nel primo caso e la malattia dell'autrice nel secondo. "I Watson" è un'opera che presenta caratteristiche comuni a quasi tutti i suoi romanzi più noti: una protagonista sagace e intelligente, una società dedita al pettegolezzo e un credo sopra tutti, il matrimonio ad ogni costo. Infine "Sanditon", un testo che può essere letto come un'arguta satira al progresso e che, se non fosse rimasto incompiuto, avrebbe forse rappresentato il seguito di "Persuasione".
Caleb Williams
William Godwin
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2018
pagine: 240
I racconti dell'orrore
Ambrose Bierce
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2018
pagine: 375
La leggenda di Ambrose Bierce trova il suo degno epilogo l'il gennaio 1914. Partito pochi mesi prima, a 71 anni suonati, come reporter per il Messico, dilaniato dalla guerra civile, egli scompare misteriosamente durante la battaglia di Ojinaga, probabilmente fucilato contro il muro del cimitero di Sierra Mojada da alcuni uomini di Pancho Villa dopo un diverbio, o forse perché ritenuto una spia. Cinico, spietato, giramondo, ribelle, dotato di un raffinato humor nero e di una sottile capacità introspettiva, Ambrose Bierce è uno dei giganti della letteratura americana. Maestro di "srealtà", nelle sue perfette macchine dell'orrore dagli ingranaggi ben oliati, egli dà corpo alle più terrificanti ossessioni dell'epoca di cui è testimone: follia, oscure proiezioni della mente, glaciali parenticidi, antichi misteri che affiorano attraverso i sogni, esperienze medianiche, letali apparizioni, scioccanti storture della macchina della giustizia. Non per nulla egli definiva la realtà come "il sogno di un filosofo impazzito". Tra tutti, spiccano "L'uomo che usciva dal naso", "Testimone di un'impiccagione", "La finestra sbarrata", "Lo straniero", "L'uomo e il serpente", "Un naufragio psicologico". Prefazione di Gianluca Barbera.
La trilogia dei re
Acheng Zhong
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2018
pagine: 215
Su uno sfondo umile e contadino si sviluppano le vicende dei tre "re" che sono stali ispirati dall'esperienza giovanile dell'autore nelle campagne. Le tre opere qui raccolte sono "Il re degli alberi", "II re dei bambini" e "Ere degli scacchi". La parola "re", che funge da collante nell'intera trilogia, rappresenta di volta in volta un povero individuo, ricco soltanto di ciò che conquista con il proprio agire: in particolare nel primo racconto simboleggia il Grumo, ostinato boscaiolo custode della natura; nel secondo identifica con ironia un ""giovane istruito" che deve improvvisarsi insegnante - in Cina gli insegnanti sono chiamati "re dei bambini"; e nell'ultimo rappresenta un giovane estremamente povero che trova il suo riscatto morale nel gioco degli scacchi. Scritti per un'urgenza interiore, e non con la precisa intenzione di essere pubblicati, tramite una scrittura semplice e uno stile che ricorda quello dei cantastorie dell'antichità, Acheng riesce a delineare con precisione i tratti del grande paese negli anni tumultuosi che seguirono la rivoluzione culturale.

