Libri di Graziano Pettinari
La fenomenologia contro se stessa. Lévinas, Ricoeur, Derrida
Graziano Pettinari
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 132
Per tornare alle “cose stesse”, la fenomenologia ha avuto il destino di andare anche contro se stessa. È la radicalità di un’idea avanzata da M. Heidegger negli anni Venti del Novecento. La fedeltà alle Ricerche logiche di E. Husserl contro la sua presunta svolta idealistica in Idee I è la scoperta di un Io che vive nel mondo e del quale non sarebbe soltanto uno spettatore disinteressato. Ma è soprattutto l’esercizio di un doppio atteggiamento da assumere verso la fenomenologia. Esercitata in maniera davvero radicale, la fedeltà all’insegnamento di Husserl si rovescia infatti in un’infedeltà dalle inedite possibilità di pensiero. La fenomenologia deve perciò trasgredirsi, per essere fedele al proprio intento. L’infedeltà è dunque apparente. L’esercizio di critica compie ed esplicita, al più alto grado, il proposito originario dell’atteggiamento fenomenologico. È un paradigma che farà scuola nella ricezione francese della fenomenologia, da E. Lévinas in avanti.
La misura dell'umano. Ontoteologia e differenza in Jean-Luc Marion
Graziano Pettinari
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 227
La misura dell'umano e, conseguentemente, la dismisura del divino s'impongono in questo lavoro come i termini attraverso i quali ripercorrere la filosofia di J.-L. Marion quale è esposta in alcuni suoi primi scritti come "L'idolo e la distanza e Dio senza essere". In essi il filosofo francese indaga la questione della fine della metafisica attraverso il problema della morte di Dio e dell'ontologia heideggeriana, nel segno della possibilità di un discorso su Dio in grado di emanciparlo tanto dai limiti ristretti del pensiero metafisico e dell'ontoteologia che lo riducono inevitabilmente a un "Dio", circoscritto da quelle virgolette che sono la cifra visibile nel corpo del testo scritto della misura dell'umano, quanto da quelli inediti di una differenza ontologica che si manifesta come un altro nuovo e inatteso ostacolo per la rivelazione. Unica via possibile sarà un pensiero del dono come messa fuori gioco della differenza stessa, conquistato attraverso un serrato confronto con E. Lévinas e J. Derrida.