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Libri di Roberto Boi

Aspettando Bojangles

Olivier Bourdeaut

Libro: Libro rilegato

editore: BEAT

anno edizione: 2018

pagine: 141

Ogni mattina Georgette si volta verso lo specchio e saluta la nuova Renée, o la nuova Josephine, o la nuova Marylou, per celebrare in vesti nuove un'altra giornata all'insegna del piacere e della fantasia. La vita per lei non è altro, infatti, che un tourbillon di poesia in cui non c'è posto per le tristezze del mondo. Eccola allora ballare con suo marito sempre e ovunque, di giorno e di notte, da soli e in compagnia degli amici, al suono di Mister Bojangles di Nina Simone, una canzone gaia e malinconica allo stesso tempo. Eccola entusiasmarsi per ogni piccola cosa, e trovare incredibilmente divertente l'andare avanti del mondo. Eccola trattare il suo piccolo né da adulto né da bambino, ma come un personaggio da romanzo. Un romanzo che lei ama molto e nel quale s'immerge in ogni momento. L'amour fou regna come non mai nelle pagine di questo libro, autentica rivelazione dell'ultima stagione letteraria francese.
12,00 11,40

Le storie d'amore che hanno cambiato il mondo

Gilbert Sinoué

Libro: Libro rilegato

editore: BEAT

anno edizione: 2018

pagine: 432

È noto che alcuni grandi amori hanno letteralmente determinato il corso della storia in un verso piuttosto che in un altro. Gilbert Sinouè ci offre in queste pagine il suo personale catalogo di tali irresistibili passioni. Dalla storia d'amore tra Dom Pedro e Inés de Castro, che si concluse con una sanguinosa guerra che fu sul punto di devastare il Regno del Portogallo, alla relazione tra Nehru e Lady Mountbatten, che rese possibile la conquista dell'indipendenza dell'India; dall'amore di Lady Hamilton per Nelson, che la spinse a intercedere presso Maria Carolina e a fare in modo che l'ammiraglio non soccombesse con la sua flotta nella baia di Abukir, ai tormenti del cuore di Edith Piaf, che impedirono a Cerdan di affrontare Jake La Motta e di riconquistare il titolo di campione del mondo; dall'amore «maledetto» tra un sedicenne Arthur Rimbaud e uno squattrinato Paul Verlaine alla passione «incosciente» che spinse Edoardo VIII a rinunciare al trono pur di sposare Wallis Simpson, l'amore si mostra in queste pagine come una forza inarrestabile, capace di sovvertire l'ordine del mondo.
9,90 9,41

Il nostro comune nemico. Considerazioni sulla fine dei giorni tranquilli

Il nostro comune nemico. Considerazioni sulla fine dei giorni tranquilli

Jean-Claude Michéa

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2018

pagine: 320

«Corri compagno, il vecchio mondo è dietro di te»: è la parola d'ordine del Maggio '68. Uno slogan che traduce perfettamente l'essenza stessa della sinistra progressista: l'idea che la lotta consista nel lasciarsi sempre alle spalle il vecchio mondo in quanto tale e correre incontro al nuovo. È tuttavia questa la prospettiva propria del socialismo? Abbracciare il mondo nuovo in quanto tale? Il mondo, ad esempio, che la sinistra liberale odierna ha già palesemente fatto suo, quello del riscaldamento globale, di Goldman Sachs e della Silicon Valley? Jean-Claude Michea prova a rispondere a questi interrogativi nelle pagine che seguono composte da scritti e interviste risalenti a periodi differenti. Il primo nume tutelare che alimenta il pensiero di Michea è, naturalmente, Karl Marx, precisamente il Marx del Capitale che svela i meccanismi della società moderna per attrezzare la lotta dei lavoratori non per abbracciare il mondo nuovo, ma esattamente per combatterlo, in quanto mondo che annuncia un'alienazione e una schiavitù senza pari. Tra i numi tutelari di Michea figurano, tra gli altri, anche l'Orwell della common decency, Marcel Mauss con la sua teoria del dono e Guy Debord con la sua critica della società dello spettacolo e della «dissoluzione di tutti i legami sociali». Numi chiamati tutti a sostenere «l'urgenza di tornare al tesoro perduto della critica socialista originaria, perché [...] oggi, al tempo della globalizzazione e del liberismo trionfante, ciò che minaccia di distruggere la natura e l'umanità stessa [...] è innanzitutto il continuo e dissennato perseguimento del tornaconto capitalistico». Il nostro comune nemico, da questo punto di vista, non è affatto, per Michea, il mondo vecchio che, per dirla con l'ironia propria di Orwell, non era fatto soltanto di guerra, nazionalismo e religione, ma anche di professori di greco, poeti e cavalli, ma il nuovo ordine della libertà del profitto, quella libertà che si impone quotidianamente attraverso il discorso retorico dei media e che, come scriveva Debord, si è ormai «costretti ad amare».
18,00

