Nottetempo
La scomparsa dei riti. Una topologia del presente
Byung-Chul Han
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2021
pagine: 144
L'odierna ossessione per un'autenticità fondata sul narcisismo dell'Io, la costante ricerca del nuovo e dell'inedito, la bulimia consumistica dell'usa e getta che pervade ogni ambito determinano, nei rapporti e nelle pratiche che caratterizzano la società contemporanea, una sempre più evidente e sintomatica scomparsa delle forme rituali. Tuttavia, la struttura immutabile e ripetitiva, così come la teatralità dei gesti e l'attenzione riservata alla “bella apparenza”, conferiscono ai riti un potere simbolico profondamente unificante. Il silenzio, il raccoglimento, il senso di sacralità necessari allo svolgimento del rito fondano un legame tra il sé e l'Esterno, tra il sé e l'Altro – i riti “oggettivano il mondo, strutturano un rapporto con il mondo”, creando una comunità anche senza comunicazione. A questa comunità senza comunicazione, propria della società rituale, Han contrappone la comunicazione senza comunità, quel “baccano” in cui, in una società sempre più atomizzante, il soggetto si esprime e “si produce” ritrovandosi a girare a vuoto attorno a se stesso, privo di un mondo e di reali interazioni. Per infrangere questo cortocircuito, e all'interno di una più ampia critica delle patologie del contemporaneo, Byung-Chul Han propone un recupero del simbolismo dei riti come pratica “potenzialmente in grado di liberare la società dal suo narcisismo collettivo”, riaprendola al senso di una vera connessione con l'Altro – e reincantando il mondo.
Il regno delle donne. L'ultimo matriarcato
Ricardo Coler
Libro: Copertina morbida
editore: Nottetempo
anno edizione: 2021
pagine: 216
Il medico argentino Ricardo Coler viaggia nella provincia cinese dello Yunnan fino alle remote sponde del Lago Lugu per conoscere i Mosuo, una delle più pure culture matrilineari al mondo. In questa regione appartata vive una comunità matriarcale, nella quale le donne amministrano l'economia, il lavoro e la vita famigliare, non hanno compagni fissi, ignorano il legame matrimoniale e la figura paterna. In famiglie dominate esclusivamente da madri e nonne, lo scrittore incontra uomini che ai privilegi femminili si sono felicemente adeguati, con poche responsabilità, nessuna iniziativa o spinta alla competizione, e molto tempo per giocare a mahjong, oziare e fumare in riva al lago. Un mondo in cui i dissidi sono guardati con imbarazzo, la violenza è praticamente sconosciuta e la vita prende una piega impensabile. Questa nuova edizione è arricchita di un'introduzione scritta dall'autore a distanza di quindici anni dalla prima pubblicazione.
Tredici lune
Alessandro Gazoia
Libro: Copertina morbida
editore: Nottetempo
anno edizione: 2021
pagine: 204
Elsa è arrivata in treno venerdì. L'uomo che la ama, la voce di questa storia, è andato a prenderla in stazione con lo scooter, hanno infilato il trolley di traverso sulla pedana e sono corsi a casa - le ha fatto trovare il suo yogurt preferito e la tisana al mirtillo. Si rivedono dopo molti mesi, questa volta con l'intenzione di stare insieme a lungo. Ma nel giro di pochi giorni, di poche ore, tutto il paese verrà chiuso, ogni spostamento verrà impedito: Elsa deve tornare a Napoli dai suoi genitori anziani, dal suo lavoro, non può restare confinata chissà per quanto in un'altra regione, in una piccola città di provincia. Dice che vorrebbe rimanere ma non può, è tutto così complicato e difficile in quest'anno con tredici lune, e la domenica riparte già. Lui vorrebbe trattenerla lì con sé però la capisce, e la lascia andare. È un editor e nelle pagine dei libri sa bene come gestire un amore lontano, è un luogo comune letterario con cui è capace di giocare; ma nella realtà sempre più senza tempo di una pandemia che diventa nuova quotidianità e di una relazione che sfuma nell'indecifrabile, i romanzi non bastano, i libri non sono nulla di fronte al pensiero di perdere quella donna. Giorno dopo giorno, in un presente di reclusione e confusione, davanti allo specchio mentre si lava le mani o in bici, finalmente in bici con l'aria in faccia, si ritroverà da solo a cercare un senso e una direzione, da solo a sperare di rivedere Elsa in un anno senza certezze. L'anno con tredici lune è un evento raro nel calendario lunare, si dice causi terremoti emotivi a chi è dotato di una spiccata sensibilità.
