Libri di D. Saglia (cur.)
Manfred. Testo inglese a fronte
George G. Byron
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 221
Manifesto del romanticismo byroniano, e non solo, "Manfred. Un poema drammatico" (1817) nasce, insieme al "Frankenstein" di Mary Shelley, al "Vampiro" di John W. Polidori e al "Prometheus unbound" di Percy B. Shelley, in quella strana fatale estate del 1816 in cui l'eruzione di un lontano vulcano, che oscurò i cieli di mezzo mondo, vide riunirsi sulle rive del Lago di Ginevra la più straordinaria e concitata compagnia di voci e spiriti poetici. Al centro di "Manfred" si staglia una figura dai torvi tratti gotici, nobile ribelle di stampo faustiano capace di evocare potenze occulte con le sue arti magiche, in cerca di una risposta al proprio malessere. Figura titanicamente sovversiva, Manfred rivendica con fierezza la superiorità dell'uomo, creatura «metà polvere, metà dio», sulle forze ostili del creato. Con le sue ambientazioni tra le cime delle Alpi, i personaggi sovrannaturali e le figure più comuni, i toni che oscillano dal cupo al solenne al faceto, e le scene dal poderoso impatto visivo, il dramma esplora temi centrali nella rivoluzione artistica e filosofica del primo Ottocento, come l'identità, la memoria, il rimpianto e il significato ultimo dell'esistenza e della morte. Per questa sua complessità suscitò l'interesse di Goethe e Dumas, Schumann e Nietzsche. Espressione grandiosa del tormento e del titanismo romantici, "Manfred" è un'opera multiforme, animata da spinte diverse e conflittuali, e pervasa da stimoli e suggestioni che continuano a suscitare nuove interpretazioni e nuove domande.
De claris mulieribus. Figure e storie femminili nella tradizione europea. Scritti in onore di Giovanna Silvani
Libro: Copertina morbida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2011
pagine: 489
Il volume mette a fuoco la presenza della donna in ambito letterario sia come autrice che come personaggio, con ciò raccogliendo l'eredità di una stagione di critica femminista e di "gender studies" che ha contribuito in modo fondamentale a trasformare il panorama degli studi nell'ultimo scorcio del ventesimo secolo. Prendendo in esame opere e figure delle letterature occidentali fra il Rinascimento e la nostra contemporaneità, i saggi che compongono questa raccolta esplorano, secondo modalità distinte, le infinite possibilità del dire al femminile e le molteplici manifestazioni di una "literature of their own". Il volume si propone anche come riconoscimento e celebrazione del lavoro critico svolto da Giovanna Silvani, dagli anni Settanta a oggi, all'interno dell'Istituto di Lingue e Letterature Germaniche dell'Università di Parma e, successivamente, del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dello stesso Ateneo. I contributi sono opera di colleghi e allievi che con Giovanna Silvani hanno studiato e lavorato a stretto contatto, condividendo il suo interesse per una vasta gamma di temi fra cui, tuttavia, quello del "genere" occupa una posizione centrale e privilegiata. Riflettendo sviluppi critici sia interni alla tradizione italiana che di respiro internazionale, questa raccolta vuole essere un ulteriore contributo all'indagine, ancora tutta in fieri, della letteratura delle donne come fatto centrale e ineludibile della modernità europea.