Cachemire rosso

Christiana Moreau

Libro: Libro in brossura

editore: Nord

anno edizione: 2020

pagine: 304

Due donne. Due destini intrecciati come fili rosso cachemire. Nel caleidoscopio di colori del mercato di Ordos, in Cina, ce n'è uno che spicca su tutti. È il rosso, brillante e purissimo, di un maglione di cachemire. Alessandra se ne innamora subito: è quella la perla rara che le permetterà di risollevare le sorti della sua boutique di Firenze. A venderglielo è una ragazza di nome Bolormaa, e lo fa a malincuore. Perché per lei quel maglione è casa. Lo ha infatti realizzato con l'ultima lana del suo allevamento, prima che l'estate troppo torrida e l'inverno eccezionalmente rigido sterminassero il gregge e la costringessero a lasciare la Mongolia. È un incontro fugace, eppure l'immagine di quella signora, libera ed elegante, rimane scolpita nella mente di Bolormaa. A poco a poco, quel ricordo fa maturare in lei il sogno di una nuova vita in Italia. Armata solo del biglietto da visita che Alessandra le ha lasciato, Bolormaa s'imbarca allora in un viaggio rischiosissimo, che la porterà da Pechino a Oulan-Oude, in Mongolia, poi a Mosca lungo la Transiberiana e da lì in Italia, là dove il filo rosso del suo coraggio si ricongiungerà con quello di Alessandra, che ormai sta perdendo la speranza di salvare il suo negozio. E sarà proprio Bolormaa a darle la forza di cambiare un destino che sembra segnato...
16,90 16,06

L'altra riva del Bosforo

L'altra riva del Bosforo

Theresa Révay

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2015

pagine: 362

Un anno infausto il 1918 per Selim Bey e per l'intera Stamboul. Le navi da guerra degli Alleati hanno gettato l'ancora nel Bosforo, e la città freme di sdegno per quell'intrusione. Inglesi, francesi, italiani, persino greci. Un'invasione d'infedeli, l'umiliazione più grande. Certo, gli ottomani hanno perso la guerra e firmato l'armistizio con gli inglesi il 30 ottobre. Il triste spettacolo dei profughi ospitati nei cortili delle moschee - intere famiglie scacciate dal progressivo disfarsi di un Impero in decadenza - è, tuttavia, una ferita ancora aperta nel cuore di Selim e di sua moglie Leyla. A questo si aggiunga la scomparsa, e il ritorno a casa in circostanze ancora peggiori, di Ahmet, il loro piccolo di sette anni. Desideroso di andare a contemplare le corazzate nel porto, Ahmet ha superato il muro di cinta che protegge la loro proprietà e si è immerso nel dedalo della vecchia Stamboul. Dopo lunghe ore di angosciosa attesa, è riapparso in compagnia di un francese, Louis Gardelle, un ufficiale snello, asciutto, con i capelli neri ingrigiti sulle tempie e, alle mani, il tremito tipico dei combattenti con l'anima ammaccata dalle ostilità. Messo in tempo di guerra, Gardelle ha annunciato la buona e la cattiva novella. La buona: la ricomparsa di Ahmet, raccolto dal suo autista davanti al paraurti della sua macchina. La cattiva: la requisizione da parte dei francesi della casa in cui Selim e Leyla hanno vissuto da sempre...
15,90

