Libri di Ananda Kentish Coomaraswamy
Il grande brivido. Saggi di simbolica e arte
Ananda Kentish Coomaraswamy
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1987
pagine: 576
Induismo e buddhismo
Ananda Kentish Coomaraswamy
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2019
pagine: 115
In "Induismo e buddhismo" Ananda K. Coomaraswamy esamina gli insegnamenti originari e la sostanza della concezione filosofica di queste due grandi religioni, di cui traccia la storia riferendosi ai loro miti, alle loro tradizioni rituali, alle rispettive dottrine e scritture sacre. In tal modo egli intende mostrare come induismo e buddhismo esprimano verità universali "che nessun popolo e nessuna epoca possono rivendicare come esclusivamente proprie". E sebbene Induismo e buddhismo sia suddiviso in due parti, incentrate sull'analisi delle rispettive religioni, Coomaraswamy afferma con forza l'identità dei loro concetti essenziali.
La tenebra divina. Saggi di metafisica
Ananda Kentish Coomaraswamy
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2017
pagine: 512
Questo secondo volume di saggi, che appare dopo "II grande brivido", raduna scritti che rappresentano il vertice del pensiero metafisico di Coomaraswamy nel suo periodo più intenso e fecondo. Grazie all'incontro folgorante con le opere di Guénon, Coomaraswamy scopre la Filosofia Perenne quale Verità unica e immutabile in cui si radicano tutte le tradizioni sacre ortodosse dell'umanità - dall'induismo al cristianesimo, dal neoplatonismo all'islam -, «dialetti di un unico linguaggio spirituale» che conducono a una sola Realtà: quello Spirito eterno e immanente che, secondo quanto afferma il Vedanta, conosce, agisce, trasmigra. Il compito della metafisica è eminentemente pratico, e la ricerca si conclude soltanto quando il ricercatore stesso sia divenuto l'oggetto della sua ricerca.
Deux études sur la Katha Upanishad
Ananda Kentish Coomaraswamy
Libro: Libro in brossura
editore: Arché
anno edizione: 2014
pagine: 144
La danza di Siva
Ananda Kentish Coomaraswamy
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2011
pagine: 257
Chi si accosta alla cultura indiana non può che essere subito assalito da interrogativi: a quali canoni artistici obbediscono le immagini, che paiono di proposito così poco naturalistiche? Come mai, quasi sempre, non si sa nulla della biografia degli autori di opere d'arte e componimenti letterari? Quali sono le basi di una musica così rigorosamente improvvisata? Su quali presupposti si fonda l'assetto, scandalosamente non egualitario, del sistema delle caste? Perché la donna è così sottomessa e al tempo stesso così celebrata? Come possono convivere l'uso dei matrimoni combinati e l'esaltazione dell'amore? E ancora: come possono stare fianco a fianco aspetti ascetici e altri di prorompente sensualità? Nella raccolta di saggi che qui presentiamo Coomaraswamy risponde a ciascuna di queste domande, delineando un mondo remoto in cui l'artista non si propone di esprimere se stesso né ambisce all'originalità, e in cui l'organizzazione sociale non mira a soddisfare le pulsioni di ciascuno, a incoraggiare la competizione e massimizzare il profitto economico: un mondo dove la perfezione consiste nel trascendere se stessi, nel superamento dell'io, nell'abbandono dei desideri, sicché lo svolgimento impeccabile della propria funzione all'interno della società diventa occasione di esercizio spirituale, e l'arte e l'amore mezzi per attingere quella realtà divina da cui sgorgano ogni bene e ogni bellezza - e che è accessibile solo dimenticando se stessi.