Libri di Adrienne Sharp
La magnifica Esme Wells
Adrienne Sharp
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2019
pagine: 382
L'esistenza di Esme Silver, dodici anni, grandi occhi azzurri ai quali non sfugge nulla e gambe e braccia sottili come matite, si divide tra gli ippodromi di Santa Anita, Del Mar e Hollywood Park al seguito del padre, Ike Silver, un piccolo truffatore ossessionato dal gioco d'azzardo, e i teatri di posa della Warner Brothers e della MGM con sua madre, Dina Wells, soubrette di incredibile bellezza. Entrambi i genitori hanno tentato di fare fortuna nella Hollywood degli anni Trenta, tra gangster fuggiaschi e magnati del cinema. Ma le cose non sono andate nel verso giusto. L'occasione della vita, per Ike, arriva grazie all'incontro con Benny Siegel, affascinante seduttore e spietato fuorilegge. Nell'autunno del 1945, a bordo della piccola coupé cabrio rossa di Mr Siegel, Esme e Ike raggiungono per la prima volta Las Vegas, all'epoca nient'altro che una minuscola oasi, un modesto reticolo di strade circondato dal nulla. È qui, tra acri di terra brulla e i resti di un vecchio motel, che il visionario Benny concepiscé l'idea di costruire il Flamingo Club e l'albergo omonimo. La guerra è finita, il VJ Day, il giorno della vittoria contro il Giappone, è stato un tripudio di bandiere e automobili che sfrecciavano strombazzando lungo le strade di Los Angeles. La gente è in cerca di lusso, divertimento e avventura. Con il Flamingo, Mr Siegel non vuole costruire semplicemente un casinò, ma appunto un tempio del lusso. Dunque, niente pavimenti ricoperti di segatura e slot machine in stile Far West, niente soubrette con sombrero e fazzoletti, niente danze indiane o tiri al lazo, ma personale con lo smoking e seducenti ragazze con piume, scarpe rosa con il tacco alto e gioielli di vetro. Esme, che ha ereditato dalla madre talento e bellezza, ha iniziato da qualche tempo a prendere lezioni di tip tap e danza classica. Un giorno, però, su quel fazzoletto di terra sabbiosa dove sorgeranno il Flamingo e un'infinità di locali, Esme Wells sarà esattamente ciò che Mr Siegel e gli uomini della nuova Las Vegas desidereranno. Impeccabile affresco della città del divertimento durante gli anni Quaranta, l'epoca d'oro in cui la corsa al lusso e al successo rendeva indistinguibili gangster e magnati del cinema, "La magnifica Esme Wells" ritrae le promesse e le disillusioni del sogno americano e di coloro che l'incarnarono nella straordinaria varietà delle loro esistenze.
La ballerina dello zar
Adrienne Sharp
Libro: Libro rilegato
editore: BEAT
anno edizione: 2016
pagine: 272
È il 23 marzo 1890 a San Pietroburgo e, nell'ampio corridoio del teatro Mariinskij, è in corso una delle sfilate più emozionanti che sia dato vedere nella splendida città affacciata sul golfo di Finlandia. La famiglia reale è accorsa al gran completo per il saggio finale delle giovani allieve del corpo di ballo. Gli zar Romanov sono i finanziatori di buona parte dei Teatri imperiali e non mancano mai alle occasioni in cui è possibile scorgere le prime esibizioni delle future étoiles. Lungo il corridoio, l'imperatore Alessandro III avanza a grandi passi, seguito dall'imperatrice gracile e minuta. Più indietro ancora lo zarevic Nicola, detto Niki, un fauno, piccolo, esile nella sua uniforme, le guance morbide e graziose, i lineamenti fini. Raggiunta la tavola allestita per la sobria cena della scuola, l'imperatore fa sedere alla sua sinistra Nicola e, accanto a lui, la ragazza che più di tutte promette di essere una stella del Mariinskij: Mathilde Kschessinska, la figlia più giovane del grande Felix Kschessinsky, che ha danzato per i Romanov per quasi quarant'anni. L'intento di Alessandro III è palese: fare in modo che il figlio renda onore a una lunga tradizione che vuole imperatori, granduchi, conti e ufficiali scegliere le loro amanti tra le ballerine di danza classica. Per Mathilde Kschessinska è l'occasione di puntare dritta al cielo, un premio inaspettato al suo talento.