Aspettando Bojangles

Aspettando Bojangles

Olivier Bourdeaut

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2016

pagine: 180

Immaginate di essere un bambino e di avere un padre che non chiama mai vostra madre con lo stesso nome. Immaginate poi che a vostra madre quest'abitudine non dispiaccia affatto, poiché tutte le mattine, in cucina, tiene lo sguardo fisso e allegro su vostro padre, col naso dentro la tazza di latte oppure col mento tra le mani, in attesa del verdetto; e poi, felice, si volta verso lo specchio salutando la nuova Renée, o la nuova Joséphine, o la nuova Marylou... Se immaginate tutto questo, potete mettere piede nel fantastico universo familiare descritto dal bambino in queste pagine. Un universo in cui a reggere le sorti di tutto e tutti è Renée, Joséphine, Marylou... la madre. Di lei, suo marito dice che da del tu alle stelle, ma in realtà da del voi a tutti, a suo marito, al bambino e alla damigella di Numidia che vive nel loro appartamento, un grosso uccello strambo ed elegante che passeggia oscillando il lungo collo nero, le piume bianche e gli occhi di un rosso violento. Renée, Joséphine, Marylou, o anche, ogni 15 febbraio, Georgette, ama ballare con suo marito sempre e ovunque, di giorno e di notte, da soli e in compagnia degli amici, al suono soprattutto di Mister Bojangles di Nina Simone, una canzone gaia e triste allo stesso tempo.
15,00

La mediocrazia

La mediocrazia

Alain Deneault

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2017

pagine: 224

«Non c'è stata nessuna presa della Bastiglia, niente di paragonabile all'incendio del Reichstag, e l'incrociatore Aurora non ha ancora sparato un solo colpo di cannone. Eppure di fatto l'assalto è avvenuto, ed è stato coronato dal successo: i mediocri hanno preso il potere». Così questo libro annuncia l'oggetto delle sue pagine: la presa del potere dei mediocri e l'instaurazione globale del loro regime, la mediocrazia, in ogni ambito della vita umana. La trattazione che ne segue è una sorta di genealogia di questo evento che, nella prosa accattivante ed errabonda di Deneault, tocca campi differenti - dalla politica (affidata ormai al «centrismo» dei mediocri) all'economia, al sistema dell'educazione, alla stessa vita sociale - offrendo differenti modulazioni di questa forma di potere. Tuttavia, per Deneault, l'avvento della mediocrazia è impensabile senza l'avvento dell'industrializzazione del lavoro - sia manuale che intellettuale - e, in particolare, della sua espressione ultima, quella «Corporate Religion», quella religione d'impresa che pretende, nella nostra epoca, di «unificare tutto» sotto la sua egida. Oggi il termine «mediocrazia» designa standard professionali, protocolli di ricerca, processi di verifica attraverso i quali la religione d'impresa organizza il suo culto, quell'ordine grazie al quale «i mestieri cedono il posto a una serie di funzioni, le pratiche a precise tecniche, la competenza all'esecuzione pura e semplice». È il risultato di un lungo percorso che è cominciato quando il lavoro è diventato "forza-lavoro", un'esecuzione, appunto, in virtù della quale è divenuto possibile «preparare i pasti in una lavorazione a catena senza essere nemmeno capaci di cucinare in casa propria, esporre al telefono ai clienti alcune direttive aziendali senza sapere di cosa si sta parlando, vendere libri e giornali senza neppure sfogliarli». Il risultato è che oggi, nella società delle funzioni "tecniche" ("tecnica" qui designa, naturalmente il suo opposto, l'assenza totale, cioè, di "téchne", di arte e perizia), per lavorare «bisogna saper far funzionare un determinato software, riempire un modulo senza storcere il naso, fare propria con naturalezza l'espressione "alti standard di qualità nella governance di società nel rispetto dei valori di eccellenza" e salutare opportunamente le persone giuste. Non serve altro. Non va fatto nient'altro». E per affacciarsi alla vita pubblica in ogni sua forma (diventare un parlamentare oppure un preside di facoltà universitaria) non occorre altro che occupare «il punto di mezzo, il centro, il momento medio elevato a programma» e abbracciare nozioni feticcio quali «provvedimenti equilibrati», «giusto centro» o «compromesso». Insomma, essere perfettamente, impeccabilmente mediocri.
18,00

