Libri di F. Mazzocca (cur.)
Mito. Dei ed eroi
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2019
pagine: 208
Un palazzo la cui decorazione murale racchiude un prezioso bagaglio di memorie e di bellezza, ispirata principalmente al mondo antico, apre i suoi portali a una mostra dedicata al tema intramontabile del mito, attraverso la sua continua riscrittura nel tempo, dalle origini al neoclassicismo. L'edificio barocco, consacrato simbolicamente ad Apollo, diventa scrigno di una magnifica selezione di capolavori legati in modo profondo anche ad altri protagonisti dello spazio simbolico dell'antica "Casa Montanara": Ercole, Atena, Achille, Niobe, Marsia, Alessandro Magno. Custodi e testimoni, nel bene e nel male, dei fondamenti etici della civiltà europea, queste presenze introducono lo sguardo verso una dimensione ideale in cui domina luminoso il connubio tra le arti, come forma di accesso a una conoscenza superiore. La mostra "Mito" è un doveroso atto di omaggio a Palazzo Leoni Montanari, a vent'anni dalla sua apertura al pubblico come prima sede delle Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo.
Gauguin e gli impressionisti. Capolavori dalla Collezione Ordrupgaard. Catalogo della mostra (Padova, 29 settembre 2018-27 gennaio 2019)
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 240
Cézanne, Degas, Gauguin, Manet, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Matisse: una strepitosa selezione di opere, conservate all'Ordrupgaard Museum a nord di Copenaghen, costituisce il fior fiore della collezione creata ai primi del Novecento dal banchiere, assicuratore, Consigliere di stato e filantropo Wilhelm Hansen e da sua moglie Henny, collezione che è considerata oggi una delle più belle raccolte europee di arte impressionista, e che, all'indomani del primo conflitto mondiale veniva valutata come «senza rivali nel nord Europa». In soli due anni, dal 1916 al 1918, Hansen riuscì a creare, grazie anche agli avveduti consigli di uno dei più importanti critici d'arte del momento, Théodore Duret, una collezione che il suo collega collezionista svedese Klas Fahraeus avrebbe descritto come la «migliore collezione impressionista al mondo». Il catalogo della mostra di questa collazione, nei suoi testi accurati, e gli apparati che accompagnano il percorso espositivo rappresenta uno strumento di approfondimento delle opere e della loro storia collezionistica che, in alcuni casi, si rivela complessa e singolare. Racconta l'affascinante vicenda che diede origine a questa incredibile raccolta ed è arricchito oltre che dalle schedatura di tutte le opere, dai saggi di Anne-Birgitte Fonsmark e Fernando Mazzocca, dalle introduzioni alle sezioni e cenni biografici di Elena Lissoni e dalle schede di Birgitte Anderberg, Thomas Lederballe, Anne Cathrine Wolsgaard Iversen e Anne-Birgitte Fonsmark.
Napoleone e Milano tra realtà e mito. L'immagine di Napoleone da liberatore a imperatore
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 120
Il 15 maggio 1796 l'esercito francese comandato dal generale Napoleone Bonaparte entra a Milano. Tra alterne fortune (con l'interregno austriaco del 1799-1800) il generale corso plasmerà il destino della città fino al 1814, data della sua abdicazione. Nell'arco di un solo ventennio Napoleone ha influenzato Milano con un'intensità e con un fervore mai visti prima. Arrivato come liberatore nel 1796, carico degli ideali della Rivoluzione, si trasforma in seguito in imperatore, deludendo con questa svolta i molti che avevano in visto in lui il promotore della diffusione in Lombardia dei principi repubblicani ma anche consolidando - attraverso il suo potere - il buongoverno, le strutture e l'amministrazione della città. L'arte e la costruzione dell'immagine di se stesso sono stati aspetti centrali della sua presenza a Milano, durante la quale la rilevanza e l'attenzione verso la pittura, l'architettura, l'urbanistica sono state un elemento costante. Senza alcuna esagerazione, si può affermare che Milano sia la città dell'Impero dove l'influenza di Napoleone sia stata maggiore, e dove il suo ricordo è tuttora percepibile.
Committenti, mecenati e collezionisti di Canova. Atti della 7ª Settimana di studi canoviani
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Studi su Canova
anno edizione: 2009
pagine: 203
Canova, Hayez, Cicognara. L'ultima gloria di Venezia. Catalogo della mostra, (Venezia, 29 settembre 2017-2 aprile 2018)
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2017
pagine: 352
L'esposizione "Canova, Hayez, Cicognara. L'ultima gloria di Venezia", costituisce l'occasione per onorare un momento speciale della storia artistica della Serenissima, rievocando quella stagione di rilancio culturale nel 1815 con il ritorno da Parigi dei quattro cavalli di San Marco, opera simbolo della città. Questi ed altri aspetti sono narrati ed analizzati nella prima ampia parte del catalogo, attraverso una serie di saggi. Ogni contributo di quest'ampia sezione è accompagnato da immagini e concluso da un dettagliato apparato di note. La seconda parte del catalogo è dedicata alle opere in mostra e si presenta divisa in dieci sezioni, ognuna introdotta da un breve saggio completo di nota bibliografica che contestualizza ed esplicita gli accostamenti espositivi e ripercorrono, nel loro susseguirsi, il periodo storico e artistico che la mostra rievoca. Concludono il catalogo gli apparati relativi alle sezioni di opere esposte e la cronologia.
