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Libri di Carmelo Miceli

Il problema amministrativo dei derivati finanziari

Il problema amministrativo dei derivati finanziari

Carmelo Miceli

Libro

editore: Key Editore

anno edizione: 2019

pagine: 212

Nel libro si tiene conto degli interessi antagonisti nella vicenda dei derivati in mano pubblica e della flessibilità dei rimedi giuridici. Consapevoli che il diritto integrato resta agganciato alle linee di valore che la modernità esprime, e senza le quali il potere non potrebbe avanzare pretese di conformazione amministrativa. I moduli contrattuali assurgono a peculiare istituto di frontiera, in grado di assecondare i processi evolutivi della p.a. e i bisogni di rendicontabilità del suo agire. In tal modo si traduce il mito della discrezionalità, in dovere sostenibile di risultato, con ricadute sulla giustizia distributiva degli interessi e sullo specifico trattamento delle delusioni.
22,00

Prove nuove in appello e «distribuzione dei poteri di governo del giudizio amministrativo»
15,00

Rimango a Messina non andate via. Letterio D'Arrigo Ramondini arcivescovo e archimandrita di Messina (Itala 15/11/1849-Messina 18/12/1922)

Rimango a Messina non andate via. Letterio D'Arrigo Ramondini arcivescovo e archimandrita di Messina (Itala 15/11/1849-Messina 18/12/1922)

Carmelo Miceli

Libro: Libro rilegato

editore: EDAS

anno edizione: 2016

La struggente storia dell' Arcivescovo di Messina Mons. Letterio D'Arrigo nato nel 1849 a Itala in provincia di Messina. La sua vita a cavallo il XIX e il XX sec. sarà travolta del sisma del 28 dicembre 1908 che renderà Messina una desolata necropoli. Lui si salva nel palazzo episcopio che crollato in parte seppellirà quasi tutti i seminaristi. Messina prima del terremoto viveva un florido sviluppo e nel contempo la massoneria e i gruppi anticlericali seminavano idee contro la chiesa locale. Mons. Letterio D'Arrigo, nel momento in cui fu elevato alla dignità di Arcivescovo e Archimandrita di Messina, non fu subito accolto dalle classi aristocratiche della città. Tale rifiuto seminò diverse calunnie nei suoi confronti che non cessarono nemmeno durante il tremendo terremoto accusandolo di aver lasciato la città. Vivo in mezzo ai morti nell'alba del 28 dicembre del 1908 diviene il salvatore dei superstiti e di ciò che era rimasto della città. Le cronache del tempo lo osannarono come "l'angelo del terremoto" che seppe dare consolazione ai suoi concittadini difendendone tutti i diritti.
15,00

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