Libri di Aristofane
La pace. Testo greco a fronte
Aristofane
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2002
pagine: XIX-107
Rappresentata ad Atene nel 421, quando stava per concludersi la prima fase della guerra del Peloponneso, "La pace" è una delle più graffianti, poetiche e amare commedie di Aristofane. C'è il contadino attico Trigeo che ascende all'Olimpo in groppa a un gigantesco scarafaggio per trovare la pace ma lo trova vuoto, perché gli dei lo hanno abbandonato; c'è Polemos (la guerra) che tiene in schiavitù Irene (la pace) e medita di distruggere tutte le città greche. Trigeo, con l'aiuto del coro, formato di contadini, cercherà di porre fine al conflitto.
Le donne alle Tesmoforie
Aristofane
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2001
pagine: 472
E' il terzo gionro della festa femminile delle Tesmoforie ed Euripide, che nelle sue tragedie non ha mancato di parlare male delle donne, teme per la sua incolumità. Cerca dunque un "agente segreto" che si infiltri tra le donne per scoprire cosa tramano contro di lui. Questo è solo l'inizio di una serie di trovate comiche esilaranti, il cui culmine è la parodia dell'"Elena" di Euripide. Tragedia e commedia si fronteggiano, ma non ci è dato sapere cosa realmente Aristofane pensi di Euripide, e neppure se schernisca o difenda le donne.
La festa delle donne
Aristofane
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 96
«Le donne mi hanno ordito una congiura e, riunite nel tempio delle dee, decideranno per la mia rovina.» Nella Festa delle donne, ambientata ad Atene nel V secolo a.C., le eroine di Aristofane fanno sentire la propria voce riunendosi in assemblea e osando istruire un processo contro un uomo, e non un uomo qualsiasi: Euripide, il più grande poeta del tempo, colpevole di averle "umiliate e offese" nelle sue tragedie. In un susseguirsi di travestimenti, parodie, caricature e altre geniali trovate, questa brillantissima commedia deve però soprattutto alla personalità delle sue protagoniste l'originalità e la forza che ne hanno fatto un classico senza tempo.
Le rane
Aristofane
Libro: Libro in brossura
editore: Foschi (Santarcangelo)
anno edizione: 2017
pagine: 270
“Le rane”, commedia rappresentata nel 405 a.C, alla vigilia della disfatta di Atene nella guerra del Peloponneso, è fin dall'antichità una delle più famose di Aristofane. Nella prima parte Dioniso, nume tutelare del teatro - ma tratteggiato con caratteristiche buffonesche - intraprende una farsesca discesa all’Ade per riportare in vita il poeta tragico Euripide. La missione si trasforma però, nella seconda parte, in un suo problematico arbitraggio nell'imprevista sfida tra Eschilo ed Euripide. Insieme con i meriti poetici dei due avversari, simboli di due epoche ben diverse - il passato glorioso e l'oscuro presente - si delinea a più riprese, tra una risata e l'altra, una valutazione morale, ideologica e politica che conduce inevitabilmente al trionfo di Eschilo. «Eschilo, ti saluto, va' a salvare la Città nostra con buoni consigli, e gli stupidi educa: son tanti!» (w. 1500-1503): tale l'esortazione finale di Plutone, un dio degli Inferi vanamente filateniese.
Lisistrata. Testo greco a fronte
Aristofane
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2018
pagine: 208
Per far cessare la guerra che insanguina le città greche, Lisistrata fa appello a tutte le donne di Grecia affinché partecipino al suo alto disegno: il ristabilimento della pace. Per conseguirla, basta che esse si rifiutino ai loro mariti finché non si risolvano a deporre le armi. Occupata l’Acropoli, incominciano la nuova guerra di secessione. Gli uomini tentano di scacciarle, ma, a mano a mano, gli uomini si trovano in condizioni tali da dover implorare la pace. Dal genio di Aristofane nasce una commedia originale, divertente, insolita, che mette a nudo gli aspetti più semplici della vita, in un crescendo di schermaglie coniugali, canti di lotta e di giubilo e programmi di governo al femminile.
