Libri di Alessandra Racca
Nostra signora dei calzini
Alessandra Racca
Libro: Copertina morbida
editore: Neo Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 300
Nostra signora dei calzini ritorna in una versione "deluxe", l'esordio della poetessa più pop del nuovo millennio si confronta con l'adesso, muovendosi tra le pieghe del quotidiano, come fosse un cassetto di calzini spaiati in cui frugare. Poesie in cui si cerca la misura di quel che si è, tentando di mettere ordine tra le cose di sempre, celebrando lo slancio vitale, ora timido, ora sfacciato, talvolta maldestro, da sorriderci su. È un canto quello della Signora dei calzini, e dice di andare, anche senza scarpe, anche coi calzini bucati, e se si è scalzi tanto meglio. C'è un sole abbagliante lì fuori, vanno aperti gli armadi, le porte, le finestre, per far uscire l'aria vecchia e far entrare la vita che sfugge agli occhi.
L'amore non si cura con la citrosodina
Alessandra Racca
Libro: Copertina morbida
editore: Neo Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 128
C'è sempre il rischio di fare un'indigestione: d'amore, certo, ma soprattutto di vita. E c'è il rischio che il tutto si piazzi proprio lì, a metà tra il cuore e lo stomaco, e non va via. Che poi ci si mette il tempo, la routine di tutti i giorni, i ricordi, le scelte fatte; i mille ripensamenti, le altrettante illuminazioni. Sembrano cose così, piccoli accenti di tante giornate, che a metterli insieme non esce una frase. Oppure, tra le mani di Alessandra Racca, la poesia più inaspettata, divertita, intelligente. Una sensibilità squisitamente femminile per digerire la vita, e anche un po' l'amore. Poesie per chi non ha voglia di restare a digiuno.
Io, Alice e il buio buio
Alessandra Racca
Libro: Copertina rigida
editore: Emme Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 40
La curiosità di due bambini alla scoperta del buio, tra poesia e leggerezza. Un libro per chi ama il buio ma anche per chi preferisce la luce, un libro per tutti. Età di lettura: da 6 anni.
Di pancia (e altri organi vitali)
Alessandra Racca
Libro: Libro in brossura
editore: Interno Poesia Editore
anno edizione: 2024
pagine: 104
Il viaggio intimo e universale della nascita, della maternità, è affrontato in questa nuova opera di Alessandra Racca con delicatezza e ironia, andando a sondare tutti i dubbi e le domande, le gioie e le paure, la forza e le fragilità, che un evento di questo tipo porta con sé. L’autrice, con il suo sguardo acceso sui dettagli del quotidiano, intraprende il dialogo interiore tra un prima e un dopo, con sé stessa e con un figlio immaginato, e poi con il figlio vero e proprio nei suoi primi mesi e anni di vita. "Di pancia (e altri organi vitali)" è un’investigazione sul senso di essere madre (o di non esserlo), una raccolta sull’attesa, i cambiamenti, il sentirsi inadatti, l’amore, il pensarsi e riconoscersi famiglia nel nostro tempo. È un’opera che riesce ad andare in profondità dentro queste tematiche complesse con leggerezza, ma è anche un libro sul corpo che cambia, che genera, che ci parla, un canto per la vita, nella vita.
Consigli di volo per bipedi pesanti
Alessandra Racca
Libro: Copertina morbida
editore: Neo Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 149
Un inno alla leggerezza. E non a quella che fa rima con frivolezza, ma un invito a sgravarsi, a liberarsi dei troppi pesi che ci mettiamo addosso. Perché di insostenibile c'è soltanto l'affanno per voler essere diversi da ciò che si è. Poesie che hanno la forza di un'esortazione e sono agili come canzoni pop. Parlano dell'accettarsi, nel bene e (soprattutto) nel male. Dell'avere dubbi e sbagliare, nella vita come in amore. Questo libro è un elogio dell'imperfezione, dell'errore, dello sbaglio, parole per esseri imperfetti perché vivi. E dell'equivoco, dell'errore, dell'approssimazione, ci si veste con fierezza. Alessandra Racca si dimagrisce il passo per essere leggera al mondo e poggiarci sopra, camminando, l'essenziale: la luminosa trasparenza dell'imperfezione.
Poesie antirughe
Alessandra Racca
Libro: Libro rilegato
editore: Neo Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 132
Sorridere è un esercizio del viso e dello spirito, minimo e, in entrambi i casi, salutare e cosmetico. Farlo di giorni inventati; di amori che, come cani, riportano piccioni raccolti per strada; di calzini appaiati, smarriti se lasciati da soli; di abiti che se interrogati, rispondono; di una nonna che fa la rana e di una vagina che si dà nomi. Farlo sull'amore, sulla parola futuro, sulla fine del mondo. Un mondo con meno rughe che, a ben vedere, è lo stesso che abitiamo. Poesia divertita, incantata, agguerrita, femminile, pop, che fa compagnia come le piccole verità.
Nostra signora dei calzini
Alessandra Racca
Libro: Copertina morbida
editore: SEEd
anno edizione: 2009
pagine: 128
"Ecco come è successo il fattaccio: prima sono andata al mercato e ho comperato le calze. Poi ho scritto una poesia in cui io e la signora che vende i calzini discutevamo del perché i calzini si perdono. Poi le persone hanno iniziato a chiamarmi la Signora dei calzini. È stato allora, in quanto Signora dei calzini, che ho scritto altre poesie. Poesie che raccontano di cose come i calzini: cose che si perdono o che si ritrovano. Cose come oggetti, pensieri e anche altre cianfrusaglie, soprattutto amorose. Le mie poesie c'entrano con le calze perché secondo me hanno i piedi per terra. Però mica sempre: quando leggo le poesie in pubblico, appendo vestiti, oggetti e cianfrusaglie ad un filo, molletta dopo molletta. Mi piace, in effetti molto, anche ciò che sta sospeso in aria. Come i calzini stesi, appunto. Perciò si ritorna sempre ai calzini. Il che vuol dire, che in qualche strano modo, il discorso fila".
Nostra signora dei calzini
Alessandra Racca
Libro: Copertina morbida
editore: SEEd
anno edizione: 2008
pagine: 128
"Ecco come è successo il fattaccio: prima sono andata al mercato e ho comperato le calze. Poi ho scritto una poesia in cui io e la signora che vende i calzini discutevamo del perché i calzini si perdono. Poi le persone hanno iniziato a chiamarmi la Signora dei calzini. È stato allora, in quanto Signora dei calzini, che ho scritto altre poesie. Poesie che raccontano di cose come i calzini: cose che si perdono o che si ritrovano. Cose come oggetti, pensieri e anche altre cianfrusaglie, soprattutto amorose. Le mie poesie c'entrano con le calze perché secondo me hanno i piedi per terra. Però mica sempre: quando leggo le poesie in pubblico, appendo vestiti, oggetti e cianfrusaglie ad un filo, molletta dopo molletta. Mi piace, in effetti molto, anche ciò che sta sospeso in aria. Come i calzini stesi, appunto. Perciò si ritorna sempre ai calzini. Il che vuol dire, che in qualche strano modo, il discorso fila".