Libri di Filippo Pretolani
Google story. Dietro le quinte del successo dell'azienda che ha cambiato il nostro modo di comunicare, lavorare e vivere
David Vise, Mark Malseed
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2018
pagine: XXII-296
È l'autunno del 1998 quando Sergey Brin - nato a Mosca, trasferitosi ancora bambino negli Stati Uniti insieme alla famiglia di origini ebraiche, laureatosi poi a soli diciannove anni con menzioni d'onore in matematica e in informatica all'Università del Maryland - e Larry Page - ingegnere informatico originario del Midwest - abbandonano la scuola di specializzazione postlaurea della Stanford University, con l'idea di «cambiare il mondo» attraverso un potente motore di ricerca, che avrebbe organizzato gratuitamente ogni bit di informazione sul web. Sono passati vent'anni e Google, la loro creatura, è oggi uno dei brand più affermati nel mondo. "Google Story" ripercorre in modo dettagliato e documentato il vertiginoso viaggio di quell'idea, dalle difficoltà iniziali a trovare finanziatori fino alla trasformazione in una società che oggi macina profitti nell'ordine dei miliardi di dollari. Basato su ricerche scrupolose e su un accesso impareggiabile a fonti interne, il racconto rivela - con un ritmo narrativo avvincente - come uno stile manageriale poco ortodosso e una cultura improntata all'innovazione abbiano permesso a un colosso della ricerca online di arrivare a scuotere il settore pubblicitario, scontrarsi con i governi di mezzo mondo che lo accusano di monopolio, far circolare sulle strade vetture a guida autonoma destinate (forse) a cambiare per sempre il nostro modo di spostarci e lanciare mongolfiere ad alta quota per portare la connessione Internet nei più remoti angoli del pianeta. Senza paura di suscitare controversie, Google sta portando avanti progetti pionieristici sull'intelligenza artificiale, che potrebbero contribuire a curare malattie ma anche far perdere ìl lavoro a milioni di persone, mettendo così alla prova il motto che fin dal principio guida i fondatori: Don't be evil, «Non essere malvagio».
L'insurrezione che è qui. Max Stirner e l'unione dei godimenti
Carmine Mangone
Libro: Libro in brossura
editore: Gwynplaine
anno edizione: 2017
pagine: 217
Pubblicato nell'ottobre 1844, "L'unico e la sua proprietà" di Max Stirner è uno di quei libri che recano uno scompiglio duraturo: testo al confine di ogni filosofia e che resta continuamente sulla soglia tra critica e spudoratezza. Stirner, infatti, specula contro ogni speculazione e non prende con filosofia il pensiero. Anzi, la sua opera estenua la filosofia speculativa dell'Occidente estenuando il lettore e ponendo in cattiva luce, a partire dalla sua comparsa, ogni "idea fissa". Se il giovane Hegel si proponeva di «pensare la pura vita» in un discorso unificante e razionale, Stirner mette al centro del pensiero unico, l'unicità, ossia la specificità irriducibile di ogni vivente. In una tale ottica, il pensatore tedesco sgancia il singolo individuo dalle pretese universali, assolute, e lo oppone radicalmente alla società, allo Stato, all'umanità astratta dei filosofi, operando una rottura essenziale rispetto alle strutture dominanti. Senza esaurirsi in una esegesi stirneriana, il saggio di Mangone propone un percorso originale, incentrato sul concetto di "com-unicità", con cui si vara un'ipotesi "insurrezionale" per sanare la frattura storica tra individualità e comunità. Lo fa però in un modo inusuale, accattivante, ibridando elementi filosofici e letterari, in un sarabanda "unica" di note critiche e digressioni. Il volume è arricchito inoltre da una postfazione di Filippo Pretolani.