Libri di Arthur Schopenhauer
L'arte di ottenere ragione esposta in 38 stratagemmi
Arthur Schopenhauer
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1991
pagine: 136
L'arte di farsi rispettare esposta in 14 massime
Arthur Schopenhauer
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1998
pagine: 96
In questo piccolo trattato, celato tra le sue carte, Schopenhauer spiega con la consueta verve che cos'è l'onore nelle sue diverse specie - onore privato, professionale, commerciale, pubblico, nazionale, sessuale, ecc. - e ci fornisce, in quattordici massime, i suggerimenti per conservarlo il più a lungo possibile malgrado le traversie di cui è costellata la nostra esistenza. E non rinuncia ad alcune impertinenti osservazioni sulle differenze che, a suo dire, sussistono in questa materia fra l'uomo e la donna.
L'arte di trattare le donne
Arthur Schopenhauer
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2000
pagine: 112
Fin dai tempi antichi, come insegna il caso di Socrate e Santippe, il rapporto tra il filosofo e le donne è stato conflittuale. Talché, se ripercorriamo la lunga storia di questo conflitto, ne ricaviamo l'impressione che la filosofia sia una faccenda prettamente maschile. La necessità di estirpare siffatto pregiudizio si impone con le grandi figure dell'Illuminismo e del Romanticismo, quando prende avvio quella che sarà l'emancipazione della donna. Scottato dall'esperienza patita in casa con la madre, Schopenhauer avverte con lungimirante intuito l'incombente pericolo, e oppone resitstenza. Leva quindi la sua voce impertinente per mettere in guardia il sesso maschile dalle suadenti insidie e dai pericoli che riserva il rapporto con le donne.
O si pensa o si crede. Scritti sulla religione
Arthur Schopenhauer
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2000
pagine: 330
Di solito sono gli dei che fulminano gli uomini. In questo libro, invece, abbiamo un filosofo che fulmina gli dei, al plurale come al singolare. E non è detto che le sue saette siano meno micidiali di quelle celesti. E se Nietzsche, con l'enfasi abituale, proclama la morte di Dio, Schopenhauer, ora con il suo sarcasmo ora con la sua logica implacabile, quel dio lo uccide davvero, togliendo qualsiasi validità teoretica al teismo. Questi scritti, alcuni dei quali ancora inediti per il lettore italiano, sono il migliore antidoto contro il rigurgito pauroso di fideismo e di superstizione, ma servono anche per smoccolare e intonacare la filosofia, sulla quale i ciarlatani hanno sparso una coltre di fumo che non le appartiene.
L'arte di insultare
Arthur Schopenhauer
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1999
pagine: 148
Il libro non è una trattazione astratta dell'insulto in tutte le sue forme e varianti, ma una silloge di ingiurie concretamente proferite e scagliate con categorica impertinenza contro tutto e tutti: la società, il popolo, le istituzioni, le donne, l'amore, il sesso, il matrimonio, i colleghi, il genere umano, la storia, la vita. Un'arte di insultare che ci viene insegnata come nelle antiche scuole si insegnava l'etica: non nel modo "docens" ma nel modo "udens", non con la teoria ma con l'esempio e la pratica.
Parerga e paralipomena
Arthur Schopenhauer
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Adelphi
anno edizione: 1998
pagine: 1601
Il libro parallelo al "Mondo come volontà e rappresentazione", dove Schopenhauer parla delle questioni più alte e delle più piccole con una stupefacente capacità di convincere.
L'arte di essere felici esposta in 50 massime
Arthur Schopenhauer
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1997
pagine: 120
Nello sterminato fascio di carte che compongono gli scritti postumi di Schopenhauer si cela un abbozzo di eudemonologia, ossia l'arte di essere felici. Schopenhauer concepì infatti il disegno di radunare in un manualetto, articolandoli in 50 massime, una serie di pensieri che era venuto formulando nel corso del tempo e che insegnano come vivere il più felicemente possibile in un mondo in cui "la felicità e i piaceri sono soltanto chimere che un'illusione ci mostra in lontananza, mentre la sofferenza e il dolore sono reali e si annunciano immediatamente da sé, senza bisogno dell'illusione e dell'attesa". Il filosofo giunge alla conclusione che la felicità di cui si discorre non è che un eufemismo, vivere "il meno infelici possibile".
