Libri di A. Limentani
Les estoires de Venise. Cronaca veneziana in lingua francese dalle origini al 1275
Martino da Canal
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2015
pagine: 440
Introduzione al latino volgare
Veikko Väänänen
Libro
editore: Pàtron
anno edizione: 2007
pagine: 420
I fabliaux. Testo francese a fronte
Rutebeuf
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2007
pagine: 108
Nella ricca e variegata produzione di Rutebeuf, attivo a Parigi tra il 1249 e il 1280 e considerato come una delle più originali personalità poetiche del XIII secolo, spiccano gli attacchi satirici contro i Domenicani e i Francescani, i "poemi della sventura", dove l'ispirazione personale si coniuga con la metafora ludica, e un gruppo di cinque fabliaux, che vengono qui riproposti nella traduzione di Alberto Limentani. Nei personaggi di questi racconti comici dominano la sopraffazione e l'ipocrisia, l'intreccio giocoso è illuminato e deformato da una luce livida e beffarda. Ma da questo corrucciato umor nero, che non si esaurisce nel moralismo e nella sentenziosità, emerge come nel "Testamento dell'asino" e nel "Peto del villano" - un enorme buffoneria, un'acre, eversiva cifra giullaresca, che sembra prefigurare l'avvento di Villon.
L'immagine riflessa. Testo francese a fronte
Jean Renart
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 1998
pagine: 120
Autore di due notevoli romanzi in versi, l'Escoufle ("Il Milvio") e il Roman de la rose o Guillaume de Dole, Jean Renart, vissuto nel nord-est della Francia, si cimentò con il Lai de l'ombre, cioè "dell'immagine riflessa" (scritto fra il 1217 e il 1222), anche con il racconto breve che era stato portato al successo da Maria di Francia. È la storia di un cavaliere che corteggia senza speranza la donna amata, finché la situazione si rovescia nello squisito finale a sorpresa grazie a una galante trovata - quasi una agudeza da poeta barocco - del protagonista; egli riesce infatti a vincere la resistenza dell'amata riottosa donando l'anello che ella aveva rifiutato alla sua immagine riflessa in un pozzo: "A voi - dice, - mia dolce amica! / Poiché la mia signora non lo vuole, / lo prenderete voi, senza contrasto". Dimensione altra, regno dell'immaginario e del sogno, il breve cerchio d'acqua del pozzo è anche un riflesso speculare del racconto, sulla cui in- consistente superficie il reale, dissolvendosi, si trasfigura.

