Libri di V. Ragucci

L'esperienza di viaggio rappresenta la traccia, il filo conduttore del libro. Zaino in spalla, spesso lontano dai circuiti turistici, esclusivamente sui mezzi di trasporto locali, cibo africano e sistemazioni spesso spartane, l'autore percorre i centri principali e le regioni più remote, spingendosi verso nord nel Ferlo, all'interno, e a est fino ai confini col Mali e con la Guinea e a sud girovagando per la Casamance, bellissima e selvaggia, ma teatro di una guerra civile. Villaggi rurali, distese di baobab, il fiume Senegal, la foresta rigogliosa, il mare, ma la ragione più intima del viaggio è rappresentata dall'incontro, il bisogno di familiarizzare con i propri simili, conoscerne le passioni, gli ideali, le abitudini. E poi le genti, le tradizioni, le aspettative, il senso di solidarietà e d'amicizia, le realtà animiste e ancestrali, la medicina tradizionale. Un itinerario fisico, ma soprattutto emotivo.

Tre gli attori principali di una storia che si snoda fra bugie e allucinazioni: una giovane amante, un marito e un usuraio. Gianni Hartmann ha una bella moglie e una figlia adolescente, frequenta la parrocchia, ha tanti amici ed è un famoso arredatore. Che cosa gli manca se non un'amante? Una giovane amante dalla pelle dorata. Racconta menzogne alla moglie, al suo datore di lavoro, ai suoi amici. La sua mente crea una realtà fittizia e la sua vita cambia. Complice nella morte della giovane amante incinta, ne resta ossessionato fino al delirio. Abbandona il lavoro, chiede denaro alle banche e soffocato dai debiti si rivolge a un usuraio che con un pretesto lo attira in casa sua. Sarà proprio nella villa a picco sul mare, in un crescendo angosciante, che riaffiorerà tutta la verità sulla morte della sua amante.