La ballerina dello zar
Adrienne Sharp
Libro: Copertina morbida
editore: BEAT
anno edizione: 2021
pagine: 414
La Storia narra che Mathilde Kschessinska, figlia del grande Felix Kschessinsky, ballerino che danzò per i Romanov per quasi quarant'anni, divenne, appena diciassettenne, l'amante dello zarevich Niki Romanov. Basato sulle vicende reali dell'ultima grande danzatrice dei Teatri imperiali russi, La ballerina dello zar è uno di quei rari libri che, attraverso lo sguardo di una donna che si ritrova suo malgrado a vivere alcuni dei più tragici eventi della Storia - la rivoluzione d'Ottobre, l'abdicazione dello zar, la prigionia di Nicola II insieme con Aleksej, il figlio legittimo, la drammatica fuga dalla Russia - narra di un mondo che si avvia ignaro verso la sua fine. Adrienne Sharp riporta alla luce la vita dell'élite di San Pietroburgo - gli splendidi abiti bianchi delle donne, i ministri della corte in frac e tuba, le corse folli e selvagge in troica dell'aristocrazia per le vie della città - un attimo prima in cui tutto si muta in polverosa reliquia. Basato sulla storia vera di Mathilde Kschessinska, ultima grande danzatrice dei Teatri imperiali russi, "La ballerina dello zar" è l'affresco storico di un mondo che non esiste più.
La ballerina dello zar
Adrienne Sharp
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2013
pagine: 416
È il 23 marzo 1890 a San Pietroburgo e, nell'ampio corridoio del teatro Mariinskij, è in corso una delle sfilate più emozionanti che sia dato vedere nella splendida città affacciata sul golfo di Finlandia. La famiglia reale è accorsa al gran completo per il saggio finale delle giovani allieve del corpo di ballo. Gli zar Romanov sono i finanziatori di buona parte dei Teatri imperiali e non mancano mai alle occasioni in cui è possibile scorgere le prime esibizioni delle future étoiles. Lungo il corridoio, l'imperatore Alessandro III avanza a grandi passi, seguito dall'imperatrice gracile e minuta. Più indietro ancora lo zarevic Nicola, detto Niki, un fauno, piccolo, esile nella sua uniforme, le guance morbide e graziose, i lineamenti fini. Raggiunta la tavola allestita per la sobria cena della scuola, l'imperatore fa sedere alla sua sinistra Nicola e, accanto a lui, la ragazza che più di tutte promette di essere una stella del Mariinskij: Mathilde Kschessinska, la figlia più giovane del grande Felix Kschessinsky, che ha danzato per i Romanov per quasi quarant'anni. L'intento di Alessandro III è palese: fare in modo che il figlio renda onore a una lunga tradizione che vuole imperatori, granduchi, conti e ufficiali scegliere le loro amanti tra le ballerine di danza classica. Per Mathilde Kschessinska è l'occasione di puntare dritta al cielo, un premio inaspettato al suo talento.
La ballerina dello zar
Adrienne Sharp
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2010
pagine: 413
È il 23 marzo 1890 a San Pietroburgo e, nell'ampio corridoio del teatro Mariinskij, è in corso una delle sfilate più emozionanti che sia dato vedere nella splendida città affacciata sul golfo di Finlandia. La famiglia reale è accorsa al gran completo per il saggio finale delle giovani allieve del corpo di ballo. Gli zar Romanov sono i finanziatori di buona parte dei Teatri imperiali e non mancano mai alle occasioni in cui è possibile scorgere le prime esibizioni delle future étoiles. Lungo il corridoio, l'imperatore Alessandro III avanza a grandi passi, seguito dall'imperatrice gracile e minuta. Più indietro ancora lo zarevic Nicola, detto Niki, un fauno, piccolo, esile nella sua uniforme, le guance morbide e graziose, i lineamenti fini. Raggiunta la tavola allestita per la sobria cena della scuola, l'imperatore fa sedere alla sua sinistra Nicola e, accanto a lui, la ragazza che più di tutte promette di essere una stella del Mariinskij: Mathilde Kschessinska, la figlia più giovane del grande Felix Kschessinsky, che ha danzato per i Romanov per quasi quarant'anni. L'intento di Alessandro III è palese: fare in modo che il figlio renda onore a una lunga tradizione che vuole imperatori, granduchi, conti e ufficiali scegliere le loro amanti tra le ballerine di danza classica. Per Mathilde Kschessinska è l'occasione di puntare dritta al cielo, un premio inaspettato al suo talento.