Lisistrata
Aristofane
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 456
Le donne prendono il potere nell'Atene del V secolo a.C. Occupano l'Acropoli. Per porre fine alla disgraziata guerra con Sparta, fanno lo sciopero sessuale: si rifiutano, cioè, di avere rapporti con i mariti. C'è da non crederci, eppure è proprio da questa situazione paradossale che Aristofane parte per inventare la trama esilarante della "Lisistrata". Lisistrata è la 'leader' indiscussa delle donne: mentre le anziane prendono possesso dell'Acropoli e sbarrano i Propilei, convoca un'assemblea di mogli provenienti da tutta la Grecia, proponendo loro la strategia dell'astinenza. Dopo un'iniziale resistenza, l'assemblea femminile giura su un grande calice nero, sacrificando un orcio di vino di Taso. I vecchi di Atene, saputo della presa dell'Acropoli, muovono all'assalto, con l'intenzione di stanarne le donne col fuoco. Vecchi e vecchie si scontrano, insultandosi e prendendosi ferocemente in giro. «Sono una donna libera», proclama per tutte la Corifea. Si giunge al punto che Lisistrata propone al magistrato ateniese venuto a imporre la legge una «politica della cardatura»: una sorta di parabola che paragona il trattamento della lana grezza al governo di Atene, una «metafora» in cui «filatura e attualità si alternano e si intrecciano in un'immagine grandiosa e appassionata». Naturalmente, anche Lisistrata e il suo esercito femminile hanno i loro problemi: c'è un momento in cui, accampando scuse di vario genere, parecchie vogliono «tornare a casa»: l'istinto coniugale conculcato pare prevalere. Lisistrata è costretta a fermarle. E c'è una scena fantastica nella quale una delle sue seguaci, Mirrina, finge di assecondare le richieste del marito Cinesia, protraendone poi ad arte l'attesa e infine lasciandolo con un palmo di naso. Lo stesso tipo di azione sta compiendo Lampitò a Sparta. Alla fine, gli uomini cedono: verrà firmata la pace, in nome dell'antica unione nella guerra contro i Persiani. Il finale, con i suoi accenti epici, «è maschile». Ma l'interludio è una commedia coi fiocchi: dannatamente seria, eppure spumeggiante di humour: commentata da Franca Perusino, e tradotta da Simone Beta.
Gli acarnesi-Le nuvole-Le vespe-Gli uccelli
Aristofane
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2015
pagine: 336
Mentre Atene, travolta dal conflitto con Sparta, precipita verso la definitiva sconfitta di Egospotami (405 a.C.), la delusione e l'amarezza per l'inarrestabile agonia producono in Aristofane una straordinaria felicità inventiva. Il suo vagheggiamento del passato sfocia nella creazione di mondi fantastici, come negli Uccelli, commedia dell'evasione totale, giocata sull'utopia comica di un immaginario ed etereo regno in cui le leggi di natura trionfano sulle nefandezze degli uomini. Ma Aristofane non rinuncia a confrontarsi con la complessa realtà politica e culturale del suo tempo. Così negli Acarnesi polemizza contro i demagoghi e i profittatori della guerra del Peloponneso; nelle Nuvole satireggia la nuova filosofia dei sofisti che, esautorando gli dei tradizionali, decreta il primato dell'immoralità; nelle Vespe , che sin dal titolo alludono alla petulanza dei giudici popolari, torna a irridere i difetti della democrazia ateniese e l'uso demagogico del sistema giudiziario, asservito agli umori di politici consumati. Introduzione, traduzione e note di Guido Paduano.
Lisistrata. Testo greco a fronte
Aristofane
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2016
pagine: 176
L'azione prende avvio all'alba: Lisistrata convoca le ateniesi, ma anche spartane, corinzie e beote, per comunicare il suo piano di portata panellenica, quello di non concedersi più ai mariti fino alla cessazione delle ostilità che durano ormai da troppo tempo. Le donne piangono e tremano al pensiero, ma infine giurano di astenersi dal sesso con i mariti. Nel frattempo le più anziane hanno preso l'Acropoli e si sono rinchiuse dentro. Qui, dopo un primo tentativo fallimentare di reduci e veterani ateniesi di riprendere il cuore della vita politica, arriva un Probulo, rappresentante del potere oligarchico, circondato da scherani, che ingaggia un corpo a corpo prima simbolico e poi fisico con Lisistrata stessa e le sue compagne che lo vedrà miseramente soccombere. Ma l'astinenza fa breccia negli uomini. C'è un patto fra tutte le donne greche sul fatto di mettere fine alla guerra e di chiamare da Sparta e da Atene i massimi ambasciatori con pieni poteri. Una volta convenuti ad Atene, questi ascolteranno le parole della protagonista, che rivendicherà il primato della saggezza femminile su quella maschile nel condurre le cose del mondo, ricorderà l'antica amicizia antipersiana fra ateniesi e spartani e farà scoppiare la pace che coinciderà con la riconciliazione tra uomini e donne in una grande festa finale.