La poltrona della SS. Sulle tracce di una vita nascosta
Daniel Lee
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2021
pagine: 400
Tutto inizia con una poltrona e con la scoperta di un fascio di documenti personali ricoperti di svastiche nascosti all’interno del cuscino. È da qui che prende le mosse l’imprevisto itinerario di ricerca di Daniel Lee, storico della Seconda Guerra Mondiale, sulle tracce di un oscuro ufficiale delle SS e funzionario del Terzo Reich di Stoccarda, Robert Griesinger – lungo una catena di casi, coincidenze, ostinate perlustrazioni di archivi internazionali e indagini nell’ombra di segreti familiari e amnesie collettive. Un passo da detective story si intreccia con gli snodi dell’investigazione scientifica: ciò che ne emerge è la biografia di un nazista ordinario che affiora gradualmente dall’anonimato mostrando le responsabilità attive, le colpe, le complicità ideologiche e le maschere del conformismo dissimulate tra le pieghe dei silenzi conniventi dei tanti “assassini da scrivania” che operavano nell’atroce macchina nazista. Infine, la storia di Griesinger si incrocia a sorpresa con quella della famiglia dell’autore stesso. E il racconto si fa allora ancora più denso e appassionato.
Il cane
Susan M. McHugh
Libro: Copertina morbida
editore: Nottetempo
anno edizione: 2020
pagine: 328
Considerato quasi ovunque il miglior amico dell'uomo, il cane è anche tra quelli di più antica data: la sua avventura nel mondo si intreccia a quella umana sin dall'era preistorica e, nel corso dei millenni, l'immaginario su questo animale ha permeato la mitologia, la religione, la letteratura, l'arte, il cinema e, soprattutto, moltissimi aspetti della nostra vita quotidiana. Susan McHugh ne ripercorre storia e curiosità, passando dal dibattito sulla discendenza dal lupo a quello sulle razze, dal fenomeno degli allevamenti a quello dei cani da laboratorio, dalle Madonne canine a Flush di Virginia Woolf, a Lassie, al cane-astronauta Laika e a molti altri che hanno popolato la terra e la nostra immaginazione. Scopriremo, così, che uno degli animali che più amiamo ha in comune con noi addirittura più di quanto normalmente riteniamo.
Malattia come metafora e L'AIDS e le sue metafore
Susan Sontag
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2020
pagine: 240
Un classico, ha scritto Italo Calvino, non ha mai finito di dire quel che ha da dire. Cosa ci dicono, oggi, questi due saggi di Susan Sontag, intensissimi e intrepidi come da sua cifra, pubblicati per la prima volta nel 1978 e nel 1989? Che la malattia, nonostante l’illusione di oggettività che l’Occidente “scientifico” tende a coltivare, non è percepita né concepita secondo le sue coordinate reali, ma è una costruzione culturale, profondamente connotata in senso metaforico. La malattia non parla di se stessa, perché la facciamo sempre parlare di altro, attraverso il linguaggio figurato con cui la bardiamo nella comunicazione e nell’immaginazione. E poiché “è quasi impossibile prendere residenza nel regno dei malati senza lasciarsi influenzare dalle sinistre metafore architettate per descriverne il paesaggio”, è in primo luogo ai malati che dobbiamo una resistenza e una liberazione dal cascame di queste metafore, particolarmente pericolose nel caso di malattie epocali, mitizzate (e mistificate) come “predatori malvagi e invincibili”: il cancro e le epidemie infettive (peste, tbc, sifilide, Aids, e altre che potremmo aggiungere a partire dal presente). “Nel tentativo di comprendere il male ‘radicale’ o ‘assoluto’, andiamo alla ricerca di metafore adeguate”, ma è solo togliendo potere a queste appropriazioni retoriche, afferma Sontag, che possiamo conoscere più a fondo la realtà della malattia e affrontarla con la necessaria consapevolezza.
