Libri di Aldo Cucchi
Il mito di Stalin nell'Europa orientale
Aldo Cucchi
Libro
editore: Il Canneto Editore
anno edizione: 2014
pagine: 80
Per la prima volta vengono raccolti ed editi in un unico volume gli articoli che uscirono nel '61 su "Il Resto del Carlino" con la firma di Aldo Cucchi. Questi scritti costituiscono testimonianza eccezionale della vita nei Paesi del "socialismo reale", dove il culto della persona di Stalin trionfava oltre la miseria e la censura. Cucchi, il comunista ribelle allo stalinismo già dal 1951, spina nel fianco della sinistra italiana filosovietica, non risparmia i particolari di quanto visto e udito nei suoi viaggi in Russia, Polonia e Cecoslovacchia, con il "coraggio freddo" che gli costò, insieme all'amico Magnani, la scomunica dal PCI. La celebre condanna di Togliatti, "pidocchi nella criniera di un nobile cavallo da corsa", cade in tempi infarciti di fanatismo e non ancora maturi per la svolta del 1956, quando l'acutezza politica e la lungimiranza che emergono da queste pagine divennero chiare a tutti.
Una delegazione italiana in Russia
Aldo Cucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2012
pagine: 147
Nel 1951 Aldo Cucchi e Valdo Magnani, ex partigiani, dirigenti di spicco e deputati del Pci si dimisero dal partito. Contro i due scese in campo Palmiro Togliatti: a scatenare la sua ira era stata la crisi di coscienza dei due dirigenti nei confronti del modello socialista sovietico. Aldo Cucchi, dopo un viaggio in Unione Sovietica, raccolse le sue riflessioni e i suoi appunti sotto il titolo Una delegazione italiana in Russia, pubblicato prima a puntate su alcuni giornali e poi uscito in volume nel 1952. Questo libro, un vero e proprio j'accuse contro gli eccessi del comunismo sovietico, rappresenta un importante documento storico che non solo testimonia il complesso travaglio politico tra le fila comuniste ma è anche una piccola gemma letteraria che racconta le vere condizioni di vita della popolazione russa, illustra con maestria il conformismo culturale, il controllo poliziesco e l'effettiva arretratezza economica e tecnologica nelle quali versava la patria del socialismo reale.