Libri di Anna Trocchi
Scorze
Georges Didi-Huberman
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2014
pagine: 74
Al centro di questo "racconto fotografico" di Georges Didi-Huberman c'è il lavoro dello sguardo, sollecitato e messo alla prova proprio dove sembrerebbe non esserci più niente da vedere e nessuna immagine ancora disponibile a significare: il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, in cui la tragedia della storia pare aver annientato, oltre ai segni di vita, anche le parole per raccontare. Quello che è visibile è oggi ridotto a un "museo della memoria" pronto all'uso - con i suoi "allestimenti", apparati didascalici, ricostruzioni, segnaletiche che accerchiano lo sguardo. Eppure, scavando come un archeologo alla ricerca di tracce sparse e accidentali, l'autore scopre, attraverso e dentro le immagini che ha scattato, come la superficie parli del fondo. Le scorze di una betulla di Birkenau o il pavimento spaccato di una baracca sono "residui" o fenditure nella materia del presente che mettono a nudo pezzi di memoria, frammenti che ancora ci interpellano: segni fragili e tenaci come interrogazioni, come "le lettere di una scrittura che precede ogni alfabeto".
Scorze
Georges Didi-Huberman
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2024
pagine: 84
"Scorze" è il racconto di una visita al campo di sterminio di Birkenau fatta nel 2011 da Georges Didi-Huberman, filosofo e storico dell’arte. Attraverso fotografie e pensieri ispirati dall’osservazione di un luogo ormai ridotto a museo, l’autore scopre le tracce sotterranee di ciò che il tempo sembra a prima vista aver addomesticato. Come sempre nei suoi libri, Didi-Huberman compie un’investigazione di segni: le cortecce di una betulla, un uccello, il pavimento di un crematorio, il cartello sbiadito di un teschio lo conducono oltre ciò che è visibile ed esposto: sono interrogazioni, fenditure nella materia del presente che mettono a nudo pezzi di memoria: "Perché non si può mai dire: non c’è più niente da vedere".
Il partito preso degli animali
Jean-Christophe Bailly
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2015
pagine: 152
Come Francis Ponge dedicò una geniale raccolta di testi al partito preso delle cose, incitando gli uomini a uscire dal solco umano per portare uno sguardo diverso sugli oggetti, così Jean-Christophe Bailly ci invita ad aderire al partito preso degli animali. Nei saggi qui riuniti, l'autore segue piste che solo la visione e l'esistenza animale sanno aprirci: incrociando altri modi di abitare il mondo che ci circonda e dischiudendo al pensiero nuove configurazioni. Con i loro nascondigli invisibili, i suoni, i silenzi e le tracce di un'irriducibile alterità, gli animali costruiscono passaggi segreti attraverso lo spazio e il tempo condividiamo con loro - verso l'aperto di cui parlava Hilke. Un sistema di geroglifici che da sempre ci interroga e da cui possiamo imparare molto, se rompiamo l'accerchiamento dell'antropocentrismo e sperimentiamo un altro accesso al senso, contemplando i segni del sapere e del vivere animale: un volo di oche selvatiche, il passaggio di una linee, la danza notturna dei pesci - ed emerge una "potenza di manifestazione" che ci avvolge e che nessuna gabbia, nessun principio di evoluzione o ideologia del progresso posso davvero contenere.
Le potenze del sonno
Jacqueline Risset
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2009
pagine: 124
Le potenze del sonno abitano con leggerezza questi brevi testi popolati da ricordi, suggestioni, spunti biografici, riflessioni, figure dell'immaginario. Al centro, lo spazio inafferrabile del sonno, quella soglia segreta che ci sottrae alla realtà obbligata del giorno e ci restituisce al mondo libero e irresponsabile della notte e dei sogni. Uno spazio in cui il pensiero, l'immaginazione, le sensazioni si dilatano: un'apertura che conduce al "vero paese d'origine", al luogo nascosto dove entriamo in contatto con il nostro "tessuto intcriore". L'oscillazione tra la volontà di decifrare questo continente dell'oblio e della rivelazione e la resa affascinata ai suoi poteri sfiora con sapienza l'enigma che ogni giorno ci cattura: "l'abisso del sonno".