Libri di Baratelli Guia
Figure e temi nell'architettura italiana del Novecento. Da Gigiotti Zanini a Vittorio Gregotti
Giorgio Ciucci
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: XXII-318
Il volume presenta un'originale storia dell'architettura italiana del Novecento organizzata non secondo periodi storici o categorie stilistiche, bensì attraverso quattordici figure emblematiche di questa disciplina, rappresentative di linee di pensiero diverse che, una volta annodate, restituiscono un quadro variopinto, conseguenza della grande varietà di scuole regionali e di idee contrapposte. Le figure sono sia di estrazione provinciale (Gigiotti Zanini, Ettore Sottsass sr, Cesare Cattaneo, Gustavo Pulitzer Finali), sia attive in grandi centri (Giuseppe Terragni, Adalberto Libera, Ignazio Gardella, Federico Gorio, Luigi Figini e Gino Pollini, Luigi Cosenza, Gio Ponti), sia dei solitari (Lina Bo, Giancarlo De Carlo), sia dei grandi accentratori (Vittorio Gregotti). I saggi a loro dedicati però restituiscono i differenti contesti delle loro opere, contesti anzitutto intellettuali. È così che un tema di storia dell'architettura può sfociare parimenti nella storia della cultura in generale, come nota la curatrice Guia Baratelli, sottolineando in particolare il tema dell'«allografia» quindi del superamento di ogni individualismo. Del resto, come rimarca l'autore, essendo l'architettura anche «un'arte oramai indissolubilmente legata all'ingegneria, al calcolo, agli impianti, ai prodotti della tecnica, essa diviene opera collettiva, aperta agli apporti d'ogni genere e ai contributi d'ogni derivazione». La chiarezza stilistica di Giorgio Ciucci e la sua equanimità cosmopolita – agli antipodi della «storia scritta con il pugnale» di Bruno Zevi – sono dunque un prezioso resoconto per nulla manualistico perché procede attraverso biografie anziché per categorie: dopotutto, come suggeriva Eugenio Garin, «le idee camminano sempre sulle gambe degli uomini».
La Città Universitaria di Roma. Costruzione di un testo architettonico
Baratelli Guia
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 240
La Città Universitaria di Roma (1932-1935), oltre a costituire uno degli interventi più significativi del Novecento, rappresenta l’occasione in cui architetti profondamente diversi per provenienza e formazione si confrontano su un terreno comune sotto l’egida e il coordinamento generale di Marcello Piacentini, come in una grande esposizione concertata. Un modello che, se all’epoca della sua costruzione è già icona, o meglio un ‘testo architettonico’, che gode di grande considerazione sia presso la stampa italiana sia estera, in seguito alle pesanti stroncature da parte della critica postbellica attende ancora oggi una completa riabilitazione. L’obiettivo è quello di affrontare l’opera secondo una diversa chiave di lettura. Evidenziandone i presupposti teorici e i numerosi insegnamenti e apporti individuali sottesi, attraverso un procedimento analitico, il lettore verrà accompagnato verso un’ideale ri-costruzione del progetto entro un itinerario che tocca diversi temi e attori: dalla conoscenza delle università estere al principio insediativo, dalla genesi compositiva del piano al ruolo della percezione dinamica nella definizione dello spazio pubblico, fino ad addentrarsi nella complessità dei singoli edifici e delle loro intrinseche problematiche. In quest’ottica lo Studium Urbis non può essere considerato l’esito di una mera operazione politica, né soltanto un complesso dettato da principi funzionali, ma un particolare esempio al di là delle classificazioni di ‘genere’, una città dotata di senso autonomo e compiuto che si inscrive nel tentativo collettivo, unico e irripetibile di radicare e sviluppare la cultura e le forme di una moderna architettura in Italia. Con un saggio di Bruno Reichlin.