Libri di Achille Zarlenga
George Nathaniel Curzon. Frontiere
Libro: Libro in brossura
editore: Carabba
anno edizione: 2022
Frontiers, la conferenza del 1907 qui tradotta, venne letta da Curzon davanti la platea dell’All Souls College di Oxford. Innanzi al pubblico oxoniense, l’autore in un certo senso getta i fondamenti e le categorie dell’odierno studio delle frontiere, sviluppando la sua riflessione a partire dal peso che la tematica assume all’interno della vita politica dello Stato inglese. Ciononostante, nel vasto panorama dei border studies, la sua è una delle personalità maggiormente neglette su cui, forse, pesano alcune ipoteche di tipo ideologico. A dispetto delle ombre, tuttavia, la conferenza sulle frontiere si configura come un documento massimamente interessante in quanto getta luce non solo sulle dinamiche operanti allora nei territori di frontiera, ma perché serve anche a rischiarare molte delle attuali situazioni geopolitiche, le cui criticità erano già state evidenziate da Curzon in questo discorso.
Scritti storico-politici
Sergio Cotta
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
pagine: 252
Sergio Cotta (1920-2007) è ampiamente noto, in sede nazionale e internazionale, per essere stato un'autorità nel campo della filosofia del diritto e della politica. Il costante richiamo a opere come "Il diritto nell'esistenza" e "I limiti della politica" ne attestano la significativa, persistente influenza sul dibattito scientifico-culturale. L'attenzione, e la sensibilità di matrice liberale, alla profondità della ricostruzione storica dei temi studiati è stata altrettanto rilevante, in tutta la sua sterminata produzione. Ne danno prova i 16 Scritti che qui vengono riproposti, dopo la pubblicazione di 22 Scritti di filosofia e religione (Rubbettino, 2019): elaborati con un rigore argomentativo e una grande chiarezza espositiva che li rendono accessibili anche a lettori non specialisti, questi testi offrono altresì uno spaccato significativo della fase di grandi cambiamenti che ha interessato, in particolare, la società italiana tra gli anni Sessanta e Novanta del secolo scorso, e non mancano di presentare originali riflessioni critiche, e proposte innovative, su tematiche di carattere istituzionale – l'università, la magistratura, l'assetto dei poteri in una repubblica parlamentare – come sulla dimensione globale assunta dai fenomeni della violenza e della guerra, nella prospettiva di una strutturazione giuridica dei processi di pace.
Il pragmatismo italiano e il suo tempo
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 192
All'interno delle più consolidate tradizioni storiografiche, le figure poliedriche di Mario Calderoni, Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini e Giovanni Vailati – rappresentanti in Italia del pragmatismo nonché “animatori” della rivista fiorentina “Leonardo” (1903-1907) – non sempre hanno ricevuto la dovuta attenzione, sacrificandone così tanto la profondità teorica che l'originalità intellettuale. Sulla base di tale consapevolezza, questo volume – corredato da un'ampia sezione introduttiva dei curatori – si propone di ridiscutere i principali contributi teorici dei quattro “leonardiani”, raccogliendo i saggi dei maggiori studiosi del pragmatismo italiano. Grazie a questa operazione, proprio se valorizzate nelle rispettive differenze, le posizioni di Mario Calderoni, Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini e Giovanni Vailati anticipano sorprendentemente le maggiori correnti filosofiche novecentesche quali l'ermeneutica, l'esistenzialismo, l'empirismo logico e il neopositivismo. Con scritti di: Guido Baggio, Alfonso Maurizio Iacono, Giulio Lucchetta, Giovanni Maddalena, Riccardo Roni, Giovanni Tuzet, Achille Zarlenga, Giovanni Vailati.