Libri di Alice Mado Proverbio
Neuroscienze cognitive della musica. Il cervello musicale tra arte e scienza
Alice Mado Proverbio
Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2019
pagine: 224
La predisposizione alla musica è codificata geneticamente? Quanto conta la pratica per lo sviluppo delle abilità musicali? È possibile imparare a suonare o cantare in età avanzata? Qual è il segreto per non «steccare»? Perché si avverte l’impulso di muoversi a ritmo ascoltando un brano musicale? Perché una melodia in tonalità minore sembra triste? La percezione della dissonanza è culturale o innata? Quando un musicista improvvisa, cosa accade nel suo cervello? Neuroscienze cognitive della musica esamina i diversi processi che si attivano, da un lato, durante l’esecuzione e la composizione musicale e, dall’altro, durante l’ascolto, mettendo in luce i principi del godimento estetico della musica. Tra i temi approfonditi: gli effetti della musica su mente e cervello, le basi neurali dell’immaginazione musicale, il ruolo dei processi automatici e controllati nell’apprendimento della musica, l’importanza della memoria procedurale per la prestazione musicale, la lettura «a prima vista» dello spartito, gli effetti terapeutici del canto e della pratica musicale nella riabilitazione motoria e per il trattamento delle malattie neurodegenerative. È un testo per studiosi di neuroscienze, educatori e musicoterapeuti, musicisti e studiosi di musica. L’autrice segue lo sviluppo della mente musicale nell’arco della vita dell’essere umano, dal grembo materno fino all’età senile. Attraverso studi sperimentali provenienti dai laboratori di tutto il mondo vengono sfatati miti e spiegati fenomeni: espressioni quali «avere orecchio», «buttare l’occhio», «la memoria della mano» trovano qui un’adeguata spiegazione scientifica. Due le sezioni particolarmente innovative: una relativa al ruolo dei neuroni specchio audiovisuomotori nell’apprendimento della musica, nell’affinamento dell’abilità esecutiva, nella capacità di coordinarsi con i cointerpreti e cogliere le intenzioni espressive del direttore d’orchestra; l’altra riservata alla neuroestetica, disciplina che descrive i meccanismi neurali dell’esperienza estetica musicale, offrendo una spiegazione scientifica a come la musica sia in grado di modificare lo stato d’animo dell’ascoltatore e indurre emozioni specifiche, tanto da essere utilizzata a fini espressivi e narrativi in altri ambiti artistici quali, ad esempio, il cinema: alla neuroestetica della musica da film è dedicato appunto l’ultimo capitolo del libro.
Neuroscienze e differenze sessuali
Alice Mado Proverbio
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 140
Quale effetto hanno i cromosomi sessuali sul cervello? Il nostro patrimonio genetico influenza il comportamento? È vero che le femmine e i maschi non differiscono affatto per intelligenza e abilità di calcolo? E per soglia del dolore? I farmaci hanno lo stesso effetto nei due sessi? E qual è la struttura cerebrale più direttamente responsabile delle nostre preferenze sessuali? Per rispondere a queste e altre domande, il volume, nel solco della medicina di genere, descrive con semplicità le caratteristiche neurobiologiche del cervello maschile e femminile e sfata al contempo i pregiudizi misogini e l'idea secondo cui il genere sia fluido e slegato dalla biologia, pur riconoscendo la naturalità dei generi non binari (LGTBQ+). Un viaggio affascinante in cui si dipanano le funzioni della mente umana esaminando il ruolo che geni e cultura hanno nel trasformarci in chi siamo.
Percezione e creazione musicale. Fondamenti biologici e basi emotive
Alice Mado Proverbio
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Zanichelli
anno edizione: 2022
pagine: 224
Percezione e creazione musicale prende in esame il ruolo dei due emisferi cerebrali nell’elaborazione dell’armonia, del timbro, del ritmo e della sintassi musicale; descrive le basi neurali e gli aspetti psicologici dell’immaginazione uditiva e indaga i processi sinestesici nella percezione della musica. Affronta inoltre ulteriori temi di interesse per la didattica della musica e dell’ideazione creativa nella composizione, basandosi sulla più recente letteratura neuroscientifica. Una sezione del libro tratta l’utilizzo della musicoterapia in numerose patologie di carattere psichiatrico e neurologico, come pure della distonia focale (una malattia professionale che può colpire chi suona uno strumento), con riferimento ad alcuni possibili rimedi per prevenirla e curarla. Ampio spazio è dedicato poi alla neuroestetica, alla semiotica della musica e a come la musica sia in grado di trasmettere emozioni. Perché ci piace ascoltare musica triste? Qual è il rapporto tra l’interprete e il suo pubblico? Quattro interviste a celebri interpreti del nostro tempo rivelano il vissuto psicologico dell’artista durante l’atto interpretativo. E ancora: perché la musica riesce a farci addormentare? Come cambiano il sonno e i sogni se ascoltiamo musica? Si può trasformare il pensiero, o addirittura lo stato d’animo, in note musicali? Si può suonare “senza mani”? Scopriremo come mai associamo i colori a determinati suoni, perché si può suonare il violino interamente con l’emisfero destro, per quale motivo chi preferisce ascoltare musica triste avrebbe tratti più empatici e compassionevoli, e che il nostro tempo musicale preferito (cioè il ritmo della musica) dipende da come camminiamo. Nella parte finale sono delineate le caratteristiche mentali e psicologiche del genio creativo. Con l’ausilio delle moderne tecniche di indagine neuroscientifica, e il supporto delle cartelle cliniche originali, vengono ripercorse le parabole esistenziali di 17 grandi compositori e virtuosi della storia della musica da un punto di vista neuropatologico: una panoramica che va dall’irascibilità di Beethoven ai deliri di Schumann, dall’emisfero destro di Ravel al glioma di Gershwin, e giunge a proporre una riflessione sulla relazione tra genio musicale e follia.
