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Libri di C. Vannuccini

L'uccellino bianco

James Matthew Barrie

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 288

Se la storia di Peter Pan e della sua Neverland fa parte dell'immaginario di tutti noi, meno noto è invece il romanzo che di Peter Pan costituisce l'atto di nascita, "L'uccellino bianco", un "romanzo per adulti" che, come i tanti altri scritti da Barrie, ruota intorno al tema dell'incapacità di accettare la fine dell'infanzia. Raccontata in prima persona da un narratore di mezza età, nel quale è ben ravvisabile l'alter ego dell'autore, è la storia dell'amicizia - intensa, bellissima e a tratti dolorosa - tra lui e il ragazzino David: insieme inventano scherzi e giochi, ridono e piangono, e si raccontano storie. Una di queste, che occupa la parte centrale del romanzo, è la fiaba di "Peter Pan nei Giardini di Kensington", che in seguito volò via, come il suo piccolo protagonista di soli sette giorni, dal romanzo-casa in cui era nata, e fu sempre pubblicata da sola, godendo del successo planetario e inarrestabile dell'altro Peter Pan, il "ragazzo che non voleva crescere", e delle sue magiche avventure. Mentre cadeva nell'ombra - e ancora ci resta - quell'"Uccellino bianco" che gli ha dato vita: un romanzo strano, ricco, originalissimo, commovente e ironico, comico e drammatico, scritto in un linguaggio innovativo fino al paradosso, in cui le voci e le storie del bambino e dell'adulto si cercano e si incontrano, si sfidano e si mescolano in una struttura narrativa anch'essa fluida ed eterogenea, che sembra voler scardinare dall'interno la forma "adulta" del romanzo realistico ottocentesco per far posto alle forme e alle parole del gioco, dell'improvvisazione e della fantasia. Un "mondo di mezzo", la cui cifra è quella di una doppia voce che lo attraversa e lo racconta: tra romanzo e fiaba, tra adulti e bambini, tra male e bene, riso e pianto, sogni e risvegli. E tra la vita e la morte, come i "bambini perduti" che Peter Pan porterà con sé nell'Isola che non c'è. Con un contributo di Beatrice Masini.
18,00 17,10

Foglie cadute

Wilkie Collins

Libro: Copertina morbida

editore: Fazi

anno edizione: 2019

pagine: 478

Amelius Goldenheart viene esiliato dalla Comunità Cristiana di Tadmor, nell'Illinois, a causa della relazione illecita con una donna più matura. Una volta giunto a Londra, al ricordo del mondo ideale dove Amelius è cresciuto e ha coltivato i suoi valori si contrappone una realtà fatta di persone senza scrupoli, fra cui spicca John Farnaby, ricchissimo e disonesto uomo d'affari. Farnaby ha preso in adozione una nipote nel tentativo di consolare la moglie, affranta per la scomparsa di sua figlia, smarrita tra le strade di Londra sedici anni prima. All'ingenuo Goldenheart basterà un solo sguardo per innamorarsi perdutamente della ragazza, anche se il loro amore verrà ostacolato dalla famiglia, che cercherà a ogni costo di tenere lontani i due giovani. Intanto Amelius, fedele a una promessa fatta alla triste signora Farnaby, si impegna a ritrovare la fanciulla smarrita della coppia. La ricerca della giovane porterà quest'uomo dall'animo candido, compassionevole per natura e capace di ispirare grande fiducia nelle donne, a perdersi per le vie della città spingendosi fin nei bassifondi.
18,00 17,10

