Libri di G. Cavallo (cur.)
Lo spazio letterario di Roma antica
Libro: Copertina rigida
editore: Salerno
anno edizione: 1989
pagine: 520
Lo spazio letterario di Roma antica
Libro: Copertina rigida
editore: Salerno
anno edizione: 1989
pagine: 624
Lo spazio letterario di Roma antica
Libro: Copertina rigida
editore: Salerno
anno edizione: 1990
pagine: 692
Lo spazio letterario di Roma antica
Libro: Copertina rigida
editore: Salerno
anno edizione: 1991
pagine: 532
Dalla Sardegna all'Europa. Attività artistica e architettonica dei magistri dei laghi. Atti del Convegno di studi (Cagliari, 24-30 settembre 2009)
Libro
editore: APPACuVI
anno edizione: 2012
Il convegno, attraverso la presentazione di studi e ricerche inedite condotte da docenti universitari italiani ed europei, ha messo in luce l'apporto dato dagli artisti e dalle maestranze dei laghi all'architettura, scultura e stucco alle fabbriche civili e religiose dell'età moderna in Sardegna e all'intera Europa.
Libri e lettori nel mondo bizantino. Guida storica e critica
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 1990
pagine: 304
Storia della lettura nel mondo occidentale
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 1998
pagine: 524
Dalla lettura silenziosa nella Grecia antica alle novità introdotte con la stampa, alla rivoluzione elettronica che stiamo vivendo, il libro mette in evidenza i fondamentali mutamenti che hanno interessato le modalità della lettura. Guglielmo Cavallo (Carovigno, Brindisi, 1938) è professore di Paleografia greca nell'Università "La Sapienza" di Roma e socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei. Roger Chartier (Lione, 1945) è Directeur d'Etudes all'Ecole des Hautes Erudes en Sciences Sociales.
Codex purpureus rossanensis. Commentario
Libro: Copertina rigida
editore: Salerno
anno edizione: 2003
pagine: 216
L'uomo bizantino
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2005
pagine: 428
Osservata attraverso dieci figure esemplari - il povero, il contadino, il soldato, l'insegnante, la donna, l'uomo d'affari, il vescovo, il funzionario, l'imperatore, l'uomo santo - la civiltà bizantina si delinea come un universo di tradizione e di individualismo. Esasperata nel conformismo degli atteggiamenti mentali e delle azioni, nell'assolutismo del potere imperiale, la tradizione si configura infatti come l'unico rifugio di un mondo che avverte dolorosamente la precarietà. A Bisanzio - diversamente che in Occidente - la crisi del mondo antico lascia l'individuo solo di fronte a Dio, all'imperatore, al potere. Solo il santo, che ha instaurato un rapporto privilegiato con Dio, conquista la certezza della salvezza eterna.