Metafisica dell'amore sessuale. L'amore inganno della natura
Arthur Schopenhauer
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1992
pagine: 176
L'arte di conoscere se stessi
Arthur Schopenhauer
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2003
pagine: 128
Ad amici e seguaci Schopenhauer non aveva nascosto l'esistenza di un vademecum gelosamente custodito che era solito chiamare "Eis heauton". Dopo la sua morte molti tentarono di ritrovare quelle preziose carte. L'esecutore testamentario, Wilhelm von Gwinner, dichiarò di averle distrutte per volontà dello stesso Schopenhauer. In realtà, prima di ricorrere al fuoco, le aveva utilizzate per scrivere una biografia del filosofo nella quale gli specialisti non tardarono a riconoscere passi, letteralmente citati, tratti da quelle pagine inedite, tanto che fu possibile ricostruire per congettura il testo originale. Questo libro segreto consisteva probabilmente in una trentina di fogli fitti di annotazioni autobiografiche, ricordi, riflessioni, massime, citazioni.
Il mondo come volontà e rappresentazione
Arthur Schopenhauer
Libro: Libro rilegato
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2015
pagine: 543
La comprensione metafisica del mondo è possibile, secondo Schopenhauer, non attraverso l'esperienza sensibile, giacché il fenomeno è pura apparenza o "rappresentazione", ma attraverso la "volontà", che consente di conoscere il noumeno. Una sorta di dualismo tra la dimensione di apparenza delle cose e la sostanza delle stesse: al fondo delle teorie di Schopenhauer risiede una vena di pessimismo, poiché l'uomo incessantemente tende alla conoscenza infinita, e subisce incessantemente la frustrazione di questo desiderio. La vita è solo una faticosa battaglia per l'esistenza, costellata di dolore e noia. L'arte e in particolare la musica - è il solo antidoto che consenta all'uomo di contemplare l'universale, seppure in maniera effimera. Introduzione di Marcella D'Abbiero.
Il mio Oriente
Arthur Schopenhauer
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2007
pagine: 225
Fra i molti elementi controcorrente che resero celebre Schopenhauer presso una ristretta cerchia di contemporanei e contribuirono nel Novecento a trasformarlo in oggetto di culto per una ben più folta schiera di appassionati vi è senz'altro la lungimirante apertura nei confronti del mondo, della cultura e della religiosità dell'Oriente, in particolare dell'India. Alcuni, da Nietzsche a Hesse, videro in ciò il segno di una inarrivabile libertà intellettuale: per Schopenhauer non la Grecia, non Roma, non il Cristianesimo rappresentano la culla e l'età dell'oro dell'umanità - e, quindi, dell'Europa - bensì l'India, il Brahmanesimo e il Buddhismo. Certo egli non fu il solo a pensarlo, giacché una sorta di indomania caratterizzò l'intera cultura romantica. Schopenhauer fu però il primo e unico filosofo a inserire organicamente l'India in un poderoso sistema di pensiero, facendone il cardine della sua metafisica e della sua etica: "Buddha, Eckhart e io insegniamo nella sostanza la stessa cosa" annotò due anni prima della morte, consapevole di imprimere così il proprio sigillo di verità a un'opera destinata a permanere.
Il mondo come volontà e rappresentazione. Testo tedesco a fronte
Arthur Schopenhauer
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2006
pagine: 2368
Il senso rivoluzionario della tematica dell'opera sta nella sua concezione della volontà metafisica, considerata come il vortice inarrestabile che governa il tutto, e da cui la volontà umana può liberarsi solo autosopprimendosi, per raggiungere così la beatitudine. Quest'opera ha avuto una fortuna davvero rimarchevole, non soltanto in ambito strettamente filosofico (Nietzsche, Bergson), ma anche nella letteratura e nell'arte (Wagner, Tolstoj, Mann), in psicoanalisi (Freud), in antropologia (Gehlen) e nell'indagine critica della società (Horkheimer).

