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Libri di Ciro Fanelli

Nel bosco del nostro splendore

Nel bosco del nostro splendore

Ciro Fanelli

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli Lizard

anno edizione: 2018

pagine: 185

Ciro ha quasi quarant'anni e di motivi per andarsene dal suo paese ne aveva parecchi. Primo fra tutti, lasciarsi alle spalle un'adolescenza passata in ospedale e segnata dal diabete. Ora che la vita l'ha costretto a ritornare, non gli resta che riconciliarsi con il luogo simbolo della sua infanzia: il monte che monte non è., s. Si segue un sentiero che si snoda tra un bosco di querce, olmi e pini. All'ombra di quegli alberi, vivono funghi, rospi e una miriade di ragni e insetti: un'orchestra di rami, zampe e radici nella quale Giro si addentra ogni giorno, scoprendo un legame sempre più profondo tra le origini del suo male e i segreti di quell'angolo di natura. Nasce così una storia d'amore sui generis, un'autobiografia che si sporca di finzione per dar voce a una realtà indicibile. Un libro in cui parole e immagini scavano per riesumare il cuore della nostra rabbia bambina, della nostra irriducibile innocenza.
18,00

Live Freud die Jung

Live Freud die Jung

Ciro Fanelli

Libro

editore: Giuda Edizioni

anno edizione: 2013

pagine: 128

Sogno e segno differiscono per una lettera soltanto e sono strettamente correlati. Ciro Fanelli costruisce un tappeto di riflessioni, digressioni, analisi che nascono da visioni oniriche, ma che non si esauriscono nella personale autoanalisi dell'autore. Il calembour del titolo denuncia infatti il carattere corsaro di questi scritti, corredati da disegni funambolici, da rappresentazioni che mettono in ginocchio l'evidenza del luogo comune. Come ad esempio l'ovvietà della caratterizzazione dei personaggi in un testo sacro della graphic novel come Maus: "Tutto il discorso si basava su questa idea: se tu mi rappresenti i tedeschi come gatti e gli ebrei come topi non si parla più di cattiveria umana, ma di corso naturale delle cose, badate, non è una giustificazione storica sull'argomento tanto delicato e sul quale la penso al contrario di ciò che sto scrivendo qui, ma parliamo di infelice capacità di astrazione...". Un pensiero che si disegna come una lama, che alza la testa e ha il coraggio di nominare la realtà e la sua apparente imparzialità. Un po' come succede nei sogni.
15,00

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