Libri di Giuseppe Zecchini
Storia della storiografia romana
Giuseppe Zecchini
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2016
pagine: VIII-259
Una trattazione sistematica e completa della storiografia romana, ovvero della storiografia in lingua latina e in lingua greca legata alla storia di Roma dalla sua nascita alla fine del III secolo a.C. sino al VI secolo d.C. Il manuale, organizzato in capitoli che corrispondono a determinati generi storiografici o indirizzi politico-culturali, è uno strumento di grande efficacia didattica, ma non rinuncia ad avanzare ipotesi originali su generi e autori. La storiografia romana risulta da queste pagine non un'appendice della storiografia greca ma un'importante tradizione con caratteristiche proprie e un'evoluzione originale (si pensi al suo incontro col cristianesimo) che ne fanno una tappa fondamentale della storia del pensiero occidentale.
Il pensiero politico romano. Dall'età arcaica alla tarda antichità
Giuseppe Zecchini
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2018
pagine: 203
Una storia del pensiero politico romano non è stata ancora scritta. Ciò può stupire, se si pensa che, da Machiavelli in poi, Roma è stata non di rado il principale modello di riferimento per le moderne indagini sulla scienza della politica. Eppure non si è mai cercato di cogliere le caratteristiche essenziali e l'unità che soggiace al fondo del pensiero politico che governò il mondo per quasi un millennio. Questo volume colma tale lacuna con un'opera di sintesi - di qui la scansione cronologica, la bibliografia selezionata, lo sforzo di rendere accessibile il testo non solo agli specialisti -, non senza proporre tesi e suggestioni interpretative originali. L'autore pone una particolare attenzione all'intreccio fra teoria politica e prassi di governo, tanto per studiare difformità e congruenze, quanto per afferrare idee e concezioni altrimenti prive di compiute formulazioni. D'altro canto, il riguardo prestato all'età imperiale e tardoantica, includendo il pensiero politico cristiano nell'orizzonte del mondo classico, getta una luce particolare sulla continuità con il medioevo occidentale e bizantino. Nelle relazioni, spesso drammaticamente conflittuali, fra oligarchia senatoria e populares, fra principe e senato ed infine fra imperatore e vescovi, si fronteggiano le istanze del potere e le esigenze della libertà, in una costante tensione che rappresenta il motivo unitario di questa storia del pensiero politico romano.
Migranti e lavoro qualificato nel mondo antico
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 270
Nel quadro della ricerca d’Ateneo «Immigrazione e integrazione. Società multietnica e tutela della dignità della persona», i saggi raccolti in questo volume studiano, per il mondo antico, la figura del migrante qualificato, che cerca un’occupazione di alto livello in luoghi definibili come ‘centri’ (città egemoni politicamente e culturalmente, corti reali) che possano offrire loro opportunità particolari. Quali aspettative di integrazione ha questo tipo di migrante? Quali risultati riesce effettivamente a raggiungere? In quella che è stata chiamata la visione ‘funzionale’ dello straniero nel mondo antico, quali effettive opportunità gli sono offerte sulla base delle competenze che può offrire?
Da caput mundi a caput Italiae. Alla ricerca di una capitale perduta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2024
pagine: 144
Il presente volume raccoglie gli Atti del convegno internazionale «Da caput mundi a caput Italiae. Alla ricerca di una capitale perduta» tenutosi a Roma presso l'Istituto italiano per la Storia Antica il 28 e 29 ottobre 2021: vi si confrontano storici, epigrafisti e archeologi classici con storici moderni sulle interrelazioni tra le esigenze di Roma capitale del nuovo regno d'Italia e il suo passato storico e mitizzato di capitale dell'impero romano.
Storici antichi e storici moderni nella «Methodus» di Jean Bodin
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2013
pagine: 187
La "Methodus ad facilem historiarum cognitionem" di Jean Bodin dedicata alla storiografia e ai suoi fondamenti è tra i testi fondanti la storiografia moderna e, al tempo stesso, è fondata in larga parte sulla storiografia antica e sulla conoscenza che Bodin ne aveva: essa è dunque uno dei più significativi traits-d'union tra le due grandi componenti della nostra cultura storiografica, l'antica e la moderna. Di conseguenza è parso opportuno indagare la Methodus attraverso la duplice prospettiva degli studiosi di storiografia antica e di quelli di storiografia moderna, attraverso una proficua collaborazione interdisciplinare, nell'intento di giungere non certo a un commento sistematico, che pure sarebbe auspicabile quale traguardo ultimo di questo tipo di ricerca, ma almeno a un'indagine preliminare, a una raccolta di materiali da mettere a disposizione di un futuro commento.
Ricerche di storiografia latina tardoantica
Giuseppe Zecchini
Libro
editore: L'Erma di Bretschneider
anno edizione: 1993
pagine: VI-230
Jazz in foto
Roberto Biaggi, Giovanni Fortunati, Giuseppe Zecchini
Libro
editore: Casa del Mantegna
anno edizione: 1998
pagine: 15
La cultura storica nei primi due secoli dell'impero romano
Libro: Libro in brossura
editore: L'Erma di Bretschneider
anno edizione: 2005
pagine: 312
Attila
Giuseppe Zecchini
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2007
pagine: 189
L'immagine comune che si ha di Attila, re degli Unni, si compone di noti elementi: di un'iconografia che gli dà i tratti fisici normalmente attribuiti ai volti demoniaci; di un epiteto di non chiara origine (il "flagello di Dio"); del gesto di un pontefice, Leone I Magno, che con la sola autorità spirituale lo fermò sul fiume Mincio. Niente, o quasi niente, di questa immagine resiste sulla base dei documenti e delle fonti. Rimettendoli insieme, fonti e documenti, Giuseppe Zecchini racconta il personaggio Attila, la sua biografia possibile, l'interpretazione dell'enigmatica inquietudine che ha trasmesso. Il teatro è il crogiolo, composito e gorgogliante sugli spasimi dell'impero, delle guerre dei e contro i barbari, che nutrì le saghe nibelungiche, armò Burgundi, Goti, Vescovi guerrieri, il generale Aezio; in cui si consumò il destino breve riservato dalla storia agli Unni.
Le guerre galliche di Roma
Giuseppe Zecchini
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2009
pagine: 160
I rapporti tra Roma e il mondo celtico sono una costante della storia romana dal IV secolo a.C. sino alla fine dell'impero. Questi rapporti sfociarono nella creazione della civiltà galloromana, uno degli esiti più nobili della storia antica, eppure essi furono scanditi per quattro secoli da una sequela interminabile di guerre, all'inizio guerre d'invasione dei Galli in Italia, poi a mano a mano guerre d'espansione e di conquista dei Romani, tesi a edificare un impero che ovunque si volgesse trovava nei Galli tenaci e valorosi avversari; all'inizio metus Gallicus, terrore suscitato dai Galli, poi anche metus Romanus, terrore provocato dai Romani nei Galli. In ogni caso scontri di eccezionale intensità, dove si combatteva più per sopravvivere che per vincere, ma anche dove si imparava a conoscere il nemico e, per molti aspetti, a stimarlo: preludio feroce, ma fecondo, alla successiva convivenza.

