Libri di F. Braschi
San Giuseppe. Uomo, sposo, padre
Jean Galot
Libro: Copertina morbida
editore: Cantagalli
anno edizione: 2022
pagine: 200
È vero, su Giuseppe, artigiano di Nazareth, i Vangeli non ci offrono molte informazioni. Ma ci dicono l'essenziale: che fu un uomo giusto, che fu lo sposo di Maria, che fece da padre a Gesù, dai contemporanei ritenuto suo figlio a tutti gli effetti. Proprio la considerazione dei lunghi anni da lui vissuti con Maria e con Gesù, nella partecipazione alla vita di una famiglia umanamente ricchissima per la qualità delle persone che la componevano, permette all'autore di delineare con efficacia e profondità la fisionomia di san Giuseppe. Un uomo capace di integrare nel suo progetto di vita la dimensione del dialogo con il Mistero; di accogliere il compito della paternità esercitandolo in modo inatteso e inedito, eppure verissimo; di accettare la verginità come sfida ad una intensità ancora più totalizzante per il suo amore sponsale nei confronti di Maria e del suo amore paterno nei confronti di Gesù. Ne risulta un quadro lontano da ogni fantasioso sentimentalismo, che fa di Giuseppe una figura nella quale è utile a ciascuno di noi rispecchiarsi, per ritrovare il desiderio di una solida e reale umanità.
De educandis ingeniis. Ediz. italiana e inglese
Federico Borromeo
Libro: Libro in brossura
editore: Nomos Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 152
Fondatore della prima biblioteca pubblica al mondo - la Biblioteca Ambrosiana - , Federico Borromeo trascrisse in questo trattatello del 1624 le norme per la scelta e la raccolta di volumi destinati alla grande istituzione milanese. Il trattato riflette infatti il versante mecenatizio dell'operato del cardinale e così appartiene a un gruppetto di opere destinate all'enunciazione e alla conservazione delle norme, dei consigli e dei metodi che il fondatore volle indirizzare agli uomini incaricati del funzionamento dell'Ambrosiana: il gruppo dei nove dottori, membri del Collegio affiancato alla Biblioteca, e i sei conservatori. Questi ultimi, ai quali è esplicitamente dedicato il De educandis ingeniis, formavano una congregazione, tutt'ora esistente, preposta alla gestione amministrativa dei beni che sussidiavano il collegio, nonché al controllo della sua correttezza operativa. Federico aveva ideato l'Ambrosiana come un grande complesso culturale, formato da biblioteca, collegio, pinacoteca e accademia artistica, lo aveva fondato a partire da forti istanze intellettuali e spirituali, e, infine, lo aveva voluto fissare con precise armature normative e metodologiche.