Libri di Adriana Beverini
L'Oltre: Eugenio Montale tra filosofia, fisica e religione
Adriana Beverini
Libro: Libro in brossura
editore: Il ramo e la foglia edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 112
Adriana Beverini è una grande appassionata di Eugenio Montale, tanto da dedicargli, fin dal 1996, il noto e prestigioso Premio “Montale Fuori di casa”; dopo essersi avvicinata allo studio delle filosofie orientali e approfondito gli sviluppi della fisica del Novecento, riporta in questo libro, che nulla ha a che vedere con la critica letteraria, sue riflessioni, o forse intuizioni, che nascono dal contestualizzare le poesie del grande poeta ligure, citate nel libro, in un periodo in cui fisici come Einstein, Planck, Born, Bohm, Bohr e altri stavano rivoluzionando concetti quali il vuoto, lo spaziotempo, la realtà stessa, e le loro scoperte cominciavano a essere conosciute da un pubblico sempre più vasto, arrivando a suscitare anche l’interesse di scrittori come Calvino, poeti come Solmi, Landolfi, Hardy e Frost, per citarne solo alcuni. L’autrice prova a mostrare come l’opera di Montale, che in quegli stessi anni era redattore del Corriere della Sera, risulti permeabile alle nuove scoperte che così profondamente stavano incidendo sul concetto stesso di esistenza. Se queste pagine potranno, giustamente, sollevare molti dubbi forse raccoglieranno anche altrettanti consensi.
La Rapallina, ambasciatrice di gusto e bellezza. La Contessa di Castiglione tra Parigi e il suo joli golfe
Adriana Beverini
Libro: Libro in brossura
editore: Giacché Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 160
Emerge da queste pagine la ricca personalità della Contessa di Castiglione, delineata attraverso la ricostruzione dell'ambiente familiare e delle principali vicende della sua vita. Un'esistenza che fu molto legata alla Spezia ed al suo golfo, di cui in diversi scritti esalta il paesaggio incantevole, la felice posizione geografica, la bontà dei frutti del territorio e le specialità gastronomiche come la mesciüa, «la mistura di grano tanto ricercata» che voleva far conoscere agli amici francesi. Dell'amore per quella città, oggi scomparsa, la Rapallina ci lascia ampia testimonianza, attraverso le numerose lettere inedite, indirizzate all'«integro suo fattore», il pittore Agostino Fossati, che l'autrice pubblica e trascrive integralmente per la prima volta in questo libro. Lettere in cui tra l'altro, dopo il definitivo distacco dalla sua «ingrata, ingiusta, amata città», chiede a Fossati di dipingere per lei Spezia «come era prima», per portare a Parigi l'immagine del suo joli golfe in «due o quattro quadri grandi ben fatti e dettagliati dove si veda tutta la Spezia e il golfo che tutti qui mi domandano vedere».