Libri di Carlo Emilio Gadda
«Se mi vede Cecchi, sono fritto». Corrispondenza e scritti 1962-1973
Carlo Emilio Gadda, Goffredo Parise
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2015
pagine: 360
Gadda e Parise cominciano a frequentarsi nel 1961, allorché Parise acquista una casa a Monte Mario, non lontano dall'appartamento di via Blumenstihl 19 dove Gadda è approdato dopo lunghe peregrinazioni e innumerevoli camere d'affitto. Gadda ha quasi settant'anni, è sopraffatto da una gloria tardiva, atterrito dai "fucili puntati" di Garzanti e Einaudi e dalle "onoranze" che gli vengono tributate, oppresso dai ricordi, straziato da un'"orrenda solitudine". Parise ha poco più di trent'anni, cinque romanzi - fra cui un bestseller, "Il prete bello" - al suo attivo e una MGb rossa; è scettico, già annoiato dal successo, forse persino sazio del suo talento, ma capace di ammirare; capisce al volo le persone e ama metterle a nudo sottoponendole a scherzi atroci. Inaspettatamente, i due diventano amici. Gadda vede nel giovane Parise "un surreale d'impeto": gli fa leggere Darwin, cerca maldestramente di proteggerlo, si offre addirittura di prefare la ristampa di "Il ragazzo morto e le comete" e "La grande vacanza", ma soprattutto non cessa di testimoniargli un affetto e una premura che sorprendono chi conosca la compassata cerimoniosità dell'Ingegnere. Parise scarrozza Gadda incurante del suo terrore di essere visto, e criticato, a bordo di una rombante biposto, lo sfotte con un'irriverenza che cela una "profonda, alta ammirazione", gli dedica quattro memorabili scritti che, insieme alle lettere che si scambiarono, documentano una fra le più imprevedibili amicizie del Novecento.
Eros e Priapo. Ediz. originale
Carlo Emilio Gadda
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2016
pagine: 464
Scritto fra il 1944 e il 1945, respinto come "intollerabilmente osceno" da prestigiose riviste (con l'eccezione di "Officina", che ne accoglie una sezione fra il 1955 e il 1956) e pubblicato solo nel 1967 in una redazione drasticamente rimaneggiata ed edulcorata, "Eros e Priapo" ci appare oggi, grazie alla scoperta dell'autografo, nella sua autentica fisionomia: vituperante invettiva contro Mussolini - il Priapo Maccherone Maramaldo -, la sua foja di sé medesimo, le sue turpi menzogne, la sua masnada predatrice e la sua claque di femmine fanatizzate, certo. Ma, insieme, freudiano trattato di psicopatologia delle masse, autobiografia di un'intera nazione, micidiale requisitoria contro ogni abdicazione ai principi di Logos (cioè alla ratio e alla coscienza etica) e contro i tiranni di ogni tempo. E, soprattutto, vibrante monito a guardarsi dalle degenerazioni di Eros - responsabili dei comportamenti della banda assassina così come dell'idolatria della moltitudine-femmina nei confronti del Gran Somaro Nocchiero -, a raffrenarle, a sublimarle in un impeto eroico o "impeto-disciplina". Nel compiere questa impresa - notificare il male e indicare la via di una possibile rinascita Gadda non poteva che ricorrere a una lingua sontuosa e abnorme, che gareggia in audacia e insolenza con Porta, Belli, Aretino - e che la versione originale ci rivela ancor più violenta, sboccata e oltraggiosa.
Norme per la redazione di un testo radiofonico
Carlo Emilio Gadda
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2018
pagine: 56
Che i più dignitosi accademici chiamati, negli anni Cinquanta, a collaborare al Terzo Programma Rai abbiano avuto un sussulto nel leggere l'opuscolo di norme redazionali allegato alla lettera-contratto non stupisce. Con una fermezza sotto la quale fremeva un'esplosiva ironia, li si invitava a bandire il tono dottrinale e l'esibitivo «io», incisi e litoti a catena, vocaboli antiquati o tecnici e mostruose forme verbali (come l'indigesto svelsero). Non potevano sapere che l'autore di quell'opuscolo era il più sovversivo degli scrittori italiani, per una volta nelle vesti di ligio e irresistibile anti-Gadda.
Quer pasticciaccio brutto de via Merulana letto da Fabrizio Gifuni. Audiolibro. CD Audio formato MP3
Carlo Emilio Gadda
Audio: CD-Audio
etichetta: Emons Edizioni
anno edizione: 2018
Ambientato a Roma nel 1927, il capolavoro di Gadda prende avvio da un furto di gioielli a casa della vedova Menegazzi e dal brutale omicidio della bella e malinconica Liliana Balducci, avvenuto a distanza di qualche giorno nel medesimo palazzo di via Merulana. Protagonista dell'intrigo poliziesco è il commissario don Ciccio, alle prese con un groviglio di indizi, piste false e sospetti.
