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Libri di Cecilia Tanzi

La logica dei lupi

Cecilia Tanzi

Libro: Copertina rigida

editore: Demian Edizioni

anno edizione: 2020

pagine: 184

"Ero stanca e non me ne ero mai accorta. Certo mi ero sentita stanca della guerra, stanca di quello che facevo, ma il tipo di stanchezza che avvertivo ora era diverso: era, potrei dire, profonda e generale, radicata in me, fino all'ultima fibra e aveva radici lontane. Era una stanchezza che non derivava dalle cose terribili che avevo visto, non era data dalla disperazione o dalla paura, era una stanchezza che nasceva anche dalle cose belle che avevo avuto e per questo mi pareva insopportabile".
15,00 14,25

Il gallerista

Il gallerista

Cecilia Tanzi

Libro: Libro rilegato

editore: Demian Edizioni

anno edizione: 2012

pagine: 184

Delacroix... gli sembrava che fossero passati così tanti anni dall'ultima volta in cui aveva ripensato a lui bambino che disegnava o sfogliava i libri di pittura... ricordava bene i quadri di Delacroix, i colori vivi un po' alterati dalle fotografie... li conservava ancora alcuni di quei libri, era riuscito a salvarli e a portarli con sé, ma non li aveva mai più aperti... chissà, forse a suo modo ne aveva paura, come se fossero un luogo di ricordi che non voleva più ritrovare. Però ora quel cartello era stranamente invitante, lo seduceva con la promessa di qualcosa di diverso dalla memoria, ma profondamente legato ad essa, come se fosse il pezzo mancante di un puzzle che non aveva mai rinunciato a finire; decise di entrare. "Lei era una donna bellissima e intelligente che emanava un fascino duro, magnetico, cupo: per questo lui l'aveva voluta tanto da farne una sorta di ossessione"
15,00

Sulla faglia

Cecilia Tanzi

Libro: Libro rilegato

editore: Demian Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 136

Rabbia. Terra di rabbia, nuvole di rabbia, sento qualcosa di rabbia, così avvolgente dalle mie rive, così ostile nel lento scivolare delle ore, scogli e sassi fra onde svettanti... Eppure io c'ero, livida e perduta in un disegno di sabbia, un idioma alieno di parole oscure che dormono appena celate dallo sforzo inesausto della mia esistenza... ora sono sfinita di rabbia, nemico il ricordo o quel "ti rammenti" sussurrato al volo, appena sollevato da un soffio. Basta una parola qualunque e la danza della polvere comincia... Ma è polvere e pur leggera si posa, come il ricordo, sulle vie perdute, sull'obbligato volere, sul disperato cercare e così di rabbia si offusca lo specchio e distorce ambiguo l'immagine che ho sperato di vedere... Tutto si confonde annaspando ora nel profondo, ora in superficie... E tu, sorprendente affanno di luce, tu senti questa rabbia salire leggera seguendo le vene, ispirando i titani alla lotta, perdersi nel tuo respiro, aspro, rapace... Sembri il volo terribile dell'aquila, e dell'aquila mostri gli artigli, la chiara ferocia di una natura dolente, costretta ad essere volo e volo soltanto, in un silenzio tremante di cose inumane.
14,00 13,30

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