La vita danza solo per un istante

La vita danza solo per un istante

Theresa Révay

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2018

pagine: 496

Abissinia, primavera 1936. L’intrepida reporter Alice Clifford, corrispondente per il New York Herald Tribune, è nelle terre dell’Impero d’Etiopia per documentare l’orrore della guerra che infuria da mesi. L’aviazione italiana, con il ricorso alle bombe all’iprite, ha ridotto allo stremo l’esercito del Negus. Il Leone di Giuda è in ginocchio e ormai nessuno può impedire agli italiani di entrare da vincitori ad Addis Abeba. Impulsiva e sfrontata, con i capelli biondi, le labbra carnose e gli occhi di un azzurro limpido, Alice ha scelto quell’esistenza sul filo del rasoio spinta dal desiderio di avventura e dall’urgenza di raccontare la verità ai lettori del New York Herald Tribune. L’infanzia segnata da un grave trauma, ha cercato d’imporre a sé stessa la solitudine quasi come una penitenza, avendo imparato a proprie spese quanto sia pericoloso lasciarsi consumare dagli altri. In Abissinia, tuttavia, quel rigore è destinato a durare poco. Due incontri la rendono consapevole della sua impossibilità di essere padrona di sé fino all’ossessione. Il primo con Karlheinz Winther, corrispondente del Völkischer, organo ufficiale del Partito nazionalsocialista tedesco. Uomo affascinante dal fisico imponente, Winther è oggetto di veri e propri racconti leggendari. Alcuni dicono che, incaricato di far saltare la Transiberiana durante la Grande guerra, sia stato arrestato dai russi e rinchiuso in un campo di prigionia in Siberia, dal quale però sia riuscito a fuggire raggiungendo a piedi la Mongolia in pieno inverno. Altri affermano che dopo un duello con un ufficiale delle SS, marito di una sua amante, sia stato costretto ad allontanarsi da Berlino. Il secondo incontro è con il principe Umberto Ludovici, un diplomatico italiano spedito in Abissinia da Galeazzo Ciano, un uomo con uno sguardo sincero, i modi e i tratti signorili e franchi, e un indomabile desiderio di libertà che ne fa quasi un adolescente smarrito.
18,00

Pactum salis

Pactum salis

Olivier Bourdeaut

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2018

pagine: 256

Sul terrazzino della suite dell’Hermitage di La Baule, Michel sorseggia il suo meritato Bollinger. Sono le prime vacanze che si concede dall’inizio della sua vita professionale, cominciata, quand’era appena diciottenne, presso un’agenzia immobiliare di Rezé affiliata al potente marchio globale Century 21, e prolungatasi per dodici, lunghi anni di intenso, accanito lavoro. Anni che hanno fortunatamente dato i loro frutti. Dopo aver svuotato la bottiglia, a tarda notte Michel decide di sfrecciare per le strade della costa con la sua Porsche nuova di zecca. È l’alba del giorno dopo quando Jean prende la macchina e raggiunge la sua salina a Batz-sur-Mer. Insofferente al ritmo convulso della città, Jean, senza proclami né proselitismo, ha avviato una piccola rivoluzione personale per ritrovare se stesso: ha lasciato Parigi, si è sbarazzato del televisore gettandolo tra i rifiuti, si è liberato della rete rivendendo il computer. Da allora le sue giornate sono segnate da un’unica attività: l’apprendimento del mestiere di salinaio, una professione a metà strada tra l’agricoltura e le arti marinare. Imboccando la strada delle saline, Jean scorge una Porsche rossa posteggiata di fianco al suo cumulo di sale, la portiera spalancata e l’autoradio che trasmette una musica elettronica che in quel luogo, per lui ammantato di fascino ancora medievale, risulta tanto incongrua quanto anacronistica. Lì accanto, steso sul telone che ricopre il sale, un uomo russa senza freno. Puzza di alcol, di sbronza pesante. Ma quel che è peggio è che, prima di crollare, ha urinato sul sale, frutto di settimane di lavoro da parte di Jean, il cui primo impulso è quello di afferrare un badile e regolare i conti con l’insolente... Una settimana dopo, in una fresca giornata d’agosto a Batz-sur-Mer, dopo diciassette giorni di sole infuocato e vento secco, salinai e stagionali si avvicendano alla raccolta con rinnovato buonumore, spingendo con passo rapido e temerario la carriola lungo le strette corsie di fango secco e screpolato. Nei dintorni delle vasche li attende, però, una macabra scoperta: da uno specchio d’acqua spuntano due piedi, nudi e sudici e con le dita spalancate come occhi che hanno visto la morte.
17,00

