Libri di M. Burini
Ma che cosa ho di diverso? Conversazioni sul dolore, la malattia e la vita
Mario Melazzini
Libro: Libro in brossura
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 104
Diritto di morire o libertà di vivere? Eutanasia o accanimento terapeutico? Autodeterminazione o alleanza? Il confronto serio e costruttivo con tutti i protagonisti del dibattito in corso passa da una condizione preliminare: intendersi sulle parole. Mario Melazzini, noto al grande pubblico per i suoi interventi su questi temi, contro una certa "bioetica laicista", più volte intervistato in TV soprattutto in occasione del "caso Welby", è malato di SLA ma non vuole morire: "Io non ho mai sentito dire a dei malati che hanno provato sulla loro pelle determinate situazioni: non voglio che mi sia fatto questo trattamento, voglio morire a tutti i costi". Secondo Melazzini, che in questo libro riflette sui pregiudizi del dualismo "sano/malato", siamo di fronte ad una società folle, che ha perso di vista la posta in gioco, il senso del vivere e del morire. Al fondo del dibattito sta il vero problema, la disabilità come nuova frontiera della giustizia: "Perché noi disabili non possiamo essere liberi di vivere? Perché le nostre città sono disseminate di barriere architettoniche? Questo dimostra che siamo di fatto degli emarginati. La fragilità e la malattia diventano veicoli di isolamento sociale".
Ma che cosa ho di diverso? Conversazioni sul dolore, la malattia e la vita
Mario Melazzini
Libro: Libro rilegato
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2009
pagine: 104
Diritto di morire o libertà di vivere? Eutanasia o accanimento terapeutico? Autodeterminazione o alleanza? Il confronto serio e costruttivo con tutti i protagonisti del dibattito in corso passa da una condizione preliminare: intendersi sulle parole. Mario Melazzini, noto al grande pubblico per i suoi interventi su questi temi, contro una certa "bioetica laicista", più volte intervistato in TV in soprattutto in occasione del "caso Welby", è malato di SLA ma non vuole morire: "Io non ho mai sentito dire a dei malati che hanno provato sulla loro pelle determinate situazioni: non voglio che mi sia fatto questo trattamento, voglio morire a tutti i costi". Secondo Melazzini, che in questo libro riflette sui pregiudizi del dualismo "sano/malato", siamo di fronte ad una società folle, che ha perso di vista la posta in gioco, il senso del vivere e del morire. Al fondo del dibattito sta il vero problema, la disabilità come nuova frontiera della giustizia: "Perché noi disabili non possiamo essere liberi di vivere? Perché le nostre città sono disseminate di barriere architettoniche? Questo dimostra che siamo di fatto siamo degli emarginati. La fragilità e la malattia diventano veicoli di isolamento sociale".