Libri di S. Sini
Roman Jakobson, linguistica e poetica
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2019
pagine: 482
«"E si delineava chiaramente un fronte unico di scienza, arte, letteratura, vita, ricco di nuovi, ancora ignoti valori di futuro". Così nel 1977, conversando con Bengt Jangfeldt, Roman Jakobson racconta i suoi anni studenteschi trascorsi in un'"epoca di cataclismi" da cui sono travolti con gli assetti dell'Europa e del mondo intero tutti i campi della conoscenza. La Bildung esistenziale e scientifica di Roman Jakobson trova in questa humus di tumultuoso scardinamento e propulsiva trasformazione di contenuti e confini dell'episteme la sua attiva e partecipata finalità. Nel corso della sua lunga operosissima vita attraverso il secolo ventesimo, Roman Osipovic non rinuncerà mai ad affiancare al rigore della ricerca specialistica l'esplorazione curiosa degli orizzonti limitrofi nel campo delle scienze e delle arti nel costante perseguimento di un "fronte unico" di intenti dalle radici comuni. Da qui ha preso giovane le mosse e da qui prosegue nella maturità e nella vecchiaia. La riflessione sulla lingua si genera dunque in Jakobson grazie al commercio ravvicinato con l'attività dei poeti e degli artisti suoi contemporanei e alla coinvolta attenzione verso ciò che accade nel campo delle scienze; in tale feconda osmosi tra pratiche e discussioni teoriche attinenti a campi del sapere molteplici i confini tra Geisteswissenschaften e Naturwissenschaften risultano visibili sì ma al contempo elastici e porosi. Si tratta per lo studioso russo non soltanto di una convinta consapevolezza bensì di una scelta di vita, di un habitus a cui egli è rimasto sempre fedele in tutte le tappe della sua vita intellettuale. Tale habitus si traduce nel lungo e paziente lavoro di tessitura di reti di relazioni fra ambienti e persone di origine disciplinare diversa, nella sua partecipazione alacre a iniziative e progetti di ricerca promossi in seno a innumerevoli svariate istituzioni culturali.» (Dalla premessa di Stefania Sini)
Il testo e l'opera. Studi in ricordo di Franco Brioschi
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2016
pagine: 608
Il volume che presentiamo raccoglie i lavori scritti da amici e allievi di Franco Brioschi che hanno voluto ricordarlo a dieci anni dalla sua prematura scomparsa. La ricca varietà di problemi, autori e testi dispiegata nei saggi qui proposti trova nella persona di Brioschi un centro unificante: questi studi testimoniano di molteplici percorsi teorici e pratiche critiche che rendono onore all'ampio orizzonte attraversato dalla sua riflessione sulla letteratura, dal suo insegnamento universitario, dalla sua personalità intellettuale, e ne riconoscono l'imprescindibile lascito. La prima parte del libro, intitolata "Teoria, filologia, filosofia", presenta lavori più inclini alla riflessione di taglio sincronico; la seconda, intitolata "Autori, generi, contesti", è a sua volta organizzata da un criterio diacronico. Naturalmente è difficile stabilire confini netti tra i diversi ambiti, proprio perché il campo è quello eterogeneo, multiplo e dialogicamente polifonico della letteratura, della critica e della teoria.
La conchiglia e altre poesie
Osip Mandel'štam
Libro: Libro in brossura
editore: Via del Vento
anno edizione: 2005
pagine: 32
"Può darsi che non ti sia necessario / notte; dall'abisso dell'universo / come la conchiglia senza perle / sono stato tratto dalla tua riva." È questo l'incipit di "La conchiglia", poesia del 1911, raccolta in questo piccolo volumetto insieme ad altri componimenti del poeta nato nel 1891 a Varsavia da famiglia ebraica e morto il 27 dicembre 1938 in un lagher sovietico presso Vladivostok.