La mediocrazia

La mediocrazia

Alain Deneault

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2018

pagine: 240

«Non c'è stata nessuna presa della Bastiglia, niente di paragonabile all'incendio del Reichstag, e l'incrociatore Aurora non ha ancora sparato un solo colpo di cannone. Eppure di fatto l'assalto è avvenuto, ed è stato coronato dal successo: i mediocri hanno preso il potere». Così questo libro annuncia l'oggetto delle sue pagine: la presa del potere dei mediocri e l'instaurazione globale del loro regime, la mediocrazia, in ogni ambito della vita umana. Non c'è mediocrazia, per Deneault, senza quella religione d'impresa che governa ogni atto della nostra vita oggi, e grazie alla quale «i mestieri cedono il posto a una serie di funzioni, le pratiche a precise tecniche, la competenza all'esecuzione pura e semplice». È il trionfo della società delle funzioni "tecniche" ("tecnica" qui designa, naturalmente il suo opposto, l'assenza totale, cioè, di téchne, di arte e perizia), in cui per lavorare «bisogna saper far funzionare un determinato software, riempire un modulo senza storcere il naso, fare propria con naturalezza l'espressione "alti standard di qualità nella governance di società nel rispetto dei valori di eccellenza" e salutare opportunamente le persone giuste. Non serve altro. Non va fatto nient'altro». Bisogna, insomma, essere perfettamente, impeccabilmente mediocri.
10,00

Donne di porcellana

Virginie De Clausade, Élodie Hesme

Libro: Libro in brossura

editore: TEA

anno edizione: 2025

pagine: 384

Una piccola Versailles industriale. È così che Clotilde Haviland definisce la fabbrica di porcellane del marito, un esempio di efficienza che a Limoges, nel 1905, arriva a dotarsi di una macchina rivoluzionaria, capace di riprodurre fedelmente qualsiasi disegno, dal più semplice al più elaborato. Durante il discorso inaugurale, Clotilde guarda con orgoglio a quello strumento che rappresenta un progresso anche per gli operai. Davanti a lei, tra le operaie, Anne invece sa che per le donne non cambierà proprio niente. Nessun avanzamento tecnico potrà mai garantire loro salari uguali a quelli degli uomini, né far cessare le occhiate lascive del caporeparto. Eppure non si sarebbe mai immaginata di assistere, qualche giorno dopo, addirittura allo stupro di una ragazzina di appena quattordici anni né di sentirsi dire dalle colleghe che si tratta di una prassi normale, una sorta diius primae noctis del caporeparto. Per mesi, Anne è rimasta nell'ombra, per non rischiare che qualcuno scoprisse il segreto che l'ha condotta a Limoges e che, se rivelato, potrebbe distruggere ciò che ha di più caro. Adesso, però, non può continuare a tacere. È una rabbia incandescente, la sua, la rabbia di chi non si era reso conto di aver raggiunto il limite e che all'improvviso esplode, incontrollata e incontenibile. E si diffonde, come una scintilla gettata nella paglia. In un attimo sono decine, poi centinaia le donne che scelgono di lottare con Anne. Dall'altra parte della barricata, Clotilde è a un bivio: lei che non è nata ricca, e che ha provato sulla propria pelle le difficoltà della condizione femminile, scoprirà che il suo destino è inestricabilmente legato a quello di Anne...
9,00 8,55

Le storie d'amore che hanno cambiato il mondo

Le storie d'amore che hanno cambiato il mondo

Gilbert Sinoué

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2016

pagine: 432

È noto che il "dramma sublime" che si svolge sull'"eterno teatro della storia" (Walt Whitman) non è animato soltanto da nobili ideali e gesta eroiche; spesso è fatto di azioni mediocri, persino ignominiose, così come di menzogne e raggiri, infamie e follie. Non altrettanto noto è il ruolo che giocano nel "dramma della storia" le passioni amorose. L'amore, infatti, non muove soltanto il sole e l'altre stelle, ma anche la storia degli uomini, trascinandola spesso lungo le vie tortuose e cieche della passione o su quelle dritte e linde del sentimento. In questo libro Gilbert Sinoué narra di alcuni grandi amori che hanno letteralmente determinato il corso della storia in un verso piuttosto che in un altro. Dalla passione di Dom Pedro per Inés de Castro, che si concluse con l'assassinio di quest'ultima e una guerra che fu sul punto di devastare il Regno del Portogallo, alla storia d'amore tra Nehru e Lady Mountbatten, che rese possibile la conquista dell'indipendenza dell'India in una maniera molto meno conflittuale del previsto; dall'amore di Lady Hamilton per Nelson, che la spinse a intercedere presso Maria Carolina e a fare in modo che l'ammiraglio non soccombesse con la sua flotta nella baia di Abukir, ai tormenti del cuore di Edith Piaf, che impedirono a Cerdan di affrontare Jake La Motta, Sinoué mostra come tutti i frammenti che compongono l'universo siano uniti tra loro e sia sufficiente "modificarne uno perché tutti quelli a esso collegati risentano di tale cambiamento".
18,00

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