Peter Pan nei giardini di Kensington. Testo inglese a fronte

James Matthew Barrie

Libro: Copertina rigida

editore: Marsilio

anno edizione: 2007

pagine: 203

È qui, in questi giardini incantati nel cuore di Londra e in questa favola, seminascosta tra le pagine di un romanzo per adulti, che nasce e comincia a volare Peter Pan, non ancora rivestito del clamore che ne avrebbe fatto, di lì a poco, quel grande mito dell'infanzia e della nostra cultura che tutti conosciamo. Un bimbetto di soli sette giorni, che sa parlare il linguaggio degli uccelli e delle fate ma non è più uno di loro; che ricorda appena, e con una strana nostalgia, il mondo dei suoi simili ma non potrà più farvi ritorno. Esiliato nello spazio magico di una infanzia eterna suo malgrado, Peter Pan, con il suo piffero e la sua capretta, vivrà per sempre su quel confine, su quei cancelli che lo escludono ogni sera dal mondo della realtà, degli affetti e dei bambini che diventano adulti. Il "ragazzo che non vuol crescere", l'adolescente egocentrico e orgoglioso che sceglie la libertà e l'avventura solitaria dell'Isola Che Non C'è verrà dopo - nella commedia del 1904 che dette al suo autore fama mondiale, e nel romanzo (Peter e Wendy) che da quella fu tratto. Ma prima di tutto questo - prima dei pirati e di Capitan Uncino, di Nana e Wendy, e delle immagini indimenticabili che Barrie e poi Walt Disney ci hanno regalato - c'è la favola struggente che qui viene raccontata: quella di un piccolissimo Peter Pan, metà bimbo e metà uccello, costretto a restare per sempre, nei Giardini di Kensington, "gaio, innocente e senza cuore".
14,00 13,30

La voce della nostra ombra

La voce della nostra ombra

Jonathan Carroll

Libro: Copertina morbida

editore: Fazi

anno edizione: 2009

pagine: 220

Joe Lennox è tormentato dai sensi di colpa. Da bambino ha vissuto per anni all'ombra del fratello maggiore Ross, brillante e carismatico, morto adolescente davanti ai suoi occhi sui binari di una ferrovia. Divenuto uno scrittore di successo Joe abbandona l'America e si trasferisce a Vienna, dove incontra i Tate, una coppia che lo introduce in un ambiente stimolante ed eccentrico riuscendogli a regalare un breve periodo di felicità: Paul Tate è un mago di straordinario talento e India, sua moglie, è un'artista. I tre diventano amici inseparabili fino a quando Joe e India non scoprono di essere innamorati l'uno dell'altra. Ma quando Paul muore d'infarto, l'incubo ha inizio: Little Boy, il personaggio che Paul impersonava sul palcoscenico quando eseguiva i suoi prodigiosi giochi di prestigio, si presenta a India e Joe con scherzi maligni sempre più ossessivi. La vita diventa così impossibile e l'unica apparente soluzione è il distacco: Joe vola a New York, dove tenta di dare inizio a una nuova vita. Ma si sa, la lontananza è una fragile difesa: e nel momento in cui Joe torna a Vienna per soccorrere India, si troverà prigioniero nella morsa della più atroce e impensabile delle vendette.
16,00

Black cocktail

Black cocktail

Jonathan Carroll

Libro: Copertina morbida

editore: Fazi

anno edizione: 2009

pagine: 93

Jonathan Carroll torna a incantare i lettori con le sue surreali miscele di racconto fiabesco, realismo quotidiano e inquietudine ad alta tensione. A partire da "Mele bianche", passando per "I bambini di Pinsleepe" fino a "Zuppa di vetro" o al "Matrimonio dei fiammiferi", la scrittura limpida e raffinata di questo romanziere ci incatena alla sua magia. Il narratore di "Black Cocktail", Ingram York, ha perduto il proprio compagno nell'ultimo terremoto di Los Angeles. Nel corso dei vuoti giorni del lutto conosce Michael Bilia, uno strano personaggio che più di ogni altra cosa ama raccontare storie. Tra queste c'è il ricordo della propria infanzia, di quando da bambino veniva bersagliato dagli altri perché grasso, maldestro; e di quanto per lui abbia contato, allora, l'amicizia di Deix, il compagno preferito di Michael, il ragazzo più violento e attaccabrighe della scuola. Il ragazzo che ora è tornato per rivedere Michael. Il ragazzo che ha ancora quindici anni. A partire da questo incontro, una catena di bizzarri avvenimenti coinvolge Ingram in un crescendo di angoscia e di orrore. Fino a quando, osservando i palmi delle proprie mani, il protagonista scoprirà che le linee che li solcano non sono irripetibili e che la sua è un'identità moltiplicata, condivisa. Jonathan Carroll torna, con "Black Cocktail", ai suoi neri enigmi esistenziali, e al colpo d'ala di una scrittura e una sapienza narrativa senza pari.
13,50

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