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Mursia: Argani

Bestie e dintorni

Bestie e dintorni

Tiziano Rossi

Libro

editore: Mursia

anno edizione: 2002

pagine: 80

«Il gallo Simplicio era in posa da banderuola. Aveva lasciato la misera terra per cogliere i mille rivolgimenti del vento, unirsi alle grandiose vicende del cielo, respirare l’aria del divenire. Di rendere anche un nobile servigio agli umani non gli importava un fico secco.» Anche gli esseri umani sono animali, ovviamente piuttosto speciali; e dunque – ecco il risvolto – gli animali saranno esseri umani, ovviamente piuttosto speciali. In queste pagine si fa la necessaria e produttiva confusione: maiali si pongono domande morali, procioni vengono sfruttati come sottoproletari, pinguini serbano ricordi del nostro Risorgimento, e poi ci sono anche un gatto filosofo e galli in darwiniana evoluzione... E che dire degli umani? Ne combinano di belle e di brutte: Dante Alighieri si imbatte nelle lucciole, un giornalista intervista degli orangutan, un allevatore di uccellini ne fabbrica uno di stoffa. Insomma si incrociano qui molti differenti punti di vista e magari l’insieme aiuta a capire un po’ del nostro condominio terrestre; e poi, grazie a questo libretto, le persone diventeranno meno presuntuose. O no?
15,00

Neve pensata

Neve pensata

Amedeo Anelli

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2017

pagine: 72

Solo la neve sa trattenere la pace ed il ricordo ed i nutrimenti della terra viva di stagioni e di corpi vivi di terrori e di affetti. La nebbia e la neve, la pioggia e i rami accadono sulla riva del Po, ma vengono letti nell’eco del silenzio della Siberia, nella santa madre Russia. Amedeo Anelli, che nasce dove vennero alla luce i «Quaderni Piacentini», presso Vicolo del Pavone, è il traghettatore poetico dei sopracitati odierni remoti. Ama, legge e traduce dal russo ma vive dove tutti i fiumi si radunano a viaggiare. Con un grande flash della discrezione, fuori da ogni frequentazione dell’ostentato presenziare, Anelli dà fiato a questa sintesi: una visione in filigrana, dove la coralità dei saperi interagisce con i livelli possibili di lettura dei suoi testi. Viene data voce al silenzio e reso visibile un panorama che, tolto all’adiposità dei colori, si prosciuga disegnando con matita bianca su cielo grigio, cantando con la voce del rigore una natura esposta come una rete ad asciugare al vento. Gutta cavat lapidem. L’autore distilla parsimoniosissimo la sua tormentata quiete. L’uomo che ha dato vita e conduce in un implacabile sesto grado la rivista «Kamen’», rosa del deserto delle pubblicazioni poetiche non solo italiane, qui ci dà finalmente un compiuto autoritratto del naturale, nelle sue pagine brevi di un unico monocromatico capitolo.
15,00

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