L'antologia italiana
Paul Celan
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2020
pagine: 226
“La poesia può essere un messaggio in bottiglia inviato nella convinzione – certo non sempre salda – di potere chissà dove e chissà quando venire sospinto a riva”. Così auspicò Paul Celan nel 1960 ricevendo il prestigioso Premio Büchner. In conseguenza del premio si interessarono a questo poeta più editori europei. In Italia Mondadori, che avviò una trattativa complessa coinvolgendo a più livelli diversi poeti italiani, tra cui Sereni, Zanzotto, Fortini, Spaziani e Balestrini. La trattativa durò fino alla morte di Celan, senza risultato – o quasi: egli infatti nel 1964 inviò un elenco di poesie da antologizzare, rimasto tra le carte conservate in Fondazione Mondadori. Dario Borso l’ha recuperato, ha tradotto le poesie e ricostruito la storia. Il messaggio perciò è arrivato, tardi ma come nuovo, nel centenario della nascita del mittente.
Le lezioni
Naomi Alderman
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2020
pagine: 448
Quando si iscrive a Oxford, James ha dei progetti: essere il migliore del suo corso, far parte di un’associazione studentesca, gareggiare per l’università. Ma un ginocchio che cede durante una corsa scombina i suoi piani e lo getta nella depressione. Ad aiutarlo a cambiare strada arriva Jess che lo introduce in un gruppo di ragazzi pieni di speranze e di denaro, tra cui l’ambiguo Mark, che apre loro le porte dell’enorme villa georgiana dove tutti si trasferiscono. Gli anni di Oxford trascorrono così in un limbo un po’ infantile, ma con la laurea i ragazzi scopriranno di essere impreparati ai tradimenti e alle ambizioni di una vita adulta. Il racconto drammatico di un precipizio amoroso, la scoperta di quanto l’esistenza assomigli a un vagabondaggio verso la perdizione da cui ci si può salvare solo ritrovando il bandolo della vita perduta.
Apparizioni
Andrea Gentile
Libro: Copertina morbida
editore: Nottetempo
anno edizione: 2020
pagine: 240
Quando la mente sospende il suo incessante mormorio di fondo, c'è qualcosa di nascosto e inatteso che può emergere nelle nostre vite. Qualcosa che sposta l'orbita in cui giriamo e acuisce l'intensità del nostro stare al mondo. Sono le apparizioni: ciò che appare e genera mutamento. Se la nostra esistenza è piena di eventi improvvisi e inaspettati, solo accrescendo percezione e consapevolezza, rendendo corpo e mente più presenti, uscendo dalla fissità dell'ego e dal tempo degli orologi, andando incontro allo shock dell'ignoto possiamo vivere, davvero, le apparizioni. Che investano un concerto dei Muse o la musica di Arvo Pärt, un viaggio in Estremadura o i microgrammi di Robert Walser, la paura di morire, un film di Béla Tarr o un incidente ripreso su Instagram, questi frammenti intrecciano la rete segreta della nostra vera vita e reinventano il mondo, scompaginano la sua narrazione, reintegrano l'inatteso e l'incognito nel cuore dell'esperienza. Un movimento opposto al potere predittivo degli algoritmi e all'onniscienza del dio digitale che, col suo "sovraccarico da apparizioni", satura ogni vuoto e finisce per annullarle. Il loro campo d'elezione, allora, è quello artistico, perché la letteratura, il cinema, la musica, l'arte sono apparizioni. Spaziose, meditative, contemplative, possono raccontare un'altra storia e andare nell'"altra direzione".
