Libri di A. Caracausi
Il paesaggio veneto nel Rinascimento europeo. Linguaggi, rappresentazioni, scambi
Libro: Copertina morbida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2020
pagine: 352
Il volume raccoglie una serie di saggi sul fondamentale tenia del paesaggio veneto e della sua importanza nella più vasta dimensione del Rinascimento europeo, indagati attraverso approcci disciplinari diversi. Un tema che ha alle spalle una lunga tradizione di studi, e che è qui ripercorso nei suoi snodi emblematici, con una novità di approccio che tiene conto di aspetti storici, storico-artistici, letterari ed economici. A partire dalla riflessione sull'eredità del mondo antico e di qui sul recupero rinascimentale del termine paesaggio, i testi affrontano il fenomeno eminentemente veneziano della riscoperta della natura, e della sua rappresentazione, prima ancora della codificazione come genere che avverrà soltanto a fine Cinquecento. Sono protagonisti in questa parte del libro Giorgione, Tiziano giovane e Giulio Campagnola e i loro interlocutori in campo letterario: Pietro Bembo, Jacopo Sannazaro e Andrea Navagero. Negli anni centrali del secolo, a seguito della riconversione produttiva della terraferma, il paesaggio veneto muta significativamente aspetto, sia per l'introduzione di nuove colture e tecniche agricole, sia per la reinvenzione della villa ad opera di Andrea Palladio e dei pittori che collaborano alla decorazione. Al tempo stesso le reti mercantili e le nuove vie di traffico instauratesi tra Venezia e l'Europa generano flussi di opere d'arte e di informazioni sugli artefici che alimentano la fama del paesaggio veneto oltralpe, in particolare nella formulazione della pittura di Tiziano.
Formazione alla politica, politica alla formazione a Venezia in età moderna
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2013
pagine: 173
Dalla fine del Medioevo la Repubblica di Venezia è chiamata a gestire un ateneo di fama e tradizioni consolidate, a predisporre un minimo di regolamentazione per le scuole sorte in laguna, a stabilire un modus vivendi con gli ordini religiosi "insegnanti", ad assistere alla diffusione della cultura umanistica, alla moltiplicazione delle accademie e dei nuovi luoghi dove circolano le notizie sull'attualità politica veneziana, italiana e internazionale. Quest'offerta non è pianificata, ma è, comunque, sorretta da una politica che incentiva, coordina, regolamenta, reprime e tollera. Politica, dunque, di una formazione di cui lo stato non ha il monopolio, ma che la Repubblica può e deve indirizzare e controllare. La politica stessa, del resto, presuppone una formazione tanto per coloro che sono chiamati a formularla e gestirla per appartenenza a un ceto, quanto per coloro che con la politica debbono quotidianamente interagire. I saggi raccolti prendono in esame alcuni segmenti della società veneziana: dal patriziato governante alle élites delle città di Terraferma, ai mercanti, che, oltre a imparare i rudimenti del mestiere, devono dialogare con uffici e istituzioni veneziani, ai burocrati della Cancelleria ducale, che a Venezia si sono formati per servire la politica.