Libri di Andrea Romanzi
Inferno verde
Gert Nygårdshaug
Libro: Libro rilegato
editore: SEM
anno edizione: 2020
pagine: 430
Mino Portoguesa ha dieci anni ed è nato in un villaggio nella foresta pluviale sudamericana. Ama gli animali, i profumi, i suoni e vive semplicemente con la famiglia nel suo paradiso naturale. Per guadagnarsi da vivere caccia delle rare e splendide farfalle che suo padre fissa con gli spilli e vende in città. La loro piccola e pacifica comunità viene disturbata dall’arrivo di una delle maggiori compagnie petrolifere, interessata a sfruttare la foresta amazzonica. Un giorno, tornando dalla sua battuta di caccia quotidiana, Mino trova la famiglia e tutti gli abitanti del villaggio massacrati. Fugge da solo nelle parti più nascoste della foresta, senza mangiare per giorni. Isidoro, un mago itinerante, lo trova e lo adotta; sceglie Mino come apprendista. Insieme preparano uno spettacolo strabiliante che portano per anni nei piccoli villaggi del Sud America. Mino, tempo dopo, diventa uno studente di biologia ed eco-filosofia. All'università trova degli alleati e insieme creano il movimento Mariposa, che mira a dirigere l'attenzione del mondo sulla distruzione della natura causata da compagnie internazionali. I componenti del gruppo segreto cominciano ad assassinare i leader delle aziende responsabili di crimini contro l'ambiente e il sistematico impoverimento del sud del mondo.
Il giorno in cui Nils Vik morì
Frode Grytten
Libro: Libro in brossura
editore: Carbonio Editore
anno edizione: 2025
pagine: 160
Nel cuore della Norvegia, una barca salpa da una banchina e attraversa il fiordo. È l'ultimo viaggio di Nils Vik, un uomo semplice che abita nella stessa casa da quando è nato e fa da sempre il traghettatore. Ha perso la moglie Marta, il suo grande amore, e conduce ormai un'esistenza solitaria. Ma oggi Nils compirà un viaggio nel tempo e i suoi passeggeri, risorti per un breve momento dal regno dei morti, saliranno a bordo uno dopo l'altro per accompagnarlo simbolicamente verso il suo ultimo giorno. Mentre il traghetto scivola lungo il paesaggio solenne dei fiordi, la traversata si trasforma in una riflessione poetica sulla vita, sulla morte e sulla dolcezza dei ricordi, e il desiderio di Nils Vik di rivedere la moglie diventa la forza motrice di un romanzo che sublima un'esistenza comune in un'esperienza universale e toccante. Con uno stile poetico capace di evocare la bellezza malinconica del paesaggio norvegese e intessuto di sottile ironia, "Il giorno in cui Nils Vik morì" si fa metafora della fragilità dell'esistenza e dello splendore silenzioso delle cose più semplici.
Nessun altro posto dove andare
Thomas Korsgaard
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2025
pagine: 304
Il mondo di Tue, un ragazzino di dodici anni, sta dentro una fattoria in fondo a una strada sterrata. Vive con i genitori e due fratelli, nel campo attorno alla casa ci sono otto cani, mucche e carcasse di animali. Sul soffitto sopra il suo letto c'è una stella fosforescente appiccicata con la gomma da masticare. Il padre sembra più affezionato ai suoi cani che al resto della famiglia. La madre gioca d'azzardo e parla poco, anche se ha una voce bellissima. I soldi scarseggiano, eppure con l'allevamento, la vendita di denti d'oro e il furto di cavi di rame riescono a sopravvivere. Basta spostarsi di poco da Copenaghen, dal cuore dell'Europa più ricca e confortevole, e tutto cambia. Nel panorama perfetto e opulento si insinua la malinconia e l'incuria, i bambini sono abbandonati a loro stessi, i loro parenti distratti e spossati, i lavori umili e faticosi. Eppure negli occhi di Tue, nel timbro del suo racconto, fiorisce l'innocenza, lo stupore, si fa strada una stralunata speranza, una tenacia che sfocia nella comicità. Anche quando niente va per il verso giusto, tra incomprensioni e incidenti, i continui richiami nell'ufficio della preside, nessun amico che sia davvero come lui. E l'esplosione di un sentimento che non si riesce a trattenere, la cui bellezza ha bisogno di parole e di un coraggio nuovi. Nessun altro posto dove andare è un esordio che ha avuto un inatteso e grandissimo successo. Forse perché è un romanzo duro e spietato ma di strampalato umorismo, o perché la sua oscurità è continuamente squarciata dalle emozioni inaspettate del protagonista, un adolescente nel pieno della ricerca di sé e del proprio posto nel mondo. Alla periferia del benessere le differenze sociali sono profonde ed è facile rimanere ingabbiati. Può farcela solo un ragazzo come Tue, ingegnoso e creativo, che cerca sempre di cavarsela e di trovare un equilibrio che sia tutto suo.
