Libri di A. Valeriani
Un Hussein alla Casa Bianca. Cosa pensa il mondo arabo di Barack Obama
Libro: Libro rilegato
editore: Odoya
anno edizione: 2009
pagine: 176
Che cosa pensano i media arabi di Barack Obama? Quale sarà la politica estera di Obama nei confronti del mondo arabo? La Regione vede oggi l'Iraq e l'Afghanistan sotto "occupazione americana", la Siria e l'Iran sono indicati come obiettivi possibili di nuove incursioni e i palestinesi continuano a essere spogliati del diritto ad avere una nazione da Israele, alleato protetto da Washington. Obama è figlio di un kenyota, ha passato l'infanzia in un paese musulmano, l'Indonesia, e il suo secondo nome è un nome arabo, Hussein. Può il nuovo presidente americano rappresentare l'interlocutore giusto per il Medio Oriente? Di questo gli arabi e i loro media, dai blog ad Al Jazeera si interrogano in questi mesi. Gli autori di "Un Hussein alla Casa Bianca" analizzano i media arabi, raccolgono le opinioni di giornalisti, studiosi, uomini d'affari e persone comuni in Medio Oriente e in Usa, offrendo una prospettiva sui futuri rapporti tra Stati Uniti e mondo arabo.
Media e guerra. Visioni postmoderne
Philip Hammond
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2008
pagine: 180
Enfasi dell'immagine e spettacolo di massa. Perché la fine della guerra fredda ha portato alla narcisistica ricerca di un significato politico negli intervnti umanitari e nella lotta al terrorismo? L'autore indica nella morte della politica, e nel senso di vulnerabilità e rischio che l'accompagnano, le motivazioni che spingono l'Occidente a riversare verso un nemico esterno la ricerca di una nuova coesione interna e di nuovi o perduti valori. In questa crisi di significato, le azioni militari diventano evento mediatico; la propaganda prende il sopravvento sulla strategia, il cinismo dei media fa la sua zoomata sulla capacità dell'uomo di compiere il male e gli aiuti umanitari si trasformano in uno spot. Superamento della modernità e sfida della contemporaneità: come superare il senso di vulnerabilità alimentato dai media e dalla politica, in doloroso affanno nel suo disumano attivismo internazionale.