Libri di Michela Catalani

Naim Abu Saif è uno scrittore ventiduenne del nord della Striscia di Gaza che si stava formando per diventare giornalista prima del 7 ottobre 2023. La sua vita è segnata da perdite profonde e dolori inimmaginabili. Ha perso la casa, il padre e gran parte della sua famiglia, ritrovandosi sfollato e solo in una zona di guerra. La sua storia rispecchia l’angoscia di innumerevoli famiglie gazesi che sopportano gli orrori del genocidio. Attraverso la scrittura dà voce a chi è stato messo a tacere, facendo luce sulle storie mai raccontate delle famiglie di Gaza. Le sue parole sono una testimonianza di sopravvivenza, perdita e resilienza, nate dalle ceneri di una tragedia inimmaginabile.

Nel cuore della striscia di Gaza, dove la vita è continuamente sospesa tra l’assedio e la distruzione, Il silenzio è resa dà voce a chi rifiuta di essere cancellato. Il giornalista palestinese Asem Al-Jerjawi racconta in prima persona la sua esperienza diretta di sfollato durante il genocidio in corso, intrecciandola con testimonianze di donne, uomini e bambini che ogni giorno lottano per la sopravvivenza. Diviso in tre sezioni ,Il silenzio è resa, Divido un pane in quattro e Quelli che rimangono, il libro è un documento vivo di resistenza, scritto con l’urgenza di chi non può più aspettare che il mondo ascolti. Asem ci porta nei rifugi sovraffollati, tra le tende bagnate, nelle code per un pezzo di pane, e sotto le macerie delle case distrutte. Le sue parole ci costringono a guardare: la fame, la perdita, l’assenza, ma anche l’ostinazione della vita. Il silenzio è resa non è solo una cronaca. È un atto di memoria, un grido politico e umano, un rifiuto del silenzio come complicità. È la prova che, finché qualcuno racconterà, i palestinesi non saranno sconfitti.