Divagazioni e garbuglio
Carlo Emilio Gadda
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2019
pagine: 553
Grande saggista Gadda lo è sempre stato: sin dal 1927, quando è apparsa su «Solaria» l'"Apologia manzoniana", magnifica lettura dei Promessi sposi (e del «barocco lombardo», alla luce di Caravaggio) che rivela - come è stato scritto - una «profonda connivenza sotto la scorza delle apparenti antinomie». E a quotidiani e riviste Gadda ha poi continuato a collaborare, per soddisfare una passione vorace che si rivolgeva ai vient de paraître (Paul Morand, Gianna Manzini, una nuova traduzione commentata del Faust, Bacchelli, Montale, Palazzeschi, Giorgio Pasquali) non meno che ai maestri venerati (Porta e Belli, oltre a Manzoni), alla questione della lingua, alla pittura e al teatro (De Chirico, De Pisis, Crivelli, Cechov, la "Mandragola" di Machiavelli), alla scienza e alle tecniche. Il problema è che i suoi saggi brevi (o entretiens, come li definiva), frutto com'erano di un'accanita documentazione, di una tormentosa elaborazione, di un'ossessiva ricerca linguistica, non potevano che divergere «dalle linee più accreditate». E gettare nel panico, con la loro esorbitante lunghezza e il loro fulgore 'barocco', i direttori dei quotidiani, restii a pubblicare pezzi destinati a chi non volesse ritrovarsi scodellate «le tre sole ideuzze che ha in testa, in una lingua da famiglia Brambilla a tàvola». «Gadda ha la mano pesande, la mano pesande» pare dicesse Croce. E a Gadda, esulcerato e oppresso dalle strettezze, non restava che prendersela con Buzzati, star del «magno "Corriere"»: «Kafka + Landolfi irrancidito ... e noioso, e inconcludente, e bischero». Quella «mano pesande» era in realtà avversione profonda per le «edificanti frottolazioni» con cui si maschera la verità, per la «lindura faraonizzata» di una 'monolingua' vereconda e benpensante - ricerca dello «stile necessario», obbedienza alle sollecitazioni di una «gnosi propria».
La cognizione del dolore
Carlo Emilio Gadda
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2019
pagine: 381
A Lukones, in una villa isolata, una madre e un figlio si fronteggiano. Lui, don Gonzalo, che le dicerie vogliono iracondo, vorace, crudele e avarissimo, è divorato da un male oscuro, quello che «si porta dentro di sé per tutto il fulgurato scoscendere d’una vita». Lei, la Signora, è ridotta da una desolata vecchiezza e dal lutto per la morte dell'altro figlio (il «suo sangue più bello!») a una spettrale sopravvivenza. Li unisce un amore sconfinato, li separa un viluppo di gelosia, senso di colpa, rancore, dolore – preludio al più atroce degli epiloghi. Intorno a loro una casa dissennata, feticcio narcissico ed epicentro di ogni nevrosi, estremo rifugio e tomba, e un'immaginaria terra sudamericana identica alla nostra Brianza, vessata dai Nistitúos provinciales de vigilancia para la noche ‒ che a tutti vorrebbero imporre la loro violenta protezione ‒, assediata da robinie e banzavóis, disseminata di strampalate ville, popolata di «calibani gutturaloidi» che come miserabili Proci dilapidano le attenzioni della Signora. E che Gonzalo vorrebbe cancellare, insieme al barcollante feudo e a tutte le «figurazioni non valide». Perché il «male invisibile» da cui è affetto lo condanna a distinguerle e negarle, quelle «parvenze»: a respingere la «cara normalità», la turpe contingenza del mondo. Anche a prezzo di negare se stesso, anche a prezzo della più dura cognizione, quella che consegna alla solitudine e alla «rapina del dolore».
La casa dei ricchi
Carlo Emilio Gadda
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2021
pagine: 87
Nel 1948 le «miserrime configurazioni argentarie» spingono Gadda ad accettare un arduo incarico: ricavare dal Pasticciaccio incompleto (ne erano uscite solo cinque puntate in rivista) il soggetto di un film - il che significava svelarne il plot. Il palazzo degli ori gli costa un mese di fatica, ma non soddisfa la Lux Film, che gli chiede di riscriverlo e, soprattutto, compendiarlo: La casa dei ricchi, presentato qui per la prima volta, è il sorprendente esito di quella tormentosa potatura.
La guerra di Gadda. Lettere e immagini (1915-1919)
Carlo Emilio Gadda
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2021
pagine: 424
Auspicata dal ventiduenne Gadda con febbrile entusiasmo, la Grande Guerra sconvolge la sua esistenza, ma fa di lui uno scrittore: lo dimostrano, oltre allo splendido Giornale di guerra e di prigionia, pubblicato solo nel 1955, le lettere che inviò ai familiari e di cui si presenta qui un'ampia scelta. Lettere che insieme all'apparato iconografico, composto di fotografie per lo più scattate da lui stesso, ci consentono di seguire in presa diretta la sua partecipazione al conflitto, sorretta da incrollabili fermezza e senso del dovere: le estenuanti marce notturne, calzato di «scarpe animalissime», sui ghiacciai dell'Adamello, sotto il tiro degli shrapnel, alla guida di alpini «carichi bestialmente di viveri e munizioni» ma ignari di ogni «fifometro tribblo»; le soste nell'angusta, fradicia e afosa baracca ufficiali, al Rifugio Garibaldi, dove «tutti i dialetti, tutti gli accenti d'Italia» deflagrano «nelle più divertenti imprecazioni»; i «ricoveri» nella pietraia dell'Altopiano dei Sette Comuni, pieni di mosche «come un'osteria di Cinisello», con l'acqua che filtra e «tanto disordine quanto basta per farmi morire d'itterizia»; e da ultimo la disfatta di Caporetto e la prigionia in Germania, che alla disillusione e al senso di inutilità aggiungono «un'orrenda vergogna», nonché la certezza di un destino di «inelezione» e di dolore: «felici quelli a cui le granate avversarie serbarono intatto l'onore».
