Libri di Aristide Donadio
Un padre dai campi di sterminio
Aristide Donadio
Libro: Libro in brossura
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2021
pagine: 112
In una “vecchia e dimenticata cassetta” l’Autore trova i documenti originali che testimoniano i trascorsi del padre, ex ufficiale di artiglieria a cavallo, la sua militanza nella Resistenza, prima nelle Quattro Giornate di Napoli, poi al Nord Italia, e infine l’internamento in Germania. Un padre profondamente segnato, fisicamente ma ancor più psichicamente, con il quale il figlio ha avuto, in famiglia, un pessimo rapporto. Una testimonianza documentata sui fatti storici degli anni più bui del Novecento, un atto riparativo nei confronti di un uomo vinto dalla storia, un ricordo dello zio anarchico, combattente nella guerra civile spagnola, internato nel campo di Argelès-sur-Mer e confinato a Ventotene, ma anche una personale e faticosa elaborazione, supportata dagli strumenti dell’indagine psicosociologica, delle ferite che gli eventi storici hanno riversato sull’Autore, all’epoca un inconsapevole bambino.
Danzare tra le fauci del drago. Il potere del teatro per la trasformazione nonviolenta dei conflitti
Aristide Donadio
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Gandhi
anno edizione: 2014
pagine: 176
La nonviolenza può trovare nell'azione scenica uno strumento efficace per mitigare gli odi (peacekeeping), per riconciliare le parti in lotta (peacemaking), per rigenerare le relazioni sociali (peacebuilding), per trasformare i conflitti in modo nonviolento. Il teatro può aiutare le persone coinvolte in conflitti "intrattabili" o di lunga durata a guardare il mondo con altri occhi, a ridurre l'ansia e la paura, a guarire la memoria traumatica della guerra, a rigenerare il corpo alienato dalla oppressione, dall'abuso, dalla violenza. Vengono qui presentate alcune delle esperienze più significative realizzate a livello internazionale: "Il Teatro di Nascosto Hidden Theatre" di Annet Henneman; "The Freedom Theatre" di Juliano Mer Khamis; "Il Teatro Theandric" di Maria Virginia Siriu; il "Teatro dell'Oppresso" di Augusto Boal.