Libri di Dora Sassi
L'angelo della finestra d'Occidente
Gustav Meyrink
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2005
pagine: 458
Nell'"Angelo della finestra d'Occidente" Meyrink inscena la biografia di un alchimista realmente vissuto - quel John Dee che fu matematico e cultore di discipline ermetiche, magiche e astrologiche sotto il segno di Elisabetta I d'Inghilterra -, ma in modo da evocare gli stadi di un vero e proprio processo alchemico in cui morte e rinascita sono momenti progressivi per accedere all'autentica conoscenza. Il romanzo è apparso per la prima volta nel 1927.
Religione antica
Károly Kerényi
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2001
pagine: 292
Quando il giovane Nietzsche pubblicò La nascita della tragedia, subito la corporazione dei grecisti si risentì – e Wilamowitz lo attaccò con un pamphlet feroce. Aveva buone ragioni, perché quel testo di Nietzsche minacciava tutto l’assetto degli studi classici. Ma una vera risposta a Wilamowitz sarebbe venuta solo nel corso del Novecento, dall’opera di Kerényi. Sin dagli inizi degli anni Trenta, e poi attraverso il dialogo e la collaborazione con Jung e Thomas Mann, Kerényi sviluppò una visione della grecità che permetteva di risalire alle origini di quella che egli chiamò mitopoiesi e mostrava come una rete possente di simboli innervasse ogni aspetto della vita greca. Se c’è un libro dove questa visione si presenta nelle sue più svariate sfaccettature – ciascuna delle quali corrisponde a un aspetto delle molteplici ricerche di Kerényi –, è proprio Religione antica, apparso per la prima volta nel 1940 e nella sua edizione definitiva nel 1971. Non è un trattato né un’opera sistematica, ma un felice tentativo di illuminare eventi e categorie indispensabili per accedere al mondo classico, come già si può desumere dal titolo di alcuni capitoli: «Che cos’è mitologia?», «L’essenza della festa», «Uomo e dio secondo Omero ed Esiodo», «Uomo e dio nella concezione romana», «La sacralità del pasto», «Il mito dell’areté», «Che cos’è il tempio greco?». E ogni volta Kerényi ci addita la via regale per avvicinarsi a questi temi.