L'Adalgisa. Disegni milanesi
Carlo Emilio Gadda
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2014
pagine: 432
"Dopo 'I promessi sposi', non esiste, nella letteratura italiana, nessuna rappresentazione d'una città così ricca, complessa, variegata, sonora come nella bellissima 'L'Adalgisa'. Come in Manzoni, la città è Milano: la storia, la società, la psicologia, la cultura, i costumi, i riti, la lingua, l'esistenza quotidiana di Milano, di cui Gadda vuole rappresentare la totalità enciclopedica. Niente deve sfuggire al suo sguardo onnicomprensivo di storico-entomologo-mineralogista: nemmeno il minimo frammento o la minima possibilità... La sua Milano era quella moderna: tra la fine dell'Ottocento e il 1940; la Milano degli anni in cui scriveva febbrilmente romanzi destinati a rimanere incompiuti. Malgrado lo sguardo satirico, aveva per quella città un affetto senza limiti. Amava il suo senso di gruppo, l'affettuosità sincera e recitata, 'la festevolezza e allegria squillanti', la bonomia un po' sciocca, il moralismo spesso grottesco, la velocità in tutte le occasioni della vita, l'intraprendenza, il buon senso a volte assurdo, un vago alone di demenza e, soprattutto, una vocalità femminile che nessun freno poteva arrestare." (Pietro Citati)
Accoppiamenti giudiziosi (1924-1958)
Carlo Emilio Gadda
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2015
pagine: 479
"C'è di che impazzire di gioia, per un gaddiano, a sfogliare la nuova edizione degli Accoppiamenti: e non solo perché vi si trovano brani a dir poco esilaranti, in cui viene messo alla berlina il mondo grottesco della borghesia milanese, la sua "saggezza moraleggiante... e stentatamente grammaticante" (quella borghesia di cui Gadda, per sua stessa ammissione, avrebbe desiderato essere il Robespierre). Non solo, dunque, per rileggere pezzi indimenticabili come L'incendio di via Keplero o San Giorgio in casa Brocchi, ma per gustarsi, nella Nota al testo, lo spettacolo dell'Ingegnere alle prese con il garbuglio editoriale di cui fu, per tutta la vita, artefice e vittima consapevole".
Romanzi e racconti. Volume Vol. 2
Carlo Emilio Gadda
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2007
pagine: 1360
Capolavori del grandissimo scrittore italiano nella magistrale edizione diretta da Dante Isella. Attraverso l'utilizzazione di geniali miscugli dialettali, gerghi, tecnicismi e linguaggi diversi, e grazie al continuo e imprevedibile stravolgimento delle strutture romanzesche tradizionali, Carlo Emilio Gadda ha profondamente rinnovato la narrativa italiana. Nutrito di cultura umanistica e scientifica, acceso di ribollenti umori e di una acuta passione morale e civile, si può considerare al tempo stesso un grande scrittore sperimentale e un classico. In questa edizione diretta da Dante Isella Romanzi e racconti II Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (1957) Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (redazione di «Letteratura», 1946-47) (a cura di Giorgio Pinotti) La meccanica (a cura di Dante Isella) Accoppiamenti giudiziosi (a cura di Raffaella Rodondi) Racconti dispersi (a cura di Dante Isella) Racconti incompiuti (a cura di Dante Isella).
Romanzi e racconti. Volume 1
Carlo Emilio Gadda
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2007
pagine: 920
Attraverso l'utilizzazione di geniali miscugli dialettali, gerghi, tecnicismi e linguaggi diversi, e grazie al continuo e imprevedibile stravolgimento delle strutture romanzesche tradizionali, Carlo Emilio Gadda ha profondamente rinnovato la narrativa italiana. Nutrito di cultura umanistica e scientifica, acceso di ribollenti umori e di una acuta passione morale e civile, si può considerare al tempo stesso un grande scrittore sperimentale e un classico. In questa edizione diretta da Dante Isella Lo strano ingegner Gadda Di Gianfranco Contini Presentazione Di Dante Isella Romanzi e racconti I I sogni e la folgore La Madonna dei Filosofi (a cura di Raffaella Rodondi) Il castello di Udine Appendice al «Castello di Udine» (a cura di Raffaella Rodondi) L'Adalgisa (disegni milanesi) (a cura di Guido Lucchini) La cognizione del dolore (a cura di Emilio Manzotti).