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Libri di Claudio Signorile

Condanna di Stato. Il caso Moro tra silenzi, coscienza e potere

Mario Gianfrate

Libro: Libro in brossura

editore: Giazira Scritture

anno edizione: 2025

pagine: 136

"Se avessero voluto, avrebbero potuto salvarmi." È attorno a questa frase, drammaticamente lucida, che Mario Gianfrate costruisce un'indagine serrata sul caso Moro, smontando retoriche e verità ufficiali. Con rigore storico e passione civile, l'autore ripercorre i 55 giorni del sequestro, riportando in primo piano le parole dello statista — spesso ignorate o silenziate — e interrogando lo Stato, i partiti, i protagonisti del tempo. A emergere è una narrazione scomoda: un'analisi documentata e pungente che mostra come la "ragion di Stato" fu usata per giustificare l'inazione, fino a trasformare Aldo Moro in vittima sacrificale. Attraverso fonti dirette, documenti originali, lettere integrali e riflessioni d'autore, questo libro offre uno sguardo nuovo e coraggioso su una delle pagine più oscure della nostra Repubblica. Un contributo necessario per restituire senso alla storia, e voce a chi è stato lasciato solo. Prefazione di Claudio Signorile.
13,00 12,35

Il socialismo della libertà

Claudio Signorile

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2025

pagine: 128

La libertà è una liberazione, un cammino difficile da perseguire con coraggio e tenacia per arrivare a una civiltà del socialismo. Oggi - con la caduta delle grandi ideologie finalistiche, le utopie sociali in crisi di identità, i valori civili segnati dall’utilitarismo e dall’egocentrismo, la politica e i suoi valori portanti inariditi - ci rifugiamo in un enfatico progressismo e costruiamo, procedendo per negazioni, una giustificazione ottimistica dell’esistente. Un’etica della libertà nella civiltà del socialismo, come quella raccontata in queste pagine, ma vissuta e pensata nella vita contemporanea, può dare significato e lucentezza a un messaggio breve e intenso per i giovani di oggi, nel quale si possano congiungere le esperienze private, gli affetti e i sentimenti individuali, con l’amore per gli altri, i legami sociali, le speranze, le delusioni, gli obiettivi e i risultati di una vita vissuta. Vissuta bene, in quanto sostenuta dalla consapevolezza di un cammino costante che, passo dopo passo, realizza nella coscienza di sé e del mondo la libertà felice. Ai giovani si dovrebbe dire «siate liberi», e non ci sarebbero altre parole.
14,00 13,30

Il caso Moro. Tra politica e storia

Claudio Signorile, Simona Colarizi

Libro: Libro rilegato

editore: Baldini + Castoldi

anno edizione: 2024

pagine: 256

L’assassinio del presidente della Democrazia cristiana Aldo Moro nel 1978 ha segnato una svolta nella storia della Repubblica di tale portata da suscitare negli storici, nei politici e nei media un interesse costante mai venuto meno, neppure dopo quarantacinque anni. A perpetuarlo hanno contribuito le commissioni di inchiesta parlamentari, i processi, le interviste ai testimoni dell’epoca, le ricostruzioni filmiche e televisive che hanno alimentato una storiografia sempre in divenire, grazie al reperimento di nuovi documenti a distanza di tempo, fino praticamente a oggi. Tanta attenzione ha finito però per concentrare tutte le analisi sul cosiddetto «caso Moro», cioè a circoscrivere l’impegno investigativo ai cinquantacinque giorni di prigionia del leader democristiano, conclusisi con la sua uccisione. Con questo dialogo a due voci, Claudio Signorile – vicesegretario del Psi nel 1978, cinque volte ministro nei governi degli anni Ottanta, incaricato dal suo partito a seguire da vicino il sequestro di Moro e il dialogo con le altre forze politiche su un’eventuale trattativa – e Simona Colarizi – professore emerito di storia contemporanea a «La Sapienza» di Roma – riflettono sulle svolte più significative dei tormentati anni Settanta, sul contesto italiano anche nei suoi riflessi sui due grandi blocchi contrapposti nella guerra fredda, sui fatti e le scelte dei partiti, dei Servizi segreti, della Curia, senza mai considerare come inevitabile il tragico esito finale che ha segnato una vera e propria rottura nel sistema politico di allora, fino a polverizzare le prospettive di un compromesso storico, potenzialmente in grado di influire anche sulle dinamiche internazionali. Nulla, dopo Moro, sarebbe stato come prima.
18,00 17,10

Quando nacque l'Italia dei trasporti

Umberto Cutolo

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2017

pagine: 240

Trent'anni fa, nel 1986, l'Italia approvò il suo primo Piano generale dei trasporti. Per la prima volta nella storia del Paese il sistema della mobilità veniva progettato come un complesso unitario, integrato, funzionale, collegato all'Europa, anziché come la sommatoria di una serie di modalità e di soggetti separati, in concorrenza tra di loro. Il Piano - il Piggittì, come si arrivò familiarmente a chiamarlo - forniva al tempo stesso gli indirizzi progettuali e gli strumenti normativi per metterli in atto. Non tutto quel che prevedeva fu realizzato. Le resistenze - settoriali, locali, corporative - furono molteplici e agguerrite, ma nel tempo gran parte-di quel disegno fu attuato. Soprattutto, il segno di quanto incise è in quella visione integrata dell'intero sistema dei trasporti che fu alla base dell'intuizione iniziale e dalla quale discendono ormai tutte le azioni successive nel settore. Questo libro - attraverso la documentazione di testimonianze dei protagonisti, resoconti parlamentari, articoli di quotidiani, testi successivi - ricostruisce il clima di quei giorni, dagli entusiasmi iniziali alle prime resistenze, dal fervore degli studiosi alle polemiche tra accademici, dal consenso parlamentare alla disgregazione del quadro politico, in un disegno complessivo nel quale spesso la cronaca incrocia la storia, raccontando però entrambe la nascita e l'affermazione di una cultura.
23,00 21,85

Un'Italia capovolta

Un'Italia capovolta

Claudio Signorile

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2016

pagine: 194

"L'obiettivo era di fornire una rappresentazione di immediata visibilità e comprensione su come stava cambiando il mare Mediterraneo negli equilibri geoeconomici e geopolitici mondiali, e quanto fosse diversa la funzione ed il ruolo, in particolare dell'Italia, ma in realtà di tutta l'Europa mediterranea. Venne quindi proiettata una immagine che rimase fissa per tutta la durata del convegno, nella quale l'Italia era capovolta e con essa il Mediterraneo, che assumeva una nuova centralità, e l'Europa una continuità più equilibrata e strategicamente compiuta." "L'Italia non era più marginale all'Europa, ma spostava il punto di equilibrio verso il Mediterraneo, assumendo un potenziale ruolo protagonista: e di questo era parte essenziale il Mezzogiorno, non più soltanto questione interna ma parte di una strategia euromediterranea".
16,00

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