Libri di Arkadij Babchenko
La guerra di un soldato in Cecenia
Arkadij Babchenko
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 402
George Orwell scrisse a proposito della Guerra Civile in Spagna - alla quale aveva partecipato - che "era un'alternanza di paura e di noia". E queste parole continuano a tornare alla mente di chiunque legga le sconvolgenti pagine sull'esperienza dell'autore in Cecenia. Come dimostra la cronaca anche recente, il conflitto in Cecenia resta una ferita aperta, un mostro che a intervalli regolari torna a dilaniare la regione del Caucaso (ma anche la Russia), mietendo vittime fra la popolazione locale, i ribelli ceceni, i giovani russi chiamati a combatterla, i moscoviti vittime di attentati. Nessuno è risparmiato. Non esistono né vinti né vincitori, non si impongono ragioni assolute né da una parte né dall'altra: le vittime e i carnefici appartengono a entrambi gli schieramenti. Lo sapeva Anna Politkovskaja, l'eroica giornalista assassinata nel 2006 in seguito alle sue denunce, lo sa Arkadij Babcenko, anche lui firma coraggiosa della "Novaja Gazeta". Babcenko ha vissuto la devastante esperienza della guerra in Cecenia una prima volta a partire dall'estate del 1996, come soldato semplice, e quattro anni dopo tornandoci da volontario. In questo libro sulfureo e disperato, emozionante e terribilmente onesto l'autore racconta il suo viaggio dall'innocenza all'esperienza, dalla vita alla morte. Per giungere fino a quella assurda situazione di esistenza sospesa tipica del soldato rientrato in patria che fatica a dare un senso alle sue giornate lontano dalla guerra.
Sabbia e ferro. Diari ucraini 2014-2022
Arkadij Babchenko
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 384
Ex soldato dell'esercito russo, giornalista perseguitato dal governo per i suoi articoli critici sul regime putiniano, Arkadij Babčenko ha vissuto negli ultimi anni in Europa (fino al 2019 a Kiev e ora in Estonia) commentando e analizzando nei suoi scritti le cause profonde che in ultimo hanno portato alla guerra su larga scala in Ucraina nel febbraio 2022. Acuto conoscitore, per esperienza diretta, di tutte le forze in gioco, in questo suo "diario di guerra" ripercorre, con stile brillante e appassionato, le radici del virus bellico russo e i fatti che hanno sconvolto l'Ucraina dal 2013: dalle proteste di piazza dell'Euromaidan all'annessione della Crimea, fino all'invasione russa. Il suo scritto, estremamente personale, offre ai lettori uno sguardo unico, fa luce sugli avvenimenti che da mesi occupano quotidianamente le cronache dei giornali e aiuta ad approfondire e comprendere le complesse dinamiche storiche e culturali dell'Europa orientale.
La guerra di un soldato in Cecenia
Arkadij Babchenko
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2011
pagine: 403
George Orwell scrisse a proposito della Guerra Civile in Spagna - alla quale aveva partecipato - che "era un'alternanza di paura e di noia". E queste parole continuano a tornare alla mente di chiunque legga le sconvolgenti pagine sull'esperienza dell'autore in Cecenia. Come dimostra la cronaca anche recente, il conflitto in Cecenia resta una ferita aperta, un mostro che a intervalli regolari torna a dilaniare la regione del Caucaso (ma anche la Russia), mietendo vittime fra la popolazione locale, i ribelli ceceni, i giovani russi chiamati a combatterla, i moscoviti vittime di attentati. Nessuno è risparmiato. Non esistono né vinti né vincitori, non si impongono ragioni assolute né da una parte né dall'altra: le vittime e i carnefici appartengono a entrambi gli schieramenti. Lo sapeva Anna Politkovskaja, l'eroica giornalista assassinata nel 2006 in seguito alle sue denunce, lo sa Arkadij Babcenko, anche lui firma coraggiosa della "Novaja Gazeta". Babcenko ha vissuto la devastante esperienza della guerra in Cecenia una prima volta a partire dall'estate del 1996, come soldato semplice, e quattro anni dopo tornandoci da volontario. In questo libro sulfureo e disperato, emozionante e terribilmente onesto l'autore racconta il suo viaggio dall'innocenza all'esperienza, dalla vita alla morte. Per giungere fino a quella assurda situazione di esistenza sospesa tipica del soldato rientrato in patria che fatica a dare un senso alle sue giornate lontano dalla guerra.