Libri di A. Curcio (cur.)
Attraverso la Lega. La costruzione del consenso sul territorio e le trasformazioni della società italiana
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 208
Nonostante il declino politico evidenziato dai recenti risultati elettorali e la radicale trasformazione del partito/movimento, la Lega Nord continua a suscitare interesse come oggetto di studio: il suo forte radicamento territoriale e il rapporto stretto tra ceto politico, eletti e base militante la rendono indicatore di altre dinamiche politiche e sociali utili a comprendere l'attuale fase di transizione e analizzare alcune trasformazioni della società contemporanea e la crescente disaffezione per le stituzioni democratiche. Il volume assume il territorio come chiave di lettura privilegiata, concentrandosi principalmente su due aree storicamente caratterizzate da un tessuto sociale di forte connotazione ideologica e politica: il Veneto, tradizionalmente legato alla subcultura bianca, e l'Emilia-Romagna, tradizionalmente legata alla subcultura rossa che ha visto negli ultimi anni un forte trend di crescita del consenso leghista.
La razza al lavoro
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2012
pagine: 173
Il razzismo non è un fenomeno "contingente" o un "effetto secondario" legato ad altri fatti sociali. È parte integrante delle nostre società e la sua genesi è da rintracciare nella costituzione coloniale della modernità capitalistica e nella narrazione degli stati nazionali. Partendo da questo assunto, il volume insiste sulla necessità di reintrodurre in modo critico i concetti di "razza" e di "razzializzazione" nel dibattito italiano ed europeo. Sin dal titolo, "la razza al lavoro", il volume sottolinea l'intrinseca connessione del razzismo con il processo di valorizzazione capitalistica, con le sue trasformazioni anche conflittuali e con le diverse esigenze politiche di dominio. Gli autori sostengono che trattare razza e razzismo come semplice "menzogna" da svelare attraverso un "progetto educativo", significhi non solo minimizzare gli effetti nel presente di fenomeni come il colonialismo e la schiavitù, ma soprattutto ridurre la lotta al razzismo a mera solidarietà. L'antirazzismo, al contrario, non può costituirsi come tale se non promuove un progetto di cambiamento radicale capace di investire più complessivamente i rapporti produttivi e le relazioni sociali.