Mondadori: Strade blu. Non Fiction
Tutto o niente. La mia storia
Marco Tardelli, Sara Tardelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 168
A più di trent'anni dall'urlo di Madrid, Marco Tardelli racconta senza reticenze alla figlia Sara la sua storia, nata da una passione assoluta e totalizzante come il primo amore, che nessun ostacolo, nessun rifiuto, è mai riuscito a spegnere: il calcio. L'infanzia passata tra i monti della Garfagnana e la periferia di Pisa, le prime partite all'oratorio di padre Bianchi, che alimenta il suo sogno, contrastato invece dai genitori; i soldi guadagnati durante le vacanze estive come cameriere e i deludenti provini per club di serie A. Poi, a soli 20 anni, dopo aver indossato le maglie di Pisa e Como, Marco approda alla Juventus di Gianni Agnelli e Giampiero Boniperti, con la quale in dieci anni conquista un'impressionante serie di vittorie. Nel mezzo, la gloriosa carriera azzurra con la Nazionale di Enzo Bearzot nell'entusiasmante spedizione in Argentina (1978), in quella trionfale in Spagna (1982) e in quella sfortunata in Messico (1986). E quando l'avventura con il calcio "giocato" sembrava finita, un'inattesa carriera da allenatore condotta con alterne fortune. "Tutto o niente" è anche e soprattutto la storia dell'uomo Tardelli, "nato alla buona", di natura ribelle e con un "cromosoma contadino", e dei turbolenti ma inossidabili rapporti con i figli, Sara e Nicola, e le donne della sua vita. Una vita vissuta sempre di corsa, in campo e fuori, ma senza sbandamenti...
Il contrario della paura. Perché terrorismo islamico e mafia possono essere sconfitti
Franco Roberti
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 174
"Erano passati pochi giorni dagli attentati terroristici di Parigi del 13 novembre 2015, quando ricevetti la telefonata di un vecchio amico: 'Franco, dovrei partire con la mia famiglia per una vacanza. Che dici? Annullo tutto? Dobbiamo avere paura?'. È stato dopo quella conversazione che ho deciso di scrivere questo libro. La preoccupazione del mio amico era la stessa, come dimostrano tutti i sondaggi, della maggioranza degli italiani che, di fronte alla barbarie terrorista o alla forza di intimidazione della criminalità organizzata, sempre più spesso rispondono con la paura. Che tende a trasformarsi in razzismo, xenofobia, se non addirittura in collaborazione, magari involontaria, con i mafiosi. Proprio per questo diventa una priorità spiegare perché è necessario non avere paura: continuare a uscire, viaggiare, frequentare cinema e concerti significa lottare contro i terroristi, il cui unico obiettivo è privarci delle nostre libertà. Così come denunciare chi chiede il pizzo, le imprese che alterano la libera concorrenza, i mafiosi che truccano gare d'appalto e concorsi pubblici, fidandosi dello Stato che è in grado di garantire sicurezza e protezione, significa liberarsi dalle catene con cui la criminalità organizzata tenta di imprigionare, ogni giorno, le nostre vite."
Banche: possiamo ancora fidarci?
Federico Rampini
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 123
Il 2015 verrà ricordato per uno shock a cui gli italiani non erano abituati né preparati. Sono fallite delle banche. Piccole, ma non trascurabili. La protezione del risparmio è stata messa in dubbio. Un brivido di paura si è diffuso perfino tra i clienti di altre banche più grosse e più solide, perché nel frattempo entravano in vigore nuove regole, imposte dall'Europa, che comportano maggiori rischi per i risparmiatori. Sono così venute alla luce storie tragiche: cittadini ingannati, titoli insicuri venduti agli sportelli bancari, obbligazioni travolte nei crac. In parallelo, brividi di paura sulla tenuta delle banche si sono manifestati anche in altre parti del mondo: in Cina e persino nell'insospettabile Germania. E a preoccuparci non ci sono solo le banche private, quelle dove abbiamo i conti correnti e i libretti di risparmio. Anche quelle che stanno molto al di sopra, le istituzioni che dovrebbero governare la moneta e l'economia, non offrono certezze. In America, nell'Eurozona o in Giappone, la debolezza dell'economia ha rivelato errori e limiti delle banche centrali. In un'epoca come questa, in cui i redditi da lavoro diventano incerti o precari, il risparmio è ancora più importante che in passato. Ma possiamo fidarci di chi ce lo gestisce?
Disordini sentimentali. Nove storie d'amore più una
Pino Corrias
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 139
Nove storie d'amore più una, raccontate all'ora del tramonto, in un caffè armeno a Venezia, la laguna tirata a specchio e luci in lontananza come approdi da raggiungere o ricordi che non se ne vanno. Storie vere estratte dal grande romanzo della vita. Storie neoromantiche di avventure e disavventure del cuore, di abnegazione e promiscuità, piacere e dispiacere, allegria e sofferenza, che funzionano come una rivelazione, appartenendo a personaggi che sorprendentemente ci assomigliano. Come Stefano, il viaggiatore, che mette al caldo il cuore nel posto più freddo del Grande Nord, ama Kimberly, la lascia, la rivuole, ma perde la strada del ritorno. Come Mara, detta Winnie, attrice, che soffre di abbandonismo, cerca tenerezza, ma finisce per innamorarsi del dolore. E poi Matteo, il collezionista di cuori e di paesaggi; Francesca, persa nel doppio fondo degli amorevoli inganni di Diego; Giambattista, prigioniero di un amore che non passa; Giacomo, finalmente pronto all'amore che sta per arrivare; Giulia, che naviga ingenua verso la doppia vita di Corrado. E Ileana, che va a fondo di un solo amore, quello per se stessa. Tutti fili che appartengono a un'unica trama essere amati e amare raccontata dalla scrittura incalzante di Pino Corrias, che procede per concatenazioni e scioglimenti, incrocia avventure, svela paure, asseconda sogni di felicità, non nasconde il disincanto, qualche volta la disillusione.
Steve Jobs. Follemente grande
Jessie Hartland
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 224
Pioniere dell'era digitale, inventore visionario, genio creativo: molte sono le definizioni date a Steve Jobs ma nessuna sembra descrivere pienamente la sua personalità caleidoscopica. Di lui ancora oggi sorprendono e affascinano le tappe di una vita fuori dagli schemi, a partire dall'abbandono dell'università, la scoperta del buddismo Zen e la carriera folgorante caratterizzata da una maniacale ossessione per il controllo. Questa graphic novel racconta, nella sua versione più aggiornata, la classica storia dell'imprenditore americano, e quella di una delle persone più influenti del nostro tempo. Il racconto della vita non comune di Jobs coincide con quello dell'industria del personal computer e delle tecnologie derivate. Jobs creò la Apple a 21 anni, nel garage dei genitori, e riuscì a farla diventare l'azienda di maggior valore al mondo; acquistò la Pixar, società di computer grafica sull'orlo del fallimento, per trasformarla in uno studio di animazione di enorme successo; ha plasmato il gusto di un'intera generazione, creando oggetti di cui non possiamo più fare a meno, rivoluzionando settori come l'industria musicale, la telefonia mobile e i computer. È stato un perfezionista dispotico ed esigente, un ispiratore spesso impossibile da sopportare.
Una seducente sospensione del buon senso. Viaggio alla scoperta di ciò che devi lasciare
Giovanni Storti, Franz Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: 310
Cosa unisce un cinquantenne in crisi e un vecchio mago? Cosa lega il destino di due donne nate a migliaia di chilometri di distanza? E perché è necessario partire per fare chiarezza? Gilberto, un uomo come tanti, con un presente incerto - un lavoro che ha smesso di piacergli, figli grandi, una moglie nel frattempo divenuta ex - e un futuro che si stringe in un nodo scorsoio decide di "sottrarsi all'obbligo di avere un destino" e parte per un viaggio tanto lungo quanto lento. A fargli compagnia le domande che si pone in modo assillante e un compito che si è dato per mettersi in movimento: consegnare un pacchetto, ritrovato per caso, alla persona cui era stato spedito anni prima. La sfida più grande in ogni viaggio è scoprire e accettare se stessi, ma Gilberto è fortunato: a far da controcanto alle sue cervellotiche riflessioni c'è la praticità e la simpatia di un compagno d'avventure eccezionale e inaspettato. Una presenza capitata per caso nella vita di Gilberto e diventata il polo intorno a cui ruotano le sue giornate. A piedi e su una chiatta, a cavallo e in bici, sul cassone di un furgoncino malmesso, lungo gli antichi sentieri dei viandanti, i due amici incontreranno uomini e donne ospitali, generosità inattese e delusioni sferzanti e, tra peripezie e colpi di scena, scopriranno passo dopo passo il senso della loro avventura. Fino a quando, a sparigliare le carte, Gilberto incontrerà l'amore. Giovanni e Franz raccontano un viaggio e un punto d'arrivo che è solo e sempre un nuovo inizio.
Ghiaccio, acciaio, anima. La mia vita raccontata a Simone Battaggia
Armin Zöggeler
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: 222
D'estate, lungo il sentiero che sale alla pista, il piccolo Armin trema ogni volta ripensando a quel sogno strano: una vipera enorme che lo guarda negli occhi, lui che corre scappando in discesa più veloce che può e, quando si gira, la vipera sempre più vicina. È solo un incubo, ma ha scoperto che d'inverno, venendo giù da lì con la slitta, non gli succede. Il nonno gli ha detto che se c'è neve perterra le vipere non ci sono. Sulla slitta quel ragazzino si sente al sicuro, ci scende tutti i giorni dal maso, tra prati e boschi, fino in paese, per andare a scuola. Impara a fare le curve, a controllare il mezzo, a distendersi sui rettilinei per andare più forte; è lì che nascono le prime gare con gli altri ragazzi, è lì che scopre di essere il più veloce. Trent'anni dopo, Armin Zöggeler con lo slittino ha gareggiato sulle piste di tutto il mondo, conquistando trofei e medaglie, divenendo uno degli atleti italiani più vincenti di sempre. Con il suo fisico perfetto, lo sguardo da duro e la fama di imbattibile, Armin è il campione che non tradisce emozioni, lo sportivo che ha fatto della dedizione al lavoro una ragione di vita. Ed è stato premiato. Ma anche lui ha esultato, ha pianto, ha avuto paura. Anche lui si è messo nei guai, ha litigato, ha pregato. Dopo aver vinto a Sochi 2014 la sesta medaglia in sei Olimpiadi consecutive, il grande slittinista si racconta in queste pagine.
L'età del caos. Viaggio nel grande disordine mondiale
Federico Rampini
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: 327
Vista dagli Stati Uniti, l'Italia fa notizia perché è quel piccolo paese dove approdano ondate di disperati, costretti ad attraversare il Mediterraneo per fuggire a devastazioni molteplici: l'avanzata dello Stato Islamico, le guerre civili, la miseria. La Germania è un colosso economico dai piedi d'argilla, prepotente e timida al tempo stesso, incapace di dare all'Europa un progetto nuovo, forte e convincente. La Nato si riarma per far fronte a Vladimir Putin, ma gli europei hanno altro a cui pensare: i figli senza lavoro o sottopagati, i tagli alle pensioni, i servizi pubblici in declino, l'insicurezza sociale. Non sta molto meglio la "mia" America. Dopo sei anni di crescita, la maggioranza continua a pensare che "il paese è sulla strada sbagliata". Anche qui molti giovani, pur avendo sbocchi professionali migliori dei loro coetanei in Europa, non possono aspirare al tenore di vita dei genitori. Pesa anche la perdita di una missione. La nazione leader non crede più possibile una pax americana nel mondo. Insomma, siamo i primi testimoni di un evento epocale, la fine del dominio dell'uomo bianco sul pianeta. Il pendolo della storia torna dove l'avevamo lasciato cinque secoli fa, quando il baricentro del mondo era Cindia, l'area più ricca e avanzata, oltre che più popolosa. Ma il pendolo della storia è lento. Siamo ancora in uno di quei periodi instabili e pericolosi in cui l'ordine antico sta franando e del nuovo non c'è traccia.
Dataclisma. Chi siamo quando pensiamo che nessuno ci stia guardando
Christian Rudder
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: 296
Internet è da tempo diventato per tutti noi uno strumento essenziale, che ci offre quotidianamente servizi per i motivi più svariati: per studiare, fare shopping, informarci, ma anche per tenerci in contatto e incontrare nuovi amici o partner. Servizi gratuiti, immediati, a portata di mano; eppure, anche senza rendercene conto, paghiamo un prezzo: cediamo i nostri dati personali, lasciamo tracce, andando ad aumentare i cosiddetti "Big Data", il fiume di informazioni che viaggiano in rete. Spesso questi dati sono utilizzati per assumerci, svolgere ricerche di mercato, venderci cose di cui non abbiamo bisogno, spiarci, a volte addirittura per aiutarci a trovare l'anima gemella. Ma, al di là dell'uso che ne viene fatto, sono soprattutto una straordinaria finestra sulla nostra società, un punto di vista privilegiato per osservare chi siamo e cosa raccontiamo di noi nel momento in cui, a tu per tu con lo schermo del nostro computer, confessiamo gusti, preferenze, interessi. In questo saggio Christian Rudder, fondatore del popolare sito di incontri OkCupid e del blog OkTrends, parte proprio dai dati per spiegarci cosa queste informazioni rivelano di noi e del mondo in cui viviamo. Si è aperta una nuova fase delle scienze sociali, in cui i data analyst sono i nuovi demografi: se in un sondaggio si può mentire, i nostri comportamenti privati - quelli che attuiamo quando pensiamo di non essere visti - dicono sempre la verità...
Da grande voglio camminare
Claudia Digregorio, Gaetano Digregorio
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: 146
"Mi chiamo Claudia Digregorio. E da grande voglio camminare." Claudia ha 15 anni e vive a Santeramo, un paese in provincia di Bari. Da tre anni è costretta su una sedia a rotelle, gradualmente ha perso le forze in ogni muscolo del corpo e oggi respira soltanto grazie alla tracheotomia. Una notte di giugno del 2012, quella degli esami di terza media, l'ha colpita una malattia, forse genetica, alla quale però nessun medico al mondo è riuscito finora a dare un nome. Ma Claudia non si è arresa. E ha deciso di trasformare - con la caparbietà, le lacrime, l'ironia - la sua vita nella sua battaglia: tornare a essere una ragazza normale. Accanto a lei c'è suo padre Gaetano che, da quella notte in cui "sembrava che tutto fosse finito, i medici ci dissero che lei non sarebbe mai più stata la stessa", si è messo alla caccia della "bestia" che ha colpito sua figlia. Ma, soprattutto, ha deciso di dedicare la sua esistenza a Claudia. E siccome lei ha fortemente voluto frequentare la scuola, come tutte le ragazze della sua età, è proprio Gaetano che ogni mattina la accompagna. La porta fin dentro la classe, aspetta che si sistemi e poi torna nella sua vecchia jeep bianca, senza però metterla in moto. Sfoglia un giornale, ascolta la radio e aspetta che le lezioni finiscano. In officina non va quasi più. Dice: "Mi spiace, gli altri possono attendere. Io ho una cliente più importante. La serranda resta chiusa". Gaetano aspetta la figlia ogni giorno fuori della scuola perché può avere bisogno...
Amico mio, sono felice
Vincenzo D'Aucelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: 172
Giulio ha 15 anni, frequenta l'istituto tecnico commerciale, suona il piano, adora il nuoto e il cinema. Ama la compagnia degli amici e con le ragazze è gentile e simpatico. Giulio è come tutti gli altri suoi coetanei, ma anche diverso da tutti loro. A 3 anni, gli è stato diagnosticato un "autismo ad alto funzionamento". Garantirgli una vita ricca e attiva è la missione della famiglia D'Aucelli, in particolare di suo padre Vincenzo, che da undici anni lo affianca nello studio e nel tempo libero. Al punto che Vincenzo (informatore scientifico) si è laureato in Scienze della formazione per seguire Giulio in un momento cruciale della sua vita: l'ingresso nella scuola superiore. Dal 2013, per la prima volta in Italia, un padre è il compagno di banco ufficiale del figlio, un'ombra discreta che stimola il ragazzo a dare il meglio di sé. Ma anche un coach esigente, che vuole che suo figlio sia valutato come tutti gli altri compagni, senza l'accondiscendenza e i pietismi che si hanno verso i disabili. Come un allenatore tenace, Vincenzo ha creato un metodo che non si ispira ai manuali di psicologia, ma è fondato sull'esperienza concreta di un padre che vuole dare al figlio autistico un'educazione uguale agli altri, che crede nella forza dell'amore per trasmettere fiducia e sicurezza, che non ha smesso neppure un istante di pensare che suo figlio può e deve farcela. Arriverà al traguardo più lentamente degli altri, ma senza perdere mai la speranza.
Andare insieme, andare lontano
Enrico Letta
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: 136
"Se vuoi correre veloce vai da solo, se vuoi andare lontano devi farlo insieme" recita un adagio africano. È a partire da questa suggestione essenziale, eppure così adatta a descrivere l'orizzonte che l'Italia e l'Europa hanno dinanzi a sé, che Enrico Letta torna a raccontarsi dopo oltre un anno di silenzio. Non una memoria dei suoi dieci mesi da presidente del Consiglio, né un espediente per cercare immediate rivincite personali. Ma una riflessione proiettata al futuro, che, anche passando attraverso quell'esperienza, si sofferma su un'idea di comunità molto distante, per contenuti e stile, dall'attuale conformismo. Per Letta non esiste un solo momento positivo della nostra storia unitaria che non sia stato figlio di un progetto condiviso. E oggi più che mai l'Italia, per sfruttare al meglio le condizioni esterne positive createsi nel 2015, grazie in particolare all'azione svolta dalla Banca centrale europea di Mario Draghi, deve coinvolgere le migliori energie di cui dispone in un grande sforzo collettivo. Per favorire una ripresa attesa ormai da troppo tempo e, soprattutto, per alleviare le ferite ancora aperte della crisi e aggredire il più grave dei mali della società italiana: la mancanza di lavoro, specie per i giovani. Nessuno può riuscire ad affrontare impegni di questa portata da solo e quello che il Paese deve concedersi è la chance di dimostrare al mondo di essere "nazione" e "comunità", la capacità di unire virtù democratica e consenso.

