Libri di E. Loewenthal
Finché morte non sopraggiunga
Amos Oz
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 142
Un uomo che di fronte al proprio inesorabile declino constata l'amara dissipazione delle occasioni perdute, una banda di sgangherati crociati che non arriveranno mai in Terra Santa: due storie molto lontane fra loro nel tempo e nello spazio, ma che raccontano in fondo la stessa malinconia di vivere, la stessa disperata ricerca di un senso per se stessi e per il mondo. Con il suo sguardo lucido e profondo, Amos Oz conduce il lettore in una Tel Aviv e un Israele che non esistono più, in un'Europa arcaica e crudele: al cuore di tutto c'è un'umanità in cui, malgrado la distanza, non si può fare a meno di riconoscersi.
Le leggende degli ebrei. Volume 5
Louis Ginzberg
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2014
pagine: 449
In questa quinta tappa del viaggio di Louis Ginzberg attraverso la tradizione ebraica, in margine alla Bibbia, prosegue e si conclude l'epopea di Mosè, tormentato e persino ritroso intermediario fra cielo e terra, ma anche audace condottiero in quel deserto fitto di insidie in cui i figli di Israele errano (nel duplice senso del termine) per quaranta, lunghi anni. Sono pagine ricche di eventi, in vertiginosa oscillazione tra vette e bassure: la montagna in cima alla quale il profeta parla con Dio - e da Lui riceve la Legge - e il fondovalle dove gli ebrei attendono, divisi tra fervorosa attesa e cupo sconforto; la costruzione del Tabernacolo e dell'Arca Santa, suggello del patto tra Dio e il suo popolo, e la trasgressione in cui quest'ultimo puntualmente cade, come nell'emblematico episodio dell'adorazione del Vitello d'Oro. Una dinamica fra meriti e colpe, castighi e retribuzioni scandita da un susseguirsi di immagini nitide, ora struggenti ora crudeli, fino al culmine lacerante della morte del protagonista. Via via privato dal Signore dell'ispirazione profetica e incapace ormai di comprendere le parole della Legge, Mosè cerca almeno di stornare da sé la tremenda condanna di non poter calpestare la Terra Promessa. Invano: la potrà scorgere soltanto di lontano, dalla cima del monte in cui Dio lo porta a morire, ma in quell'istante essa sarà tutta e solo per il suo sguardo.
Borderlife
Dorit Rabinyan
Libro: Copertina rigida
editore: Longanesi
anno edizione: 2016
pagine: 300
È autunno, a New York. Il secondo senza le Torri. Liat ha appena conosciuto Hilmi e gli cammina accanto nel pomeriggio che imbrunisce, mentre pensa: Non hai già abbastanza guai? Fermati, finché puoi! Ma fermarsi non può, perché, nonostante le ferite, la magia della Grande Mela è ancora intatta, e Hilmi ha gli occhi dolci e grandi, color cannella, riccioli neri e un sorriso infantile che spezza il cuore. Lei è di Tel Aviv, fa la traduttrice e si trova negli USA grazie a una borsa di studio. Ha servito nell'esercito e ama la sua famiglia (Che cosa penserebbero, se lo sapessero?). Lui vive a Brooklyn e fa il pittore, e nei suoi quadri c'è sempre un bimbo che dorme e sogna il mare, quel mare di cui da ragazzo poteva cogliere appena un lembo, da lassù, al nono piano di un palazzo di Ramallah. Che questo amore sia un'isola nel tempo, si dice lei. Un amore a cronometro, un amore a scadenza, la stessa indicata sul visto, la stessa impressa sul biglietto del volo di ritorno per Israele, verso la vita reale. Finché, mentre oscillano tra l'ebbrezza della libertà e il senso di colpa, scoprendosi accomunati dalla nostalgia per quello stesso sole e quello stesso cielo, la vita reale non bussa davvero alla loro porta...
