L'uomo di Descartes non è creatore di valori, egli conserva il senso dell'adorazione, della sottomissione all'esteriorità dell'Essere; la sua ultima parola sarà l'amore. La metafisica gli permetterà pure di ritrovare, senza illusioni e con la ragione, l'emozione della sua ammirazione perduta, e, mediante la dottrina della veracità divina, sostituirà, all'immagine desolante e liberatrice di uno spazio senza qualità, l'idea di un Dio che, se non ha fatto per noi il mondo, sembra tuttavia parlare, come nel giardino della Genesi, a un uomo che non avrebbe avuto infanzia. Ciò non toglie che l'essere dell'uomo, essendo quello di una coscienza, non è in sé che negatività e si comprende perché è a causa dell'uomo che nessun sistema fu possibile.
La scoperta metafisica dell'uomo in Descartes
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| Titolo | La scoperta metafisica dell'uomo in Descartes |
| Autore | Ferdinand Alquié |
| Curatore | M. V. Romeo |
| Collana | Università |
| Editore | Rubbettino |
| Formato |
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| Pagine | 360 |
| Pubblicazione | 10/2019 |
| ISBN | 9788849859492 |

