Libri di M. Impallomeni
Reti organizzate. Teoria dei media, lavoro creativo e nuove istituzioni
Ned Rossiter
Libro: Libro in brossura
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2009
pagine: 255
Il mondo delle reti non è solo quello spazio aperto, decentrato, ospitale e democratico che spesso ci viene dipinto, dimenticando i conflitti che attraversano il lavoro e la vita nell'età dell'informazione. Ned Rossiter aggredisce questo mito indagando l'industria creativa e le forme seducenti del capitale finanziario globale. Attraversando i campi della teoria dei media, della filosofia politica e della critica culturale, l'autore passa in rassegna i nodi più problematici della cultura-network contemporanea, per capire gli ostacoli che si oppongono all'autonomia politica e culturale della reti, i poteri che cercano di governarle e le risorse comuni che possono essere messe in campo per contrastarli e salvaguardare una dimensione libera e cooperativa nell'universo digitale.
Marijuana. I miti e i fatti
Lynn Zimmer, John P. Morgan
Libro: Libro in brossura
editore: Vallecchi
anno edizione: 2005
pagine: 288
Perché una pianta usata da migliaia di anni e presente nella farmacopea occidentale del XIX secolo continua ad essere il bersaglio preferito dalla repressione proibizionista? A questa imbarazzante questione risponde il puntuale lavoro di Zimmer e Morgan, attraverso una ricca rassegna della letteratura scientifica circa le asserzioni sulla pericolosità della marijuana, e mettendo in luce le scorciatoie dialettiche usate da alcune istituzioni. Il volume è arricchito da un saggio conclusivo di Grazia Zuffa che presenta le più recenti revisioni scientifiche e i rapporti internazionali che, negli ultimi cinque anni, hanno suffragato le tesi di Zimmer, sociologo, e Morgan, professore di farmacologia alla City University di New York.
Peter Whitehead. Cinema, musica, rivoluzione
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2008
pagine: 174
Peter Whitehead è una figura culto del documentario politico e musicale degli anni Sessanta. Ha filmato Allen Ginsberg e Ferlinghetti, Mick Jagger - un amico - e Syd Barrett - un fratello. E poi Nico, una delle sue numerose fidanzate e Mark Rudd, leader dei Weathermen Underground, organizzazione della nuova sinistra radicale americana. Passando per Vanessa Redgrave mentre canta una canzone rivoluzionaria cubana e i concerti psichedelici dei Pink Floyd... L'opera di Peter Whitehead era scomparsa da quando, alla fine degli anni Settanta, questa anomala e straordinaria figura del documentario underground era fuggita dal cinema andando a vivere in Arabia Saudita per allevare falchi. Oggi Peter è tornato alla ribalta, conquistando il pubblico delle giovani generazioni. I suoi film sono infatti materiali preziosi su un periodo ormai leggendario: gli anni Sessanta e la nascita della controcultura. Questo è il primo libro su un cineasta che sta per entrare nella storia del cinema; un libro di critica cinematografica ma anche una biografia che ci aiuta a ripercorrere le vicende politiche e culturali di uno dei periodi più fecondi della nostra storia recente.
Distanza di sicurezza. Cronache del mondo rimosso
Slavoj Zizek
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2008
pagine: 174
I temi più scottanti dell'attualità politica e della discussione pubblica, dalla guerra irachena al neoconservatorismo americano, dai conflitti etnici alla crisi della democrazia e del diritto internazionale, al rapporto irrisolto tra l'Europa dell'Est e quella dell'Ovest, affrontati attraverso gli strumenti della filosofia, della psicoanalisi e dell'antropologia da uno dei più originali e imprevedibili autori cosmopoliti di oggi. In una serie di brevi saggi che commentano a caldo gli eventi politici e culturali, Slavoj Zizek descrive con la sua particolare capacità critica gli aspetti più inquietanti, minacciosi e generalmente rimossi che caratterizzano il presente.
Distanza di sicurezza. Cronache del mondo rimosso
Slavoj Zizek
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2005
pagine: 174
In una serie di brevi saggi che aderiscono agli eventi politici e sociali, Slavoj Zizek descrive gli aspetti più inquietanti e minacciosi che caratterizzano il nostro presente: la paura di cui la politica si serve per alimentare l'intolleranza e l'indiscutibilità del potere, la violenza e l'oscenità che si celano nelle pieghe delle società opulente e che episodi come le torture di Abu Grahib riportano alla luce, infine la ricerca di una impossibile immunità dal contatto con l'Altro, schiacciato sulla figura minacciosa del terrorista-migrante. Slavoj Zizek, sloveno, nato nel 1949, è un filosofo i cui interessi vanno dalla psicoanalisi alla politica.
Cronache dall'impero
Mike Davis
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2004
pagine: 142
Questa raccolta intende documentare antologicamente il lavoro giornalistico di Mike Davis. Nello spazio di poche pagine l'autore schiera e concentra ricostruzioni storiche ed elementi di costume, cronaca politica e inchiesta sociale, cultura popolare e modelli teorici, senza mai mancare di individuare e colpire un preciso bersaglio polemico. Da questi testi, scritti per la maggior parte nel corso degli ultimi due anni, scaturisce una fotografia, nitida e precisa, dello stato di salute, della democrazia americana , delle occasioni mancate e delle sue derive. Ma anche dei conflitti e delle resistenze incontrate dalle politiche neoliberiste e dall'ideologia neoconservatrice che ispira di politica di George W. Bush
Noi siamo i poveri. Lotte comunitarie nel nuovo apartheid
Ashwin Desai
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2003
pagine: 189
Quando nel 1994 Nelson Mandela fu eletto presidente del Sudafrica, fu proclamata la vittoria sulle politiche razziali. Ma la fine dell'apartheid non portò a un reale cambiamento delle condizioni di vita della maggioranza oppressa. Al contrario, le pratiche di segregazione ereditate dal passato si adattarono perfettamente alle istanze di governo del libero mercato e delle istituzioni sovranazionali. I protagonisti di questo libro sono i poveri che abitano i luoghi del nuovo apartheid. Lontani dalla stereotipo della miseria del continente africano, gli abitanti di tali comunità sono gli artefici di un radicale movimento di opposizione che, con inediti linguaggi e forme di resistenza, ha saputo rivendicare con forza migliori condizioni di vita.