Tocca l'acqua, tocca il vento
Amos Oz
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2017
pagine: 197
Nel 1939, mentre i tedeschi avanzano in Polonia, Elisha Pomerantz, piccolo orologiaio ebreo con la passione della matematica e della musica, scappa nella foresta, lasciandosi dietro la bella e intelligente moglie Stefa. Stefa non si rende conto del pericolo, ma quando la situazione precipita, si chiude in casa, poi viene travolta anche lei dalla tempesta della guerra. Elisha, dopo aver errato per i boschi europei, arriva prima in Grecia e poi in Israele, dove trova rifugio in un piccolo kibbutz, e silenziosamente si rimette a riparare gli orologi, a cercare la musica nella matematica e la matematica nella musica. Stefa, invece, deportata in Unione Sovietica, è costretta a diventare una spia staliniana. E sognano di rivedersi. "Tocca l'acqua, tocca il vento" è un romanzo insolito per Amos Oz. Venato di realismo magico, ricco di simboli e di speculazioni filosofiche, a tratti misterioso, con momenti di grande dolcezza, racconta la fuga degli ebrei dallo sterminio europeo.
Altrove, forse
Amos Oz
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2017
pagine: 343
A Mezudat Ram, un kibbutz isolato nel Nord del paese, circondato da nemici e sormontato dall'ombra di cupe montagne, si svolge la vita di una comunità di coloni, dediti all'agricoltura e all'allevamento, allo sport, alla musica, al dibattito, ma soprattutto alla purificazione. A trent'anni dalla fondazione del kibbutz, infatti, sono essenzialmente gli ideali di miglioramento personale e collettivo che sostengono i kibbutzim e il miglioramento si attua anche grazie al pettegolezzo. Questo spiega la voce narrante di un colono che guida il lettore - non senza malizia e ironia - alla scoperta degli abitanti del kibbutz, concentrandosi soprattutto sulla famiglia di Ruben Harish. Questi è tra i più convinti sostenitori di una vita pacifica e collettiva, l'instancabile cantore delle virtù di un'esistenza semplice e illuminata, il poeta del kibbutz. La moglie Eva lo ha abbandonato per fuggire con un cugino in visita a Mezudat Ram come turista. Si è sposata, vive in Germania e aiuta il nuovo marito a gestire un night-club. Ruben lo ha accettato senza lamentarsi, sprofondando in una tristezza nobilitata dai doveri di maestro, guida turistica e poeta. È rimasto solo col figlio Gai e la figlia Noga e, per consolarsi, ha iniziato una blanda relazione con un'amica, Bronka, un'insegnante sposata, madre di due figli. Ma Noga, che ha sedici anni, sembra aver ereditato la grazia e l'irrequietezza della madre; Ezra, il marito di Bronka, un camionista appassionato di Bibbia che cita frasi sagge, diversamente da Ruben sa vivere le proprie emozioni. E quando dalla Germania arriva Zachariah, il fratello di Ezra, un personaggio misterioso e conturbante, le cui mire e comportamenti nessuno comprende, la comunità è gettata nello scompiglio.
Adamo risorto
Yoram Kaniuk
Libro: Copertina morbida
editore: Giuntina
anno edizione: 2018
pagine: 400
"Adamo risorto" è considerato un libro rivoluzionario, un'opera che ha cambiato il modo in cui la Shoah poteva essere rappresentata nella letteratura israeliana. Il protagonista Adam Stein è sopravvissuto alla guerra grazie al suo talento di clown: il suo ruolo nel campo di concentramento era quello di ingannare le persone che andavano incontro alla morte e di fare la parte del cane per il comandante. Un testo duro, che ha come scenario un avveniristico Centro di riabilitazione e terapia situato nel cuore del deserto del Neghev e che alterna momenti tragici ad altri comici, un testo che può apparire sconcertante per il suo anticonformismo. Eppure, a dimostrazione del suo valore, "Adamo risorto" è stato tradotto in numerose lingue, ristampato più volte in tutto il mondo, e ridotto in versioni teatrali e cinematografiche. Kaniuk compie in questo romanzo un difficile esperimento, quello di raggiungere, anche attraverso il grottesco e l'assurdo, la radice della follia che incombe su chi ha vissuto l'esperienza della Shoah, raccontando la perdita, il crollo delle prospettive e della lucidità, il terrore e lo sradicamento, come anche gli ultimi barlumi di luce che tengono a galla i sopravvissuti.
