Libri di Carlotta Raimondi
Il vento racconta Lampedusa. Ediz. CAA
Anna Sardone, Fabio Giovanetti
Libro: Libro in brossura
editore: Splen
anno edizione: 2024
pagine: 96
Lampedusa è famosa per il bellissimo mare trasparente che la bagna, ma anche per il vento – a volte impetuoso e freddo, altre caldo e avvolgente – che da sempre soffia lungo le sue coste. Sarà proprio lui a raccontare l’affascinante storia dell’isola che, nel corso dei secoli, ha rappresentato un punto d’approdo e di ristoro per molti popoli e naviganti. Un’originale passeggiata nel tempo in un luogo incantevole per scoprire curiosità, protagonisti ed avvenimenti che la rendono ancora oggi una meta ambita da ogni viaggiatore che attraversa il Mediterraneo. Età di lettura: da 10 anni.
Milo tra i fiori
Elisa Vincenzi
Libro: Libro rilegato
editore: BeMore
anno edizione: 2024
pagine: 32
Dalia è felice quando si prende cura del suo giardino. Milo è innamorato di lei, ma non ha il coraggio di dirglielo. Riuscirà a farlo con i fiori? Un albo illustrato delicato sul tema dell'amore e della gentilezza. Età di lettura: da 7 anni.
Capolinea-Aller et retour
Eugenio Ranieri, Sara Conti
Libro: Libro rilegato
editore: Ultrablu
anno edizione: 2019
pagine: 36
"Capolinea" è un libro nato da uno scambio di disegni. Una sorta di ping pong di passaggi grafici alterni, che hanno tracciato un dialogo a distanza fra Eugenio, che vive a Roma con sindrome di Asperger, e Sara, che abita a Saint-Ghislain, una piccola città del Belgio. "Capolinea" è frutto di questa inconsueta collaborazione artistica, nata a distanza, ma in grado di generare una relazione profonda tra i due autori. Inoltre, ha consentito loro, e di riflesso anche a noi, di esplorare al di là della dimensione individuale una straordinaria esperienza di condivisione, nel rispetto della differenza e nel reciproco arricchimento che da essa proviene. Il loro libro testimonia la capacità del pensiero di uscire dai binari del conosciuto, per mostrarci nuovi margini di possibilità, di gioco, di forme e di prospettive. Il “diverso” sprigiona così il suo potenziale catalizzatore, collegando la percezione sovraindividuale a quel movimento di trasformazione costante, che ci permette di riconoscere la vera strada verso noi stessi.