Libri di Claude Lanzmann
Un vivo che passa. Auscwitz 1943 - Theresienstadt 1944
Claude Lanzmann
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2020
pagine: 121
"Cerchi di andare all'interno dei campi, cerchi di vedere tutto quello che può". Essere soprattutto due occhi e vedere, cercare di vedere al di là di ciò che gli veniva mostrato: questo era il compito di Maurice Rossel, delegato della Croce Rossa Internazionale cui fu concesso di visitare il campo di Auschwitz nel 1943 e, qualche mese dopo, il ghetto di Theresienstadt. Eppure questa intervista che egli ha concesso a Claude Lanzmann nel 1979 diventata un film autonomo, parla solo della sua cecità, del suo aver visto senza vedere ed è in grado di interrogare, oggi, lo sguardo opaco che caratterizza il nostro presente.
Shoah
Claude Lanzmann
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2014
pagine: 290
In un film ormai celebre del 1984, il regista francese Claude Lazmann documentò l'orrore dei campi di sterminio nazisti attraverso il racconto di decine di testimoni, senza ricorrere ad immagini di repertorio. Quelle narrazioni sconvolgenti confluirono poi nel libro che qui viene riproposto. In queste pagine, sono riportati i dialoghi che accompagnano i fotogrammi del lungo filmato. Introduzione di Frediano Sessi. Prefazione di Simone de Beauoir.
L'ultimo degli ingiusti
Claude Lanzmann
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2015
pagine: 128
Dopo "Shoah", nel 2013 Lanzmann decide di realizzare un film su Benjamin Murmelstein, l'ultimo decano del Consiglio Ebraico del ghetto di Theresienstadt (o Terezin) recuperando la lunga intervista filmata che gli aveva fatto quando era esule a Roma. Theresienstadt, detto anche il "ghetto modello", apparentemente era una stazione termale che Hitler aveva "regalato" agli ebrei. In realtà era uno specchietto per le allodole per le potenze straniere e la Croce Rossa Internazionale e un campo di concentramento e di smistamento. Murmelstein fu a lungo accusato di collaborazionismo e non poté mai mettere piede in Israele. Lanzmann, con le sue domande risolute, ottiene da Murmelstein una confessione sincera e talvolta quasi politicamente scorretta, ma mai in contraddizione con una vita di raro coraggio e con la decisione di non fuggire quando avrebbe potuto, restando invece tra la sua gente per fare tutto il possibile.
La lepre della Patagonia
Claude Lanzmann
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2010
pagine: 619
Claude Lanzmann ha vissuto ben più di una vita. Partigiano contro il nazismo a diciassette anni, docente nella Berlino del dopoguerra, negli anni Cinquanta si trova al centro dell'elite intellettuale parigina conquistando l'amicizia di Sartre. Poi la direzione di "Les Temps Modernes", l'impegno anticolonialista, i viaggi e i reportage, la battaglia per Israele, la svolta cinematografica di sceneggiatore e regista. Una storia personale che è lo specchio di un secolo di rivoluzioni si snoda in queste pagine con passo romanzesco, tra metamorfosi personali e collettive, assecondando il flusso delle emozioni e rincorrendo le assonanze impreviste di una memoria tumultuosa e appassionata. E nel mosaico di ritratti e aneddoti - ilari, commoventi, entusiasmanti, erotici, angosciosi, intensi - spicca il filo rosso che è la missione di una vita: la testimonianza dell'Olocausto, perseguita negli undici anni dedicati al capolavoro cinematografico Shoah; e il segno lasciato dall'angoscia di non poter dare voce a ciò che non è rappresentabile.
Un vivo che passa. Auscwitz 1943 - Theresienstadt 1944
Claude Lanzmann
Libro
editore: Cronopio
anno edizione: 2002
pagine: 95
Essere soprattutto due occhi e vedere, cercare di vedere al di là di ciò che gli veniva mostrato: questo era il compito di Maurice Rossel, delegato della Croce Rossa Internazionale cui fu concesso di visitare il campo di Auschwitz nel 1943 e, qualche mese dopo, il ghetto di Theresienstadt. Eppure questa intervista che egli ha rilasciato a Claude Lanzmann nel 1979 diventata un film autonomo, parla solo della sua cecità, del suo aver visto senza vedere.
Shoah
Claude Lanzmann
Libro
editore: Bompiani
anno edizione: 2000
pagine: X-276
In un film ormai celebre del 1984, il regista francese Claude Lazmann documentò l'orrore dei campi di sterminio nazisti attraverso il racconto di decine di testimoni, senza ricorrere ad immagini di repertorio. Quelle narrazioni sconvolgenti confluirono poi nel libro che qui viene riproposto. In queste pagine, sono riportati i dialoghi che accompagnano i fotogrammi del lungo filmato.
Shoah
Claude Lanzmann
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1985
pagine: 255
Uscito nella sale nel 1985, "Shoah" è un documentario di nove ore che raccoglie le parole di superstiti e testimoni: quelli che in genere rifiutano di parlare, le vittime sopravvissute, coloro che si sono resi complici dell'orrore. Sono le facce degli intervistati a esprimere l'indicibile, accostate alle immagini dei luoghi in cui è avvenuto il genocidio ebraico: non come erano allora, ma come sono adesso. L'orrore è in quello che viene detto, non nelle immagini. Conta ciò che è avvenuto: come, prima ancora che perché. Grazie a questo mosaico Lanzmann riesce a ricostruire un'immane tragedia. La prefazione è di Simone de Beauvoir, il film è presentato da un testo di Moni Ovadia "Mostrare l'indicibile".