Libri di D. Banzato (cur.)
Il giovane Casorati
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2015
pagine: 200
Felice Casorati, uno dei massimi protagonisti dell'arte del Novecento, visse a Padova dodici anni, dal 1895 al 1907. Furono gli anni del Liceo Tito Livio e della Facoltà di Giurisprudenza. Ma furono anche gli anni nei quali il giovane sostituì la prima passione per la musica (cui si era dedicato sino a procurarsi un forte esaurimento) con la pittura. Mentre era convalescente in una casa di campagna a Praglia, il padre gli regalò una scatola di colori: fu il principio di una lunga e fortunata vita d'artista. La giovinezza di Felice Casorati non è stata sinora oggetto dell'attenzione meritata dalla qualità delle opere del suo primo tempo. Questo volume, offrendo un'inedita restituzione del momento artisticamente felice vissuto da Padova nei primi anni del Novecento, ricostruisce l'ambiente dal quale l'artista prese le mosse, pur orientando precocemente la sua ricerca verso esiti del tutto originali. Le esperienze dei successivi soggiorni di Napoli e Verona contribuirono a definire uno stile raffinato, aggiornato sugli esiti delle Secessioni nordiche. Dipinti, disegni, illustrazioni librarie e alcune opere rese note ed pubblicate per la prima volta documentano le origini della sua arte e l'ampiezza e profondità dei suoi interessi. Realizzato a corredo dell'esposizione padovana, il volume riunisce i saggi di Virginia Baradel, Giorgina Bertolino, Anna Maria Capoferro Cencetti, AnnaMaria Chiara Donini, Laura Lorenzoni, Sergio Marinelli e Alessandra Tiddia.
Guariento e la Padova carrarese. Catalogo della mostra (Padova, 16 aprile-31 luglio 2011)
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2011
pagine: 233
Il volume è il catalogo della mostra di Padova (Palazzo del Monte, 16 aprile 31 luglio 2011) dedicata a Guariento. Di questo pittore italiano si conoscono soprattutto gli angeli, anzi le gerarchie angeliche composte da angeli, arcangeli, podestà, serafini, cherubini, troni e dominazioni, che riprodotti ovunque, sono diventati parte della iconografia universale, tanto diffusi da far dimenticare chi li dipinse e cosa effettivamente quelle meravigliose figure rappresentino. Per la prima volta tutte le principali opere del Maestro degli angeli, Guariento, di colui che, dopo Giotto, è stato il più grande interprete della pittura del Trecento a Padova, saranno raccolte nel catalogo di questa grande esposizione padovana. Decine di preziosissime tavole e affreschi staccati documenteranno finalmente la grandezza assoluta di un artista che ha saputo precorrere l'eleganza del gotico internazionale. Accanto ai capolavori del Guariento, il catalogo propone opere di Giotto, Pietro e Giuliano da Rimini, Vitale da Bologna, Paolo e Lorenzo Veneziano, Giusto Menabuoi, Altichiero, Vivarini, Nicolò di Pietro, Giambono.
Giorgione e Padova. L'enigma del carro
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2010
pagine: 160
Quali furono i rapporti tra Giorgione e Padova? Quali le relazioni, i contatti, le citazioni, i richiami allusivi alla città del Santo nelle sue opere? La Tempesta di Giorgione, l'opera-icona dell'affascinante artista di cui quest'anno si celebrano i 500 anni dalla morte, non finisce di dar vita a mille differenti letture e interpretazioni, di svelare storie o assecondare ricostruzioni di personaggi, luoghi o eventi. E dunque, se il "paese" su cui si scatena l'inatteso fulmine - rivoluzionario nella storia della pittura per il suo spiazzante protagonismo - fosse nientemeno che la città di Padova? Da un lato i fossati della cittadella con il Castello potrebbero ricordare quelli della città antoniana del tempo e gli edifici immortalati dall'artista di Castelfranco trovano corrispondenze nel ponte San Tomaso, nella cupola del Carmine con la torre di Ezzelino, nella Porta di Ponte Molino. E c'è anche chi intravede allusioni alla fondazione leggendaria della città da parte di Antenore, in particolare nella figura del guerriero. "Giorgione e Padova. L'enigma del carro" - ovvero lo stemma dei Carraresi visibile sulla porta dipinta da "Zorzi" nel suo capolavoro, presente in mostra - partendo dall'interpretazione in chiave padovana di alcune opere del Maestro, ricostruisce rapporti, evidenzia affinità culturali, suggerisce riferimenti iconografici e influenze reciproche tra Giorgione e l'ambiente culturale, artistico e letterario della città, tra il XV e il XVI secolo.
Mantegna e Padova 1445-1460. Catalogo della mostra (Padova, 16 settembre 2006-14 gennaio 2007)
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2006
pagine: 348
Realizzato in occasione dell'esposizione padovana allestita dall'architetto ticinese Mario Botta, il volume presenta una selezione di capolavori assoluti del Rinascimento comprendenti dipinti su tela e su tavola, sculture in pietra, terracotta e bronzo, manoscritti, disegni, stampe, codici miniati: opere fondamentali per la storia dell'arte, sia di Mantegna sia degli artisti di riferimento, concepite e realizzate per Padova e ora appartenenti alle raccolte dei più importanti musei del mondo. Accanto alle opere padovane di Mantegna (come la bellissima Madonna con il bambino addormentato da Berlino, il San Marco da Francoforte, la Santa Eufemia da Capodimonte e la cosiddetta Madonna Butler dal Metropolitan Museum di New York) e al massimo capolavoro del maestro a Padova - la decorazione della Cappella Ovetari nella chiesa degli Eremitani - vengono presentate preziose testimonianze della civiltà figurativa della città del Santo in quegli anni: opere di Donatello, Jacopo e Giovanni Bellini, Antonio e Bartolomeo Vivarini, Zoppo, Schiavone.
Dal Medioevo a Canova. Sculture dei musei civici di Padova dal Trecento all'Ottocento
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2000
pagine: 344
Il volume presenta una raccolta di 500 sculture dal Duecento all'Ottocento esposte (gennaio 2000) nella mostra del Civico museo d'arte di Padova.