Bro, se non siamo noi una famiglia, chi lo è?
Oliver Lovrenski
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 300
Ivor, Marco, Jonas e Arjan sono adolescenti inquieti e incasinati. Le loro vite sono piene di paure, stupefacenti e speranze. I genitori (quasi tutti immigrati) vivono in quartieri popolari di Oslo, e la polizia e i vari uffici di assistenza ai giovani gli stanno col fiato sul collo praticamente ogni giorno. La scuola è un luogo di incontri, scontri, divertimento e frustrazioni. Per loro non c’è posto nei bar chic o negli accoglienti caffè della capitale norvegese, così si ritrovano un po’ dove capita: per strada, in palestre improvvisate o in centri commerciali fatiscenti, e, a poco a poco, muovono i primi passi dentro un mondo fatto di intossicazione, violenza, spaccio e criminalità. La profonda amicizia che li lega alimenta un forte sentimento di invincibilità, finché uno di loro non si spinge troppo oltre e il mondo che si sono creati va completamente in frantumi. Sospesi tra un candore pieno di affetto e una quotidianità feroce e frenetica, il gruppo di amici incarna alla perfezione le esistenze difficili dei giovani che popolano le periferie di tutta Europa. Oliver Lovrenski, autore ventenne norvegese, con un linguaggio poetico e crudo ci trascina in un viaggio intenso e sorprendente alla scoperta di un universo brutale che a volte cela squarci di tenerezza dove nessuno se li aspetta. Gran parte di ciò che accade in queste pagine – si tratti della scoperta del vuoto lasciato dall’assenza della figura paterna, della nostalgia di una nonna, del progetto quasi riuscito di trovare una fidanzata come si deve – avviene nella lingua: uno spettacolo pirotecnico dove si fondono espressioni gergali di varie culture (somala, croata, norvegese e molte altre) capace di creare un affresco frammentato, profondo e assolutamente affascinante.
Un po' come noi. Storia naturale del maiale (e perché lo mangiamo)
Kristoffer Hatteland Endresen
Libro: Libro in brossura
editore: Codice
anno edizione: 2024
pagine: 354
Il maiale incarna nell’immaginario collettivo tutto ciò che è sporco, brutto, volgare e di cui ci si dovrebbe vergognare. Il maiale però è anche un animale molto intelligente, con capacità cognitive paragonabili a quelle di un bambino di tre anni, ed è un modello medico di valore inestimabile su cui si esercitano i medici e che serve per ricavare “pezzi di ricambio” per noi esseri umani, dalle valvole cardiache ai reni. È etico mangiare senza troppi sensi di colpa un animale che ci somiglia così tanto? Se l’è chiesto il giornalista Kristoffer Hatteland Endresen, che si è fatto assumere in un allevamento intensivo e per sei mesi ha seguito una cucciolata di maialini dalla nascita alla macellazione. Nato come reportage giornalistico, "Un po’ come noi" racconta una quotidianità fatta di recinti, sporcizia e spazi angusti, e allo stesso tempo si interroga su alcuni temi urgenti: il nostro contraddittorio rapporto con il maiale – perché metà del mondo lo alleva per cibarsene mentre l’altra metà lo considera un animale impuro – e le più recenti ricerche scientifiche, quelle che studiano l’intelligenza del maiale e quelle in cui è protagonista di esperimenti medici finalizzati a migliorare la nostra vita.