Dolore
Zeruya Shalev
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 286
Iris - quarantacinque anni, sposata, con due figli - pensa di aver lasciato dietro di sé i due grandi traumi della sua vita: l'abbandono da parte del primo amore, Eitan, che l'ha portata giovanissima a desiderare la morte e, anni dopo, l'attentato di cui è stata vittima che l'ha portata tra la vita e la morte. Ma a distanza di dieci anni da quell'attentato, Iris non si aspetta il riaffiorare del dolore fisico, di quei ricordi terribili, ma soprattutto non si aspetta di rincontrare per caso Eitan. Se a questo si aggiungono il sospetto che il marito Michi abbia un'amante e la preoccupazione per la figlia, plagiata da un uomo molto più grande di lei, la vita di Iris sembra andare di nuovo in frantumi e la situazione diventa ingestibile.
Due in uno
Sayed Kashua
Libro: Copertina morbida
editore: BEAT
anno edizione: 2018
pagine: 350
Beit Safafa è il quartiere più ricco di Gerusalemme est. Prediletto dagli arabi israeliani provenienti dal nord, il quartiere ha prezzi di case, carne e altri generi di prima necessità così alti che nelle panetterie vi sono due tariffari, uno per i locali e un altro per gli immigrati. A Beit Safafa vive l'avvocato protagonista di queste pagine, un giovane procuratore con una promettente carriera da principe del foro gerosolimitano davanti a sé. Vive in una villetta, due piani con salotto spazioso, cucina ultramoderna e due ampie stanze da letto. E ogni giorno raggiunge il centro a bordo della sua elegante Mercedes nera. Insomma, l'avvocato è, come si usa dire, un uomo che ne ha fatta di strada, un bravo ragazzo che ha di certo realizzato il sogno di sua madre, comune a tutte le madri arabe in Israele: avere un figlio medico o avvocato di successo. Tuttavia, ha anche un cruccio che l'affligge non poco. Si vergogna delle sue lacune in fatto di musica, letteratura, teatro e cinema. Lacune rilevanti, visto che suoi colleghi israeliani parlano disinvoltamente di tali argomenti. Perciò, di tanto in tanto fa una capatina in una vecchia libreria a dare una sbirciata ai titoli di narrativa raccomandati da Ha'aretz, il giornale cui è opportunamente abbonato. Un giorno, nel settore dei libri usati della libreria, scopre, e decide di comprare all'istante, una copia gualcita di "Sonata a Kreutzer", celebre racconto di Tolstoj, che sua moglie gli ha una volta stranamente menzionato...
Tocca l'acqua, tocca il vento
Amos Oz
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 197
Nel 1939, mentre i tedeschi avanzano in Polonia, Elisha Pomerantz, piccolo orologiaio ebreo con la passione della matematica e della musica, scappa nella foresta, lasciandosi dietro la bella e intelligente moglie Stefa. Stefa non si rende conto del pericolo, ma quando la situazione precipita, si chiude in casa, poi viene travolta anche lei dalla tempesta della guerra. Elisha, dopo aver errato per i boschi europei, arriva prima in Grecia e poi in Israele, dove trova rifugio in un piccolo kibbutz, e silenziosamente si rimette a riparare gli orologi, a cercare la musica nella matematica e la matematica nella musica. Stefa, invece, deportata in Unione Sovietica, è costretta a diventare una spia staliniana. E sognano di rivedersi. "Tocca l'acqua, tocca il vento" è un romanzo insolito per Amos Oz. Venato di realismo magico, ricco di simboli e di speculazioni filosofiche, a tratti misterioso, con momenti di grande dolcezza, racconta la fuga degli ebrei dallo sterminio europeo.