Neuroscienze cognitive
Michael S. Gazzaniga, Richard B. Ivry, George R. Mangun
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Zanichelli
anno edizione: 2021
pagine: 736
Una delle sfide fondamentali che un testo di neuroscienze cognitive deve affrontare è determinare i propri principi distintivi rispetto alla psicologia fisiologica, alle neuroscienze, alla psicologia cognitiva e alla neuropsicologia, discipline con cui le neuroscienze cognitive si intersecano e delle quali sintetizzano gli approcci disciplinari. Esse hanno inoltre rapporti stretti con discipline che si collocano al di fuori del dibattito mente-cervello, come la scienza dei sistemi e la fisica, ed è importante stabilire la natura del contributo che anche queste ultime possono dare. La terza edizione italiana di Neuroscienze cognitive ha raccolto questa sfida puntando a cogliere l’equilibrio tra le teorie psicologiche, con focus sulla mente, e le evidenze neuropsicologiche e neuroscientifiche sul cervello, che supportano tali teorie. Quest’opera non sposa, quindi, un approccio puramente cognitivo o neuropsicologico, ma sottolinea invece temi su cui c’è una convergenza di prove che provengono dai due ambiti, un aspetto cruciale per qualsiasi scienza e in particolare per gli studi sulle funzioni mentali superiori. Per illustrare i punti essenziali della disciplina e acquisire gli strumenti per comprendere l’architettura della cognizione, gli autori fanno ampio ricorso ai casi clinici, preferendo questo approccio didattico a una descrizione esaustiva dei disturbi cerebrali: tra i loro obiettivi c’è infatti quello di indurre chi studia a porsi le stesse domande che potrebbe farsi chi fa ricerca in questo campo, oltre che a concretizzare la formazione del proprio spirito critico. Ogni paragrafo è costruito sulla base delle informazioni e delle opinioni teoriche più attuali, supportate da evidenze tecnologiche d’avanguardia. I rapporti tra mente e cervello sono indagati utilizzando un’ampia gamma di tecniche, come l’imaging cerebrale funzionale e strutturale, la registrazione neurofisiologica negli animali, la registrazione di EEG e MEG negli esseri umani, i metodi di stimolazione cerebrale e l’osservazione di sindromi cliniche che derivano da danno cerebrale. Di queste tecniche si evidenziano punti di forza e punti di debolezza, per sottolineare l’importanza di utilizzarle in modo complementare. Infine, sono forniti anche esempi di ricerche che si avvalgono di tecniche computazionali.
Neuroscienze cognitive
Michael S. Gazzaniga, Richard B. Ivry, George R. Mangun
Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2015
pagine: 704
I primi libri di testo dedicati alle neuroscienze cognitive puntavano a determinare i principi fondanti che distinguono questa nuova area di ricerca dalla psicologia fisiologica, dalle neuroscienze, dalla psicologia cognitiva e dalla neuropsicologia. Oggi è assodato che le neuroscienze cognitive intersecano tutte queste discipline, sintetizzandole. In questa edizione, gli autori hanno mantenuto l'equilibrio tra la descrizione della teoria psicologica, focalizzata sulla mente, e le evidenze neuropsicologiche e neuroscientifiche legate al cervello. Le relazioni tra mente e cervello vengono approfondite con un'ampia varietà di tecniche, quali le neuroimmagini funzionali e strutturali, le registrazioni elettrofisiologiche negli animali, le registrazioni dell'EEG e della MEG negli esseri umani, i metodi di stimolazione cerebrale e l'analisi delle sindromi derivanti da lesioni cerebrali. Di ogni tecnica si sottolineano punti di forza e debolezze, per dimostrare in che modo possano essere utilizzate in maniera complementare. I casi clinici servono a illustrare le osservazioni chiave per comprendere l'architettura della cognizione, più che a presentare la sintomatologia completa di un disturbo cerebrale. Gli studenti vengono avviati alla ricerca imparando a individuare quali domande porre, quali strumenti e quali progetti sperimentali scegliere per rispondere a tali domande, come valutare e interpretare i risultati dei propri esperimenti.