Il discorso
Fabrice Caro
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2020
pagine: 208
Sono le 17:56 di un giorno qualunque, ma per Adrien è un’ora fatale: la sua ex Sonia, in pausa di riflessione, ha letto l’sms che lui le ha inviato alle 17:24 nel tentativo di riagganciarla dopo trentotto giorni di ansiogena separazione, e non gli ha ancora risposto. Che fare?, è la domanda che comincia ossessivamente a ronzare in testa al protagonista. Insistere, aspettare, procrastinare, assumere ad arte un contegno distaccato o cedere all’impulso, costi quel che costi? Tutto questo mentre Adrien è a tavola per una cena familiare, che potrebbe seguire il suo rassicurante copione con annessi refrain se non fosse che, oltre alle congetture sulle reazioni al messaggio che mettono in subbuglio i suoi nervi, il futuro cognato lo incastra con una frase che lo getta nel panico più totale: “Sai, a tua sorella farebbe davvero piacere se tenessi un discorsetto il giorno del matrimonio”. Si incrociano così, nella mente di questo quarantenne incline alla depressione ma dotato di un’autoironia folgorante, due flussi di elucubrazioni: gli abbozzi di discorsi matrimoniali fallimentari, che lo fanno impantanare sempre più nel suo odio per le cerimonie, e il film della storia con Sonia, alla ricerca spasmodica di un lieto fine. Il quadro che ne deriva è una commedia romantica, dolceamara e spesso esilarante, in cui l’humour sulla coppia e sul disadattamento esistenziale crea una miscela irresistibile.
La forza della nonviolenza. Un vincolo etico-politico
Judith Butler
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2020
pagine: 300
Judith Butler definisce le dinamiche psicosociali che determinano il campo di forza della violenza mettendo in luce la mistificazione linguistica e la strumentalizzazione operate dal potere nei suoi confronti. Nel far questo, smonta le posizioni che ammettono, in alcuni casi e con determinate finalità, la violenza come strumento per combattere la violenza stessa e, allo stesso tempo, la concezione per cui la nonviolenza sarebbe una scelta morale individuale caratterizzata dalla passività. Centrale, in quest’analisi, è l’idea che esista una radicata distinzione biopolitica tra vite degne di lutto − dunque meritevoli di essere preservate e difese − e vite dispensabili – per questioni razziali, identitarie, collegate al gender o di altro tipo: in questo senso, la violenza è connessa all’esperienza della disuguaglianza e la nonviolenza non può che essere una pratica collettiva di contestazione delle disuguaglianze, del tutto sganciata da un approccio individualista. Recuperando − analiticamente e criticamente − Foucault, Fanon, Gandhi, Benjamin e, tra gli altri, soprattutto Freud e Klein, Butler delinea così un’idea di nonviolenza che, prendendo coscienza e sovvertendo attivamente le forme di aggressività che caratterizzano il sé e i suoi legami sociali, costituisca una tattica politica tutt’altro che passiva, una forza in grado di contrastare la violenza che pervade la società contemporanea senza riprodurne la distruttività, un vincolo etico e politico che sia tutt’uno con le lotte condotte dai movimenti che ogni giorno si battono per l’interdipendenza, l’uguaglianza e la giustizia sociale.
Un tempo gentile
Milena Agus
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2020
pagine: 204
In un piccolo paese dell’entroterra sardo, nel Campidanese, le vite degli abitanti procedono senza troppe scosse, riparate dai muri grigi delle case rimodernate con blocchetti di cemento e arrese alle monocolture di carciofi e biomasse. Un paese “perduto”, con le erbacce nei giardini e senza più vocazione, che si è arenato su una secca e dimenticato del mondo che lo circonda. Finché non arrivano “gli invasori”: una manciata di migranti che vengono da lontano e di volontari che li accompagnano, destinati a sistemarsi nel Rudere, una casa abbandonata con le finestre sgangherate aperte sulle colline. Lo sconcerto assale tutti, paesani e invasori: “Non era questo il posto”, si ripetono da entrambe le parti – l’una spaventata da quella novità indecifrabile piovuta all’improvviso da chissà dove, l’altra catapultata in quel “corno di forca di paesino sardo” dove i treni non si fermano più. Ma la vita, anche quando sembra scivolare nell’insensatezza, è sempre aperta al futuro, è sempre un “fare, disfare e rifare”. E se nel tempo imprevedibilmente gentile di quello strano consorzio umano gli orti tornano a germogliare, il Rudere a popolarsi, le emozioni a dilagare, qualche traccia di nuovo resterà comunque a cambiare i colori delle cose.