Fergola. Lo splendore di un Regno
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2016
pagine: 240
Un grande lavoro di ricerca su opere e documenti ha consentito di realizzare la prima mostra dedicata a Salvatore Fergola (Napoli, 1796-1874), un grande protagonista dimenticato della pittura a Napoli negli anni della Restaurazione borbonica, dopo la dominazione francese. Fergola, ultimo pittore di corte, fu l'interprete principale dello slancio progressista e dello splendore di questo periodo; testimoni della sua grande versatilità sono i dipinti che raffigurano le cronache della vita di corte e degli eventi pubblici, ma anche le vedute, le marine, le scene di naufragio, i temi biblici, fino alle litografie e alla sua attività di editore di popolari giornali illustrati.
L'impressionismo di Zandomeneghi. Catalogo della mostra (Padova, 1 ottobre 2016-29 gennaio 2017)
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2016
pagine: 263
"Dopo le due grandi mostre dedicate nel 2005 a Boldini e nel 2013 a De Nittis, era giunto il momento per Palazzo Zabarella, proprio in coincidenza con il centenario della morte avvenuta nel 1917, di realizzare una rassegna sul terzo degli italiani a Parigi, il veneziano Federico Zandomeneghi che, più degli altri due, ha saputo inserirsi nel clima sperimentale della capitale francese, quando grazie soprattutto al movimento degli Impressionisti era diventata la straordinaria officina della modernità. Come gli è stato riconosciuto dall'amico Diego Martelli, che è stato l'unico italiano a capire e a far conoscere quei pittori rivoluzionari cui dedicò la celebre conferenza tenuta nel 1879 a Livorno, Zandò, come veniva familiarmente chiamato dai suoi amici francesi, fu l'unico italiano a fare parte del gruppo, partecipando alle loro mostre alternative a quelle dei Salon ufficiali. Così egli scelse di legarsi anche al loro mercante, il grande Durand-Ruel, senza farsi attrarre come tanti altri che transitarono a Parigi, dalla sirena di Goupil e dai facili guadagni, convertendosi a una pittura piacevole ma senza anima." (Federico Bano, Presidente della Fondazione Bano)
Fattori. Catalogo della mostra (Padova, 24 ottobre 2015-28 marzo 2016)
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2015
pagine: 239
Celebre pittore livornese vissuto tra l'Ottocento e l'inizio del Novecento, Giovanni Fattori è stato tra i maggiori esponenti del movimento dei macchiaioli. La mostra padovana intende però fare luce anche su altri periodi e stili dell'artista, assicurandolo come protagonista assoluto, a livello europeo, del Naturalismo di fine secolo. Le sue tavolette che reinterpretano il Quattrocento italiano, i monumentali dipinti di soggetto risorgimentale e le scene di vita popolare, oltre ai quadri della fase macchiaiola, metteranno in evidenza l'evoluzione del pittore. Punto fermo nella sua opera resta, comunque, la magistrale interpretazione di tematiche universali quali il lavoro, la pietà, la morte.
Novecento. Arte e vita in Italia tra le due guerre. Catalogo della mostra (Forlì, 2 febbraio-16 giugno 2013)
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2013
pagine: 407
Attraverso una straordinaria ricchezza e varietà di opere (dipinti, sculture, progetti e modelli architettonici, manifesti, grafica, mobili e oggetti di arredo, abiti e gioielli) viene rievocata la grande stagione del "Novecento" italiano, quando dalla prima guerra mondiale alla caduta del Fascismo architetti e artisti geniali hanno cambiato, realizzando edifici monumentali decorati da sculture e da affreschi, il volto delle città italiane. Mentre pittori e scultori, riconosciuti in tutto il mondo, come Casorati, De Chirico, Balla, Sironi, Funi, Severini, Campigli, Carrà, Cagnaccio di San Pietro, Martini, Andreotti, Messina hanno creato un classicismo moderno in sintonia con il movimento del cosiddetto "ritorno all'ordine" diffuso in tutta Europa. Il gusto "Novecento" ha trovato un terreno ideale anche nei manifesti pubblicitari o di propaganda che crearono un'arte popolare caratterizzata però da soluzioni raffinate e inattese. Mentre i mobili, le ceramiche e i vetri, un campo dove ha avuto un ruolo da protagonista il versatile Gio Ponti, diventavano espressione di una nuova bellezza che, attraverso gli oggetti d'uso, caratterizzava la vita quotidiana. La quantità e la diversità dei materiali presentati, molti dei quali poco noti o mai riprodotti, e il numero dei saggi, dedicati dai maggiori specialisti ai diversi aspetti dell'arte e della cultura di quegli anni, fa di questo volume un imprescindibile strumento di conoscenza e approfondimento della storia artistica tra le due guerre.