Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Morlacchi: Quaderni della memoria e dell'oblio

Le guerre di Mario Rigoni Stern. Trauma, racconto, guarigione

Gianluca Cinelli

Libro: Libro in brossura

editore: Morlacchi

anno edizione: 2022

pagine: 252

Quando Mario Rigoni Stern ritornò nella sua casa nel paese di Asiago, nel maggio del 1945, la sua mente e il corpo erano gravemente afflitti da anni di sofferenza fisica e morale, patita prima come soldato in guerra e poi come internato militare nei lager nazisti. Nella difficoltà di ricominciare una nuova vita, Rigoni Stern decise di raccontare pubblicamente le sue esperienze di guerra, rivivendo ogni momento e le emozioni che accompagnavano il ricordo. Nella sua poetica, la guerra si caratterizza come un’esperienza traumatica di alienazione dalla natura. Tuttavia, nell’accettazione di questa perdita è già presente la chiave per riscoprire un rapporto vivo con la natura, se stessi e le proprie emozioni. Tutta la narrativa di guerra di Rigoni Stern è, quindi, anche la storia di un lungo e faticoso percorso di guarigione, al centro del quale sta la scoperta del valore più importante, l’armonia.
16,00 15,20

Carattere degli italiani. Ritratto senza soggetto di Laura Diafani

Carattere degli italiani. Ritratto senza soggetto di Laura Diafani

Giuseppe Raimondi

Libro: Libro in brossura

editore: Morlacchi

anno edizione: 2020

pagine: 86

La geografia del Carattere degli italiani disegnata dallo scrittore anarcoide e socialista Giuseppe Raimondi, si manifesta attraverso una serie di brevi scritti ma tuona come un sogno sognato, in cui poeticamente la memoria autobiografica si fonde con le immagini dell’Italia preromana e comunale. Un sogno che gli costò l’espulsione dall’«Italiano», il foglio di indirizzo fascista ideato da Leo Longanesi, sulle cui colonne aveva osato, tra il ’27 e il ’28, saltare a piè pari la Roma dei Cesari e dei Papi. Raimondi, nel dopoguerra, darà segno di voler archiviare anche la narrazione simbolica della nazione imbastita dal Risorgimento, per riattivare il senso e la misura di un paese fatto di distinte comunità.
8,00

«Io non chredo ai schritti». Diario di prigionia del soldato Attilio Bagnetti, internato militare in Germania (1943-1945)

«Io non chredo ai schritti». Diario di prigionia del soldato Attilio Bagnetti, internato militare in Germania (1943-1945)

Claudio Brancaleoni

Libro: Libro in brossura

editore: Morlacchi

anno edizione: 2015

pagine: 136

Come avviene per gran parte dei diari e degli scritti autobiografici, soprattutto di autori che non sono intellettuali o scrittori professionisti, anche il diario di Attilio Bagnetti non era stato destinato dall'autore alla pubblicazione. Tornato a casa dalla prigionia, dopo aver usato le pagine e gli spazi rimasti in bianco del quaderno che contiene il diario per annotarvi principalmente alcune spese quotidiane ed elenchi di cose da comperare o da scambiare, Bagnetti ha riposto il manoscritto in un baule della soffitta. In quel baule, infatti, lo ha trovato il figlio di Attilio, Maurizio, molti anni dopo la sua morte. A nessuno dei figli Attilio aveva rivelato di avere scritto un diario; anzi, così ricorda Maurizio, era davvero raro che parlasse della guerra o della prigionia e, le poche volte in cui lo faceva, non amava soffermarsi troppo sui particolari o sulle sue esperienze da prigioniero. Probabilmente, questo è un tratto peculiare del suo carattere, schivo e riservato, oltre che il sintomo, comune a molti Internati, della volontà di dimenticare un periodo traumatico e oscuro della propria esistenza...
10,00

Lettere dal fronte e dalla prigionia. Il carteggio del soldato Vittorio Sepi con sua moglie (1939-1944)

Lettere dal fronte e dalla prigionia. Il carteggio del soldato Vittorio Sepi con sua moglie (1939-1944)

Anna Rita Rati

Libro: Libro in brossura

editore: Morlacchi

anno edizione: 2015

pagine: 156

Per ogni soldato al fronte, per ogni prigioniero, la lettera è la cosa più preziosa, desiderata, pretesa. Quando i ritardi della posta impediscono la regolarità dello scambio epistolare, a prevalere sono la delusione, il timore dell'abbandono, non di rado la collera. Non diversamente, nel suo carteggio con la moglie, Vittorio Sepi, soldato e prigioniero nella Seconda Guerra Mondiale, si affida alla scrittura come all'unico antidoto in grado di lenire il trauma del distacco dai propri cari.
11,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.