Ascolterò gli angeli arrivare. Testo originale a fronte
Jon Fosse
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 216
Narratore e drammaturgo tra i più rappresentati al mondo, Jon Fosse in più occasioni ha affermato che la poesia è il fondamento di tutto ciò che scrive. Essenzialmente poeta, dunque, e autore di una vasta opera che condivide una lingua poetica fatta di ritmo, musica, pause, confronto con il silenzio: “In poesia e in prosa ho cercato di scrivere ciò che solitamente – nel linguaggio parlato comune – non può essere espresso a parole” (dal discorso tenuto da Fosse in occasione del conferimento del Premio Nobel). La scrittura di Fosse è preghiera, ascolto di qualcosa che proviene da posti misteriosi e non meglio identificati. I suoi testi poetici, composti in una lingua scarna ed essenziale, in cui i piani temporali si sovrappongono, e passato e presente coesistono, sono colmi di riferimenti religiosi e hanno un ritmo che riproduce quello dell’acqua, delle onde. Tra i suoi temi più frequenti, la morte e la religione ed è costante la presenza dei luoghi e dei paesaggi geografici e culturali, a cominciare dalla lingua utilizzata, della costa occidentale della Norvegia: i fiordi, la rimessa delle barche, il fienile, il vento e, su tutto, la luce, che proviene da fonti innumerevoli, dal buio, da una barca, “e che attraversa i giorni e le notti/ come un cane/ che si fa strada annusando/ è lì che siamo noi/ e che esistiamo”.
I miei uomini
Victoria Kielland
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2024
pagine: 248
Era venuta dalla Norvegia con il nome di Brynhild Størset ed era diventata in una fattoria americana Belle Gunness: Belle, la più sanguinaria serial killer donna d'America, più di quaranta vittime, scomparsa senza essere mai smascherata. Ma prima di questa compulsiva furia omicida, Brynhild era stata una diciassettenne innamorata, illusa, messa incinta e brutalizzata dal suo padroncino: «Chi ama con tutta se stessa non sopravvivrà all'amore». Nel ricostruirne la storia, mirando a rappresentare un rifiuto assoluto, Victoria Kielland compie insieme al lettore un'immersione totale in una serial killer di fine Ottocento, scrutando nei risvolti estremi di una condizione maniacale. Belle uccideva i suoi uomini, uno dopo l'altro tutti coloro che rispondevano ai suoi annunci matrimoniali e accettavano di trasferirsi nella sua fattoria, ne occultava abilmente i cadaveri smembrati, con intelligenza eludeva ogni prova. Forse un abbraccio al male per fuggire dall'ingiustizia di un eterno dolore. Scritto in una prosa espressionista, ipnotica e viscerale, "I miei uomini" è il ritratto brutale e pietoso di una donna che sprofonda nell'abisso della sua coscienza ferita.
Sangue del mio sangue
Ruth Lillegraven
Libro: Libro in brossura
editore: Carbonio Editore
anno edizione: 2022
pagine: 328
In una Oslo fin troppo silenziosa, in cui gli istinti si placano in un gioco sociale patinato e perfetto, Clara Lofthus, appena nominata ministra della Giustizia, si sforza di conciliare la sua vita lavorativa con il ruolo di madre single di due bambini gemelli. Il ricordo dei selvaggi fiordi della Norvegia occidentale dove è cresciuta sembra ormai cancellato dagli impegni quotidiani e una carriera di successo. Ma una sera, tornata a casa, ad accoglierla non c'è nessuno: i gemelli, di soli otto anni, sono scomparsi senza lasciare traccia. Quando una lettera conferma il suo più grande timore ‒ che si tratti di un rapimento ‒, Clara non ha altra scelta: è l'inizio di una corsa disperata contro il tempo per trovare i suoi figli e salvarli prima che sia troppo tardi. Il secondo capitolo della serie con protagonista l'enigmatica Clara Lofthus, in cui Ruth Lillegraven descrive una natura impetuosa e incontenibile che fa da specchio agli abissi dell'animo umano. Dolore, tradimento, amore, legami inscindibili e scelte impossibili si mescolano in un perturbante thriller, che lascia senza fiato fino al sorprendente finale.