Il ciarlatano
Isaac Bashevis Singer
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2019
pagine: 268
Appena arrivati a New York, nei primi anni della guerra, gli ebrei polacchi dicono tutti la stessa cosa: «L'America non fa per me». Ma poi, un po' alla volta, molti ricominciano a «sguazzare negli affari» come pesci nell'acqua. Altri invece, e più di chiunque il protagonista di questo romanzo, girano a vuoto, si barcamenano, vivono alle spalle degli amici ricchi, o delle donne che riescono a sedurre. Di queste ultime Hertz Minsker non può fare a meno: sono «il suo oppio, le sue carte, il suo whisky»; le loro gambe, le loro ginocchia contengono «una sorta di promessa», e lui ha bisogno ogni giorno di nuove avventure amorose, di «nuovi giochi, nuovi drammi, nuove tragedie o commedie». Minsker, che pure è un erudito e ha familiarità con il Talmud e può «recitare poesie in greco antico e in latino», sembra capace solo di finire nei guai, e «da quarant'anni sta lavorando a un libro ma ancora non ha finito neanche il primo capitolo». In genere, però, le catastrofi che provoca, a sé stesso e a chi gli sta intorno, si risolvono in una strepitosa commedia - una commedia alla Lubitsch, con mariti traditi, amanti imbufalite, sedute spiritiche fasulle, crisi di nervi, mercanti di quadri falsi, audaci e fumose teorie edonistico-cabbalistiche...
Le leggende degli ebrei
Louis Ginzberg
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2019
pagine: 1860
Ricercatore appassionato e acutissimo, ma anche narratore di straordinaria efficacia, nelle "Leggende degli ebrei" Ginzberg è riuscito a dar conto della vertiginosa stratificazione delle storie, delle parabole, delle divagazioni che la tradizione ebraica ha tramandato in margine al testo biblico in un racconto affascinante che dalla creazione e dal diluvio si dipana fino al ritorno dalla cattività babilonese e alla strabiliante avventura della regina Ester, passando per le vicende dei patriarchi e delle loro molte spose, le aggrovigliate storie dei dodici figli di Giacobbe, la tormentata epopea di Mosè, la lunga erranza del popolo d'Israele nel deserto e il suo ingresso nella Terra Promessa. Il primo volume contiene l'intero corpus delle leggende, il secondo l'apparato critico costituito dalle Note con i riferimenti e il commento dell'autore, dal Repertorio bibliografico e da un Glossario dei termini ebraici, cui si affiancano qui un corposo Indice analitico e un Indice delle fonti.
Riflessioni sulla questione antisemita
Delphine Horvilleur
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 120
Sartre aveva mostrato nelle "Riflessioni sulla questione ebraica" come l'ebreo sia definito in forma inversa attraverso lo sguardo dell'antisemita. Delphine Horvilleur sceglie qui di fare il contrario: esplorare l'antisemitismo attraverso i testi sacri, la tradizione rabbinica e le leggende ebraiche. Horvilleur analizza la particolare coscienza che gli ebrei hanno di ciò che abita la psiche antisemita nel corso del tempo: l'ebreo è di volta in volta rimproverato di impedire al mondo di fare «tutto»; di confiscare qualche cosa al gruppo, alla nazione o all'individuo; di mancare di virilità e di incarnare il femminile, la manchevolezza, il «buco», la ferita, la faglia identitaria che minaccia l'integrità della comunità. L'esegesi di questa letteratura è a maggior ragione più rilevante in quanto i motivi ricorrenti dell'antisemitismo sono oggi rivitalizzati nel discorso dell'estrema destra e dell'estrema sinistra. Questo libro offre gli strumenti di resilienza per sfuggire al ripiegamento identitario: la tradizione rabbinica non si preoccupa tanto di venire a capo dell'odio verso gli ebrei (fatica sprecata...) quanto di offrire armi per premunirsi. Esso inoltre, per chi lo sappia leggere, rappresenta una via d'uscita dalla competizione vittimistica che caratterizza i